Voglio un cane. Lo hai pensato tu, te lo ha chiesto tuo figlio o lo desidera il partner e ora è arrivato il momento di prendere questa decisione. Ma è spesso solo l'intensa richiesta, propria o altrui, che porta a decidere di fare quella che è una scelta molto, molto importante in realtà.
Si usa dire che "un cane cambia la vita", mettendo in primo piano il nostro punto di vista mentre vale anche l'affermazione al contrario per Fido: "un umano cambia la vita", soprattutto se il nuovo membro della famiglia arriva da un canile.
Ecco, se già iniziamo a pensare che quel quattro zampe ha una sua visione del mondo allora stiamo partendo con il piede giusto: non è un oggetto né un "essere inferiore" perché di un'altra specie ma un individuo dotato di emozioni, cognizioni e avrà una sua personalità che si svilupperà anche proprio in base al contesto in cui vivrà e le persone con cui si interfaccerà. Tutte queste cose messe insieme le possiamo ridurre in una parola: relazione.
La base di partenza dunque è chiedersi davvero perché si vuole vivere con un cane e poi approfondire quelle che sono le caratteristiche del "miglior amico dell'uomo" che viene chiamato così per una ragione valida che affonda le sue radici a migliaia di anni fa, almeno 30mila, ovvero da quando ci siamo avvicinati e co evoluti.
La storia dell'amicizia tra cane e essere umano è dunque così antica che spesso proprio questa continua prossimità ci ha illuso e continua a illuderci nel dare per scontato che sia facile convivere con questo animale. E' probabilmente questo, a detta anche di esperti e scienziati che si occupano proprio di definire vantaggi e svantaggi reciproci di questa relazione, il motivo per cui poi tante persone di fronte alle difficoltà cui non avevano dato peso nella fase di riflessione pre adozione poi abbandonano i cani o li maltrattano anche inconsapevolmente, non permettendogli di vivere una vita consona alle necessità della specie.
Puntiamo allora un attimo l'attenzione proprio su quel desiderio che ci spinge a voler adottare un cane e che, mediamente, è indirizzato nei confronti di un cucciolo. In uno studio del 2019 a cura di Katrina E. Holland, una ricercatrice del Dogs Trust di Londra, furono analizzati proprio i motivi che spingono le persone nella scelta. «In tutte le fasi dell'acquisizione di un cane, c'è il potenziale per pratiche che possono promuovere o compromettere il benessere canino – scriveva l'esperta – Ad esempio, i potenziali proprietari potrebbero non comprendere appieno il tempo, l'energia e l'impegno finanziario implicati nella loro decisione».
Secondo i risultati dello studio, così, i fattori associati alla scelta che sono emersi sono:
- l'aspetto fisico;
- il comportamento e la salute del cane;
- le influenze sociali, come le tendenze nella popolarità di determinate razze;
- fattori demografici e socioeconomici;
- la precedente esperienza di convivenza con un cane.
Questi fattori, o almeno uno di questi, rientrano tra le motivazioni per cui vuoi un cane accanto a te? Ne basta anche solo uno per fermarsi ulteriormente a riflettere maggiormente sulle reali motivazioni e informarsi bene su cosa appunto poi comporta condividere la vita con Fido. E' infatti sottolineato nello studio che «le aspettative dei proprietari, tra cui una mancanza di apprezzamento del tempo, dello sforzo e dei costi coinvolti nella proprietà di un cane sono anche una ragione frequente per l'abbandono».
Ma c'è anche un altro aspetto da tenere in conto che riguarda il peggioramento della vita umana e non solo quella dei cani. Vivere infatti con un animale può portare tanti benefici e su questo non vi è dubbio, anche la scienza l'ha accertato, ma solo e soltanto se non si diventa "schiavi" di una scelta appunto inconsapevole. Un cane ha bisogno del nostro tempo e questo è da mettere in conto e se è vero che quello che si impiega con Fido viene completamente restituito in termini di affetto, divertimento e condivisione bisogna interrogarsi se è ciò che si sta cercando davvero. Raccontare infatti a tutti che l'esperienza di vivere con un cane è "magica e unica" rappresenta una visione personale di chi vive così davvero la relazione ma che non per questo è mutuabile su qualsiasi persona.
