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6 Febbraio 2025
13:58

Perché il cane dorme sul nostro letto?

Il letto per un cane è un posto in cui i nostri odori lo fanno sentire al sicuro anche quando non ci siamo: è lì che continua ad aleggiare la nostra presenza del resto in modo più forte rispetto ad altre zone della casa. Una mega cuccia è sicuramente un bel posto dove dormire e poi Fido adora il contatto con l'umano di riferimento. Ma non tutti i cani necessariamente gradiscono: è sempre molto importante capire il carattere del singolo animale e la relazione con la persone di riferimento.

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Stare comodi non è una prerogativa solo umana. Appartiene a molte specie animali e figuriamoci se i cani, specie che si è co evoluta con la nostra, non apprezzino la piacevolezza di dormire su una mega cuccia come un letto. Il ragionamento che facciamo noi, infatti, della serie "cosa c'è di più comodo di un letto per riposare e dormire?" in qualche modo lo fanno anche loro, semplicemente.

Ecco, la risposta alla domanda "perché il cane dorme sul nostro letto" può partire da questa considerazione generale, sottolineando però subito un altro aspetto fondamentale: tra uomo e cane c'è un rapporto di affiliazione altissimo e quest'ultimo si lega a noi anche e soprattutto attraverso il nostro odore.

I motivi che spingono i cani a dormire sul nostro letto

Il letto è il luogo in cui impregniamo le lenzuola non solo dei nostri sogni ma dove soggiornano le nostre emozioni, attraverso il rilascio di molecole organiche che già noi umani riusciamo a percepire e che, se ci pensiamo, in noi scatenano anche ricordi perché legati a determinate emozioni. Avete presente la poesia di Proust sulle madaleine? Viene definita anche "Sindrome di Proust" ed è l'associazione di un odore a un ricordo, nello specifico quello di un dolcetto che porta alla mente del poeta quello che aveva provato un tempo, assaggiandone una.

Bene, uscendo dalla visione umana ma citandola per comprendere quanto appunto gli odori influiscano anche su di noi, dobbiamo sapere che l'olfatto è il senso elettivo del cane e che attraverso l'odore Fido ci sente, sa quello che proviamo e che per lui è la modalità elettiva di leggere il mondo e di entrare in relazione profonda con la sua persona di riferimento.

Dormirci accanto, dunque, ha un valore altamente affettivo e affiliativo e il letto può diventare luogo di sonno e riposo per un cane anche quando non ci siamo proprio perché è un posto in cui la nostra presenza continua ad aleggiare attraverso, appunto, il nostro odore che rimane lì.

Altro motivo per cui un cane dorme sul letto è perché, come accennavamo, semplicemente è un sostegno comodo in cui riposare. Certo, lo è anche la cuccia ma appunto la vicinanza con l'umano lo rende più ‘appetibile' e anche il contatto ha una funzione rassicurante e piacevole per una specie sociale che anche in natura condivide il luogo di riposo con la stretta cerchia di ‘amici' o ‘familiari' con cui è abituato a stare.

Il cane sceglie di dormire con noi

E' bene precisare che non tutti i cani hanno questa necessità o desiderio e che ogni soggetto sceglie cosa fare. Sì, i cani hanno cognizioni – oltre che emozioni  – e decidono cosa dal loro punto di vista e in base al singolo carattere ritengono sia meglio o meno fare.

Un cane con un'alta motivazione protettiva, ad esempio, potrebbe decidere di sua iniziativa che deve dormire accanto al suo umano di riferimento perché appunto è tenuto a proteggerlo sempre, anche durante la notte (molossoidi, ad esempio). Un cane con un'altra motivazione affilitiva, pensiamo ai cosiddetti "cani da compagnia" come un Cavalier King giusto per fare un esempio, si piazzerà nel letto proprio attaccato attaccato al suo umano perché così appaga il desiderio di prossimità.

Ancora, come ha scritto l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio su Kodami "è importante notare che ci sono alcune differenze tra i cani in termini di quanto esprimono l’attaccamento e di quanto bisogno hanno di contatto fisico. Ad esempio, alcune razze, come i Cocker Spaniel e i Golden Retriever, sono conosciuti per avere una motivazione epimeletica e quella et-epimeletica particolarmente sviluppate (queste due motivazioni sono legate all’accudimento, alle cure parentali: l’una rende appagante il prendersi cura dell’altro, l’altra il fatto di essere accuditi, coccolati, protetti, eccetera), mentre altre razze, come per esempio i Pastori Maremmani e gli Husky, hanno generalmente bisogno di più spazio individuale e indipendenza".

Non tutti i cani, dunque, apprezzano il contatto o sentono il bisogno di starci vicino durante il sonno e questo è un elemento molto importante da conoscere onde evitare che si cada nell'estremo opposto rispetto a chi ancora ritiene che un cane non debba mai salire sul letto perché "se non comanda lui". In questo caso si invita invece proprio a riflettere se sia un nostro bisogno quello di contatto oppure questa esigenza sia davvero condivisa da Fido.

L'unica regola dunque che può essere generalizzata è quella di far valere il buon senso a seconda del carattere del vostro cane e della relazione che c'è tra di voi in modo tale che dormire insieme rappresenti un'occasione piacevole per un'esperienza che porti a una reciproca serenità.

Si può insegnare al cane a non salire sul letto?

Sì, si può spiegare a Fido che non deve salire sul letto, importante è appunto che gli si diano indicazioni coerenti, non coercitive e che le regole poi non cambino mai. Non andiamo ad approfondire i motivi per cui si decide di non far salire il cane sul letto ma ci teniamo a sottolineare che se si pensa che sia un comportamento da evitare perché si crede che in tal modo "va a finire che comanda lui" bisogna in realtà interrogarsi sulla relazione e non seguire una teoria ormai superata che fa riferimenti a dominanza e "teoria del capo branco" nel rapporto uomo-cane.

Sottolineato ciò vediamo quali sono delle buone prassi per evitare che si crei una situazione non gradita, pensando per esempio che alcune persone soffrono di allergia alle proteine secrete da ghiandole sebacee e salivari che si trovano sul pelo del cane a causa del leccamento (spiegazione rapida per chi non sa che è scorretto parlare genericamente di ‘allergia al pelo‘ del cane).

E' sempre Luca Spennacchio ad aver dato un indirizzo di massima su Kodami per aiutare chi sta cercando online una risposta a questo quesito e che ha da poco fatto entrare un cucciolo in famiglia: "Ci sono alcune cose che si possono fare per insegnargli ad essere indipendente, come creare una routine di sonno e premiarlo quando dorme nella sua zona riservata (ovviamente non lanciandogli una pallina, magari con un rilassante masticativo). Teniamo però conto che è un errore isolare il cucciolo appena arrivato, che si trova di punto in bianco in un ambiente sconosciuto, circondato da estranei, senza più il calore della madre e dei fratelli".

Le cose vanno fatte gradualmente: "Basterà tenere la sua cuccia vicino al nostro letto nelle prime settimane