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Quella ‘macchia' scura in movimento sul terreno era impossibile da non notare e la femmina di Lagotto, alla ricerca di funghi con il suo umano di riferimento, non ha saputo resistere: ha aperto la bocca e ha provato a fermarla. Il risultato, purtroppo, è stato ciò che avviene a molti cani in questo periodo dell'anno se hanno la sfortuna di incontrare una processionaria: un dolore intensissimo, bava profusa e la corsa dal veterinario.

Il Lagotto che ha avuto contatti con la processionaria: sciallorea e lingua in necrosi
"Quando sono arrivati in ambulatorio parte della lingua era già in necrosi – racconta la veterinaria Eva Fonti – E' quello che accade, del resto, quando i cani entrano in contatto con i peli urticanti che l'insetto ha sulla cute e che sono pericolosi anche per noi. La cagna ha provato subito un dolore intenso e mostrato scialorrea, ovvero bava profusa. L'umano di riferimento ha fatto la cosa giusta: venire immediatamente in visita e alla fine è andata più che bene: la Lagotta ha perso una parte della lingua ma in un zona che non le inficia la quotidianità, riesce infatti a bere e mangiare e il suo caso è davvero a lieto fine. Bisogna considerare, infatti, che i cani proprio sulla lingua possono subire i peggiori danni dovuti al contatto con una processionaria e rischiano la necrosi totale dell'organo e non possono più né bere né cibarsi. Purtroppo ci sono casi in cui si è dovuto poi procedere all'eutanasia".
La dottoressa Fonti ha l'ambulatorio veterinario a Scauri, una zona nel basso Lazio dove la natura offre spazi incontaminati nel verde delle montagne dei monti aurunci e in cui vivono questi insetti che sono piccoli bruchi di falena, dotati appunto di peli urticanti che sono molto pericolosi per cani, gatti ma anche per l'uomo. Le processionarie vivono sui pini, dove formano grossi nidi tra i rami simili a ragnatele e il loro nome rappresenta proprio il modo in cui gli insetti si dispongono in fila indiana alla ricerca di cibo sul terreno che ricorda appunto una processione. "E' questo il momento in cui le larve diventano pericolose per i nostri animali – spiega la veterinaria – I peli urticanti a contatto con la pelle, le mucose o la congiuntiva provocano una forte irritazione, dolore, arrossamento con la comparsa di bolle e vescicole fino anche a provocare la necrosi dei tessuti".
La cagna arrivata in ambulatorio qualche tempo fa non aveva fatto altro che avvicinarsi con la bocca e bisogna considerare che è quella la modalità con cui i nostri amici a quattro zampe esplorano l'ambiente, perché vengono incuriositi dal loro movimento e vogliono annusarle o peggio ancora addentarle o leccarle: "E' stata fortunata perché in realtà quando è arrivata da me la parte colpita era già in necrosi e l'unica terapia che si può fare è palliativa: le ho dato antidolorifici e soluzioni che permettono di alleviare il dolore localmente per tentare di limitare il danno e cercare così di recuperare più mucosa possibile".
I casi, secondo l'esperta, sono in diminuzione nelle zone urbane perché vi è maggiore attenzione da parte delle amministrazioni a effettuare le dovute disinfestazioni: "Lo si fa per preservare gli animali ma principalmente anche per proteggere i bambini che rischiano tantissimo, come tutti noi del resto – precisa la dottoressa Fonti – ma nelle zone come la mia, ovvero in aree rurali e boschive, questi insetti sono molto presenti in questo periodo dell'anno".
Le raccomandazioni dell'esperta: in caso di contattato correre subito dal veterinario
Da marzo a maggio, periodo in cui le larve scendono dagli alberi per interrarsi e formare le crisalidi, la veterinaria vede arrivare molti animali feriti dal contatto con processionarie. "La Lagotta aveva tutta la lingua ustionata ma per fortuna alcune parti che erano rosse intense sono ‘rientrate' mentre su altre si era già formato un colore nerastro perché la sostanza urticante sopra i peli degli insetti provoca una vera e propria vasculite e la necrosi dei tessuti è praticamente immediata. Nei giorni seguenti al contatto sulla lingua si è concluso il processo di necrosi, il pezzettino ‘morto' è caduto e così siamo riusciti a salvarne solo una parte".
Il messaggio della dottoressa Fonti è molto chiaro quando le chiediamo cosa consigliare alle persone che in questo periodo sono in giro con i cani e rischiano di fare il temibile incontro con questi insetti: "Bisogna stare attenti e qualora sfortunatamente accada bisogna nell'immediato sciacquare la zona colpita e correre dal veterinario. Ci si può portare dietro anche del cortisone da somministrare subito al cane per evitare lo choc anafilattico ma è fondamentale recarsi dal medico curante subito per capire il tipo di lesione e come agire".
I sintomi iniziali a cui prestare attenzione, infine, sono: "Dolore, lacrimazione, gonfiore, salivazione e forte malessere: sono solo alcune delle reazioni che si possono notare nel momento in cui il cane viene a contatto con la processionaria".