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17 Marzo 2025
17:22

Porte aperti a cani e gatti in tutti gli ospedali della Toscana. L’assessore: “Siamo più vicini ai bisogni delle persone”

La Toscana ha deciso di aprire le porte dei suoi ospedali e delle Rsa agli animali familiari. Raggiunto da Fanpage.it l'assessore Bezzini spiega: "La salute non si limita all’assenza di malattie, ma è scientificamente comprovato che il contatto con gli animali apporta benefici significativi al percorso di cura"

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Le porte delle strutture sanitarie di tutta la Toscana si apriranno alle visite degli animali familiari. Cani e gatti di famiglia saranno ammessi nelle strutture sanitarie, nelle cliniche private convenzionate e anche nelle Rsa, durante gli orari di apertura. È il contenuto della delibera che sarà presentata oggi dall'assessore al diritto alla Salute della Regione, Simone Bezzini.

"È un'opportunità che rafforza il nostro impegno per un sistema sanitario sempre più vicino ai bisogni delle persone – spiega l'assessore – in linea con il percorso di umanizzazione delle cure".

Le nuove linee guida per le visite di cani e gatti in ospedale

La ratio alla base della delibera è quella di omogeneizzare le regole per le visite degli animali domestici nei presidi ospedalieri. L’Asl Toscana Sud Est è stata la prima ad aprire le porte a cani e gatti, e a seguito di quella esperienza anche in altre aziende sanitarie del territorio è emersa la volontà di consentire ai pazienti di lunga degenza l'incontro con tutti gli affetti lasciati a casa, compresi quelli animali.

Le nuove linee guida consentiranno al paziente oppure ai suoi familiari di fare richiesta al personale sanitario della struttura per consentire l'ingresso dell'animale. Saranno ammessi solo gli animali regolarmente iscritti all’anagrafe, dotati di certificazione che ne attesti la buona salute, e coperti da assicurazione per eventuali danni a terzi o cose.

A beneficiarne saranno soprattutto i pazienti di lungodegenza, costretti a stare lontani da casa per molto tempo, così come gli anziani delle Rsa, per i quali restare separati dai propri compagni animali rappresenta un dolore tanto grande da comprometterne la salute. Uno studio pubblicato nel 2024 su Plos one ha rivelato che l'interazione con i cani aumenta le concentrazioni di ossitocina, diminuisce i livelli di cortisolo e riduce il rischio di malattie cardiovascolari.

L'approvazione della delibera con le nuove linee guida è attesa tra il 17 e il 18 marzo.

"Il contatto con gli animali apporta benefici nel percorso di cura"

L'assessore al diritto alla salute Bezzini sottolinea che accogliere gli animali negli ospedali ha effetti diretti sul benessere generale del paziente: "La salute non si limita all’assenza di malattie o infermità, ma comprende il benessere fisico, mentale e sociale. È scientificamente comprovato che il contatto con gli animali apporta benefici significativi al percorso di cura, rendendolo più umano".

Dall'esperienza dell'Asl Toscana Sud Est adesso anche le altre aziende sanitarie della regione potranno dare ai propri pazienti, e alle loro famiglie questa opportunità, seguendo pratiche condivise su tutto il territorio: "Abbiamo ritenuto essenziale uniformare le misure di accesso degli animali d’affezione negli ospedali e nelle residenze sanitarie per anziani della Toscana. Si tratta di un'importante opportunità che rafforza il nostro impegno per un sistema sanitario sempre più vicino ai bisogni delle persone, in linea con il percorso di umanizzazione delle cure che stiamo portando avanti".

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