Dalle profondità del mare che bagna le coste albanesi è emerso uno squalo, già di per sé raro e a un passo dall’estinzione, ancor più speciale. Si tratta di un esemplare di Oxynotus centrina, più conosciuto in Italia col nome di pesce porco, dall'aspetto spettrale, di un bianco quasi irreale. Questo squalo è infatti il primo mai osservato sia per questa specie che per la sua intera famiglia a essere affetto da una condizione genetica chiamata leucismo, che lo ha reso quasi completamente privo del suo colore. Lo nota scientifica che segnala e descrive questo primo ritrovamento descritto dai ricercatori dello Sharklab ADRIA è stata recentemente pubblicata sulla rivista Journal of Fish Biology.
Che cos'è il leucismo e come si differenzia dall'albinismo?
A differenza dell'albinismo, che porta a un'assenza totale dei pigmenti responsabili del colore di pelle e peli, come la melanina e che si manifesta anche con occhi rossi, il leucismo è una condizione che inibisce solo in parte la pigmentazione. È un po' come se fosse un'albinismo incompleto, che rende di solito bianche o rosate, solo alcune parti più o meno estese del corpo, senza quasi mai intaccare gli occhi.
Nel caso di questo pesce porco, chiamato così per il suo aspetto e perché quando viene tirato fuori dall'acqua "grugnisce" come un maiale, i suoi occhi conservavano una colorazione normale, mentre il resto del corpo ha un colore straordinariamente pallido, quasi "spettrale". Lo squalo è stato pescato da un peschereccio nei pressi dell'isola di Saseno, che si trova di fronte alla baia di Valona, nel Canale d'Otranto, e aveva chiazze biancastre soprattutto sulla coda.
Uno squalo "fantasma" che sfida le leggi dell'evoluzione?
Di solito, i pesci porco hanno una colorazione molto scura, talvolta quasi completamente nera, che li aiuta a camuffarsi nel buio delle profondità marine. Proprio per questo, ci si aspetterebbe che il colore biancastro, rendendolo più visibile sia per le prede che per i predatori, dovrebbe rappresentare uno svantaggio in termini di sopravvivenza. Tuttavia, lo squalo era in perfetta salute e la differenza di colorazione sembra non aver avuto alcun impatto sulla capacità di questo animale di cacciare, evitare i predatori o riprodursi.
Negli squali, tra l'altro, mutazioni e particolari condizioni che alterano i pigmenti, sono estremamente rare. In tutto, si contano a malapena una quindicina di casi tra le specie che come il pesce porco vivono a grandi profondità. Secondo gli autori, è però possibile che anche l'esposizione a certi inquinanti, le temperature elevate o altri cambiamenti ormonali che si possono verificare durante lo sviluppo embrionale, possono favorire la comparsa di questi "disordini" cromatici.
Un ecosistema fragile e prezioso da proteggere
Il ritrovamento di questo squalo mette in luce non solo l'esistenza del leucismo in questa specie, ma anche l'importanza ecologica della regione di Valona, dove l'animale è stato accidentalmente pescato. Quest'area potrebbe infatti rappresentare un prezioso "hotspot" per squali e razze, ospitando specie in grave pericolo di estinzione, come appunto il pesce porco, ma anche atre come il piccolo squalo centroforo boccanera (Centrophorus uyato) e la razza Gymnura altavela, avvistata per la prima volta nell'Adriatico solo qualche anno fa.
Oltre al fascino che queste osservazioni suscitano, episodi come questo ci ricordano l'importanza di tutelare e monitorare gli ecosistemi marini: ogni squalo che affiora dalle profondità rappresenta un pezzo unico di un mondo ancora poco conosciuto ed estremamente vulnerabile. Cambiamenti climatici, inquinamento, ma soprattutto il commercio e le catture accidentali negli strumenti da pesca come ami e reti (il cosiddetto bycatch), stanno svuotando i nostri mari degli squali.