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25 Gennaio 2025
18:00

Perché il gufo gira la testa e come fa a vedere al buio? I segreti del predatore notturno

I gufi sono i predatori notturni per eccellenza: volano senza fare rumore e hanno un udito super sviluppato, riuscendo a cogliere di sorpresa le loro prede.

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I gufi, un gruppo affascinante di rapaci notturni che appartengono all'ordine degli strigiformi, sono tra gli animali più straordinariamente adattati alla vita notturna. Questi uccelli misteriosi, spesso avvolti da un alone di leggenda, hanno sviluppato una serie di abilità che li rendono predatori eccezionali. Il loro corpo, le loro capacità sensoriali e il loro comportamento li rendono perfetti per cacciare di notte, quando gran parte del mondo animale è meno attiva.

In Italia, è possibile incontrare diverse specie di gufi. Tra queste, spiccano il gufo comune (Asio otus) e il gufo reale (Bubo bubo), quest'ultimo il più grande gufo d'Europa. Il gufo reale, con la sua imponente apertura alare che può raggiungere quasi i due metri, è un predatore di grande potenza e fascino, simbolo della natura selvaggia. I gufi, con le loro abilità straordinarie, continuano a stupire e affascinare chiunque abbia la fortuna di osservarli nel loro habitat naturale.

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Come vede un gufo al buio

I gufi sono maestri della notte, e gran parte della loro vita si svolge dopo il tramonto. Questo li ha portati a sviluppare incredibili capacità che li rendono perfettamente adattati alla caccia e alla sopravvivenza al buio. Un aspetto fondamentale di questo adattamento riguarda la loro vista, che è estremamente efficiente in condizioni di scarsa luminosità.

Gli occhi dei gufi sono particolarmente grandi in relazione alla loro testa, e la loro struttura è diversa rispetto a quella degli esseri umani. Nella retina dei gufi c'è una quantità molto ridotta di coni, le cellule responsabili della percezione dei colori, ma una concentrazione molto alta di bastoncelli, che sono cellule specializzate nella visione in penombra. Questo significa che, mentre gli esseri umani riescono a distinguere meglio i colori durante il giorno grazie a un maggior numero di coni, i gufi hanno una capacità straordinaria di vedere chiaramente anche nel buio quasi totale, un'abilità essenziale per muoversi nel loro habitat notturno e individuare le prede.

C'è però una particolarità: i gufi non possono muovere gli occhi nelle orbite, come facciamo noi. Questo significa che non possono semplicemente spostare lo sguardo senza muovere la testa. Per ovviare a questa rigidità, la natura ha fornito ai gufi un collo estremamente flessibile, che consente loro di ruotare la testa fino a 270 gradi. In pratica, sono in grado di girare la testa di tre quarti di un giro completo. Questo incredibile raggio di movimento permette ai gufi di osservare l’ambiente intorno a loro senza doversi muovere troppo, una capacità essenziale per rimanere nascosti e silenziosi mentre monitorano eventuali prede o potenziali minacce.

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Come caccia un gufo: il volo silenzioso e l’udito

I gufi sono predatori notturni altamente specializzati, in grado di cacciare con precisione una varietà di prede, tra cui piccoli mammiferi, uccelli e insetti. Uno dei segreti del loro successo è la capacità di volare in modo estremamente silenzioso, un’abilità che li rende temibili cacciatori, in grado di avvicinarsi alle loro prede senza essere uditi.

Prendiamo come esempio il gufo reale (Bubo bubo), una delle specie più impressionanti. Con un’apertura alare che può raggiungere quasi i due metri, è facile pensare che il suo volo possa essere rumoroso. Tuttavia, il gufo reale ha sviluppato un’abilità straordinaria: il suo volo è così silenzioso che, anche se passasse proprio sopra la nostra testa, non ce ne accorgeremmo. Questo silenzio è il risultato di un adattamento unico delle sue piume.

Le piume dei gufi hanno una struttura speciale: i bordi anteriori sono provvisti di microfrange che spezzano le turbolenze dell'aria, riducendo al minimo il rumore che si crea durante il volo. In aggiunta, la parte posteriore delle piume è soffice, il che contribuisce ulteriormente a smorzare i suoni causati dal battito delle ali. Questo sistema permette ai gufi di volare senza generare quel tipico fruscio che molti altri uccelli producono in volo.

Grazie a questo silenzioso approccio, i gufi possono avvicinarsi alle loro prede senza essere rilevati. Una volta individuato l’obiettivo con la loro eccezionale vista notturna e l’udito finemente sintonizzato, scendono in picchiata senza preavviso, cogliendo di sorpresa la vittima. È proprio questa combinazione di volo silenzioso, vista acuta e udito sensibile che fa dei gufi dei cacciatori notturni formidabili, in grado di cacciare anche nelle notti più buie senza dare alcuna possibilità di fuga alle loro prede.

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Un altro incredibile strumento che rende i gufi cacciatori così efficaci è il loro udito straordinariamente sviluppato, che consente loro di percepire anche i più lievi movimenti delle prede, anche al buio o sotto il fogliame. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, i caratteristici ciuffi di piume che spuntano sulla testa di molte specie di gufi, come il gufo comune, non sono organi uditivi, ma semplici ornamenti.

Le vere orecchie dei gufi sono ben nascoste e hanno una struttura molto particolare: sono asimmetriche, con una posizionata leggermente più in alto dell’altra. Questo dettaglio, che potrebbe sembrare insignificante, è in realtà di fondamentale importanza. Grazie a questa disposizione asimmetrica, i gufi sono in grado di percepire i suoni in maniera tridimensionale, rilevando con precisione l’origine e la distanza esatta di un suono. Quando un gufo ascolta un rumore, come il fruscio di un topo tra le foglie, il suono raggiunge prima un’orecchia e poi l’altra, anche solo con una frazione di secondo di differenza. Il cervello del gufo elabora immediatamente queste piccole discrepanze, permettendo di localizzare con precisione la preda senza bisogno di vederla.

Inoltre, la particolare forma del disco facciale del gufo, quella caratteristica “maschera” rotonda attorno agli occhi, non è solo un tratto estetico: funziona come una sorta di parabola naturale, che incanala i suoni verso le orecchie, amplificandoli. Questo disco funziona come un vero e proprio amplificatore acustico, migliorando ulteriormente la già eccezionale capacità uditiva del gufo.

Dove vanno i gufi durante il giorno

Durante le ore diurne i gufi preferiscono riposare appollaiati su rami, nascosti nelle cavità degli alberi o nelle fessure tra le rocce, dove possono mimetizzarsi efficacemente con l'ambiente circostante. Questa strategia consente loro di ridurre al minimo i movimenti, conservando preziose energie per la caccia e gli spostamenti notturni. Durante la stagione riproduttiva, invece, utilizzano il tempo diurno per accudire i piccoli, proteggendoli e assicurandosi che crescano in sicurezza.

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Che differenza c'è tra il gufo e la civetta

I gufi sono strettamente imparentati con barbagianni e civette, che spesso tendiamo a confondere. Il barbagianni è facilmente riconoscibile grazie alla sua caratteristica faccia a forma di cuore e al piumaggio chiaro.

Per quanto riguarda la differenza tra gufi e civette, i gufi sono generalmente più grandi e presentano i tipici ciuffi di piume sulla testa, mentre le civette non li possiedono. Inoltre, il gufo è caratterizzato da una maschera facciale ben distinta dalle altre piume del capo, e si nutre principalmente di piccoli mammiferi, uccelli o insetti, mentre la civetta ha una dieta prevalentemente composta da insetti.

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Cosa fare se si incontra un gufo

I gufi sono rapaci estremamente adattabili all'ambiente circostante. Ad esempio, il gufo comune può essere incontrato in una varietà di habitat, tra cui boschi, montagne e, in alcune occasioni, anche nelle aree urbane. Sebbene non ce ne accorgiamo, durante la notte questi rapaci possono facilmente mimetizzarsi tra le chiome degli alberi, anche nei parchi cittadini. Tuttavia, non c'è motivo di preoccuparsi: i gufi non attaccano le persone. Come sempre, è fondamentale rispettare tutte le specie e non disturbarle, limitandosi a osservarle in silenzio.

Nel caso in cui si dovesse trovare un gufo ferito a terra, è importante contattare immediatamente un centro di recupero per animali selvatici, affinché possa ricevere le cure necessarie.

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