Uno studio recentissimo ci aiuta a capire infatti quali sono gli effetti proprio pratici che comporta l'adozione di un cane. Pubblicato il 21 gennaio 2025 su Scientific Reports, la ricerca si intitola proprio "Costi e benefici percepiti del possesso di un cane da compagnia". Ciò che emerge è che proprio la tendenza crescente a possedere un cane è spesso frutto di una valutazione superficiale che fa credere a chi prende un animale in casa che vi siano solo benefici per il benessere fisico e mentale delle persone. «Tuttavia – scrivono gli esperti – le esigenze psicologiche e pratiche di prendersi cura di un cane possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita del proprietario e sul successo a lungo termine della relazione».
Lo studio, a firma di tre ricercatori del Dipartimento di Etologia dell'Università ELTE Eötvös Loránd di Budapest, ha coinvolto 246 persone che vivono in Ungheria insieme a un cane. Gli è stato chiesto, in particolare, di dare un parere su tutti gli aspetti della relazione: dalle spese veterinarie ai legami emotivi basandosi su una scala di voti da attribuire per ogni risposta che andava da "altamente negativa" a "altamente positiva". Tra le varie domande poste c'erano, ad esempio, da "i cani possono illuminare la vita" a "i cani possono danneggiare la proprietà".
Ciò che è emerso è una fotografia dei pro e dei contro della condivisione della quotidianità con un compagno canino che ha portato gli esperti a ipotizzare tre dimensioni della relazione uomo-cane: il benessere (benefici emotivi, fisici e sociali), le sfide (emozioni negative e difficoltà pratiche) e l'impegno (responsabilità quotidiane e cambiamenti di routine).
Dal punto di vista dei benefici è emerso che il legame che si crea è davvero speciale, tanto che il 60% dei partecipanti ha descritto i cani come fonte di estremo benessere nelle loro vite, sottolineando quell'aspetto dell'amore incondizionato e supporto costante nei momenti difficili che si ritrova spesso come definizione stessa di ciò che Fido porta nella vita di un essere umano. In tanti, poi, sempre sul fronte del benessere, hanno sottolineato anche di essere diventati più attivi e di aver sviluppato routine quotidiane migliori grazie ai loro amici animali.
Dal punto di vista sempre delle emozioni ma in questo caso negative che un cane può apportare nella propria vita e che deve far riflettere anche sulla decisione di prenderne uno, è emersa la difficoltà di accettare che hanno una esistenza breve. Questo fattore è stato indicato dai partecipanti come la parte più difficile della convivenza, evidenziando l'investimento emotivo che le persone fanno e che bisogna tenere in conto ancora prima di fare una scelta che porta a volere un cane nella propria vita.
A parte questo, però, ecco che lo studio aiuta a capire gli aspetti poi pratici che bisogna tenere in conto. La parte economica ne è l'esempio più eclatante: il 95% ha messo in evidenza che le spese sono alte e destano preoccupazione soprattutto quelle veterinarie. In generale il costo è espresso anche in termini di emozioni negative proprio legate alla cura del cane quando è malato e alla fase dell'anzianità. Altri problemi emersi sono le limitazioni ai viaggi e alle attività sociali.
«Nel complesso – concludono gli esperti – i risultati suggeriscono costi e benefici chiari, sebbene alcuni aspetti come la cura quotidiana, l'organizzazione per le vacanze e l'educazione del cane siano stati visti sia come benefici che come svantaggi, a seconda delle persone che hanno risposto alle domande. La diversità nelle caratteristiche del cane e della persona, infatti, è sufficiente a spiegare perché certi aspetti della vita con un animale siano vissuti in modo diverso»..
Come ha scritto su Kodami l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio, dunque e in fin dei conti, se stai pensando di fare il passo che ti porterà ad accogliere un compagno canino in casa è importante che tu abbia chiaro questo: «Vivere con un cane significa instaurare un legame profondo, basato su affetto, cura e comprensione reciproca. I cani diventano rapidamente parte integrante della famiglia, modificando il tessuto delle nostre giornate e il modo in cui percepiamo il mondo attorno a noi. Questo comporta dei cambiamenti più o meno radicali nella vita che conduciamo senza un rappresentante di questa specie tra le mura domestiche. Spesso si tratta di non aver più la possibilità di fare qualcosa che ci piace fare, altre volte di avere l’opportunità di scoprire cose nuove e inaspettate. Quindi, in prima istanza, questa scelta dovrebbe seguire ad un difficile interrogativo: quanto siamo disposti a cambiare ciò che facciamo nella vita? Ma anche: quanto margine abbiamo di cambiamento in favore di nuove necessità?».