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11 Novembre 2024
12:41

Perché il cane e molti altri animali pelosi si scrollano per asciugarsi? La scienza lo spiega così

Un team di ricercatori ha studiato per la prima volta i meccanismi sensoriali che scatenano il tipico scuotimento del cane bagnato. C'entra un meccanorecettore nella pelle chiamato C-LMTR estremamente sensibile al tatto.

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Il cane, come molti altri animali dotati di pelliccia, quando si bagna si scrolla. In inglese c'è un termine preciso per indicare quel movimento: "wet dog shakes" (WDS) e lo fanno anche le tigri, giusto per fare un esempio di una specie decisamente diversa dal "miglior amico dell'uomo" che mette in atto lo stesso comportamento quando viene a contatto con l'acqua.

La scrollata avviene attraverso un movimento vigoroso che porta a uno scuotimento di tutto il corpo e che serve agli animali per asciugarsi rapidamente in modo da conservare il calore corporeo e non sprecare preziose energie.

Un team di ricerca dell'Università di Harvard ha però identificato ora qual è l'esatto meccanismo somatosensoriale che regola questo comportamento, descrivendolo in uno studio pubblicato sulla rivista Science. I ricercatori, guidati dal neurobiologo David Ginty, hanno scoperto come un particolare recettore sensibile agli stimoli tattili presente sulla pelle, chiamato C-LTMR, innesca questo particolare comportamento in risposta a stimolazioni leggere, non solo all'acqua.

Anche i topi "shakerano", non solo quando sono bagnati

Studi precedenti hanno ampiamente descritto come un animale, come un cane o un orso, quando si bagna immediatamente comincia a scuotersi per liberarsi dell'acqua sulla pelliccia. Chiunque viva con un cane conosce benissimo questo atteggiamento, tuttavia nessuno (inaspettatamente) ha mai studiato quali fossero i meccanismi neurologici e fisiologici alla base. E così i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti in laboratorio con i topi che, come praticamente tutti i mammiferi, si scuotono esattamente allo stesso modo quando si bagnano, eseguendo il wet dog shakes.

Gli esperti hanno utilizzato diversi tipi di stimoli per innescare questa reazione, applicando dell'acqua ma anche sostanze oleose sulla pelle dei roditori dietro al collo e lungo la schiena. Hanno così scoperto che non è solo l'acqua a scatenare il tipico "shakerare" del cane, ma anche altri stimoli, inclusi gli spifferi d'aria.

Probabilmente, chi vive con un cane lo avrà già notato da solo e in maniera empirica: talvolta, giocando, basta soffiare per dare il via al WDS nel nostro amico. Ma qual è l'esatto stimolo esterno che innesca questo comportamento? La differenza di temperatura percepita dalla pelle? Non proprio.

Cos'è e come funziona il recettore C-LMTR: il "sensore" estremamente sensibile al tatto

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Effettuando alcune analisi genetiche approfondite, i ricercatori hanno scoperto che non sono i termorecettori quelli che rilevano le differenze di temperatura ma i meccanorecettori che innescano questo riflesso, in particolare C-LTMR. I meccanorecettori sono dei recettori presenti nella pelle che, se stimolati attraverso il tatto, danno origine ai segnali nervosi che innescano alcuni comportamenti quasi automatici come, ad esempio, le contrazioni muscolari brevi e ripetute dei brividi, quando abbiamo freddo. Questi recettori, fino da ora, erano associati al tocco affettivo (come le carezze) e alla modulazione del dolore sia nei topi che negli esseri umani ed è la prima volta che emerge questa nuova funzionalità ad alta sensibilità.

Per confermare che fosse proprio questo particolare recettore a scatenare il tremore, gli scienziati hanno modificato geneticamente alcuni topi rimuovendo il gene Piezo2 che controlla i canali ionici coinvolti nel senso del tatto. Eliminandolo, i topi hanno ridotto drasticamente lo scuotimento.

In conclusione, gli esperti hanno così creato una mappa neuronale che mostra l'intero percorso seguito dai segnali sensoriali durante la stimolazione dalla pelle: passano dal midollo spinale arrivando, infine, al cervello. Il risultato finale è uno schema dettagliato di tutti i meccanismi sensoriali e neurali che descrivono per la prima volta in maniera completa il wet dog shakes.

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