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Con la primavera tornano anche gli insetti e persino nelle nostre case riprendono ronzare e a svolazzare falene, zanzare e mosche e mosconi, probabilmente tra gli animali più "odiati" al mondo. E quando un mosca si intrufola tra le mura domestiche, per quanto ci affanniamo a spalancare porte e finestre nella speranza che ritrovi la via d'uscita, lei resta quasi lì, come intrappolata in un labirinto invisibile. Ma perché non esce così com'è entrata? La risposta sta soprattutto nei suoi occhi, nel modo in cui percepisce il mondo.
Le mosche, infatti, vedono la realtà in modo molto diverso da noi umani: i loro occhi composti, costituiti da migliaia di piccoli ricettori chiamati ommatidi, non regolano la quantità di luce come fanno le nostre pupille. Questo significa che una superficie trasparente, come il vetro di una porta o di una finestra, per loro non è chiaramente distinguibile da uno spazio aperto. E così, nel loro disperato tentativo di volare fuori, si schiantano continuamente contro un ostacolo che non vedono, restando così imprigionate.
Cosa attira le mosche in casa

Le mosche sono insetti opportunisti e incredibilmente sensibili agli odori e ai segnali chimici. Entrano in casa principalmente per cercare cibo, calore e un luogo sicuro dove riprodursi. Il nostro ambiente domestico, soprattutto in primavera e in estate, diventa una vera e propria oasi per loro. L'odore di frutta matura lasciata sul tavolo, resti di cibo nei piatti o nel lavello, contenitori dell'umido non chiusi ermeticamente, ma anche la semplice presenza della nostra stessa anidride carbonica emessa quando respiriamo sono inviti irresistibili.
Il loro senso dell'olfatto, sviluppato a un livello che non riusciamo neppure a immaginare, consente di captare anche a distanza le molecole che segnalano la presenza di materia organica. Proprio per questo motivo, ciò che per noi può sembrare una leggera fragranza di banana matura, per una mosca è come un segnale luminoso nel buio. Inoltre, molte mosche, come la classica Musca domestica, depongono le uova in sostanze in decomposizione: non è raro che una casa offra anche questo tipo di "risorsa", anche se solo temporaneamente.
Per quale motivo le mosche non escono?

Una volta entrate in casa, le mosche sembrano perdere ogni tipo di senso dell'orientamento. Non è una questione di "stupidità", ma piuttosto di limiti fisiologici e percettivi. I loro occhi composti, pur garantendo un campo visivo a 360 gradi e un'elevata percezione del movimento (per questo sono difficilissime da acchiappare), non permettono una visione nitida o dettagliata dell'ambiente e, soprattutto, degli ostacoli trasparenti.
Gli ommatidi, le piccole unità esagonali fisse che compongono l'occhio, non sono in grado di adattarsi alla luce in modo dinamico, come fanno le nostre pupille. Di conseguenza, la luce che filtra attraverso un vetro può trarre in inganno la loro percezione, facendogli credere di essere davanti a uno spazio libero. Il sistema nervoso di una mosca, per quanto sia estremamente rapido è anche molto semplice, reagisce quindi agli stimoli più immediati: movimenti improvvisi, intensità della luce, odori.
Non è in grado di elaborare in modo complesso concetti come la trasparenza o la rifrazione. Per questo una finestra diventa una vera e propria trappola: loro vedono la luce, percepiscono l'esterno, ma non comprendono l'esistenza del vetro. Continuano a rimbalzare e a sbattere sempre contro lo stesso punto, incapaci di capire dove sia l'errore. In fine dei conti, capita anche a noi di non riuscire a percepire una vetrata e di finirci dentro, solo che noi umani possediamo gli strumenti cognitivi per rielaborare il tutto e percepire quell'ostalo, le mosche no.
Come possiamo allontanare le mosche dalle nostre case

Anche se le mosche sono una componente essenziale per gli ecosistemi e svolgono per esempio un ruolo importante nel ciclo della materia organica, è più che comprensibile volerle tenere lontane dalle nostre case. Il primo passo per farlo è, come sempre, la prevenzione: tenere puliti fornelli e lavello, non lasciare cibo esposto, svuotare regolarmente i contenitori dell'umido e mantenere chiuse le finestre prive di zanzariere possono ridurre le visite da parte di questi ditteri.
Anche così, tuttavia, è molto probabile che un mosca si intrufoli lo stesso tra le mura domestiche, magari attratta dalla luce artificiale oppure in cerca di un riapro dalla pioggia. Proprio per questo, installare zanzariere su tutte le porte e le finestre che danno verso l'esterno, rimane uno dei metodi più efficaci ed economici per tenere fuori mosche, zanzare e tutti gli altri insetti volanti. E se una mosca è invece già entrata dentro casa, allora dobbiamo trovare un modo per "invitarla" a uscire.
Possiamo farlo guidandola verso l'uscita con le mani o un qualsiasi altro oggetto, magari spegnendo tutte le luci interne e lasciando solo una finestra completamente spalancata e ben illuminata. In questo modo si stimola la loro naturale attrazione per la luce che arriva dall'esterno. Non esistono soluzioni miracolose per tenerle lontane, ma con un po' di attenzione e un sistema di zanzariere, possiamo ridurre drasticamente le loro visite. In fondo, le mosche non sono cattive. Come noi, cercano solo un posto nel mondo in cui stare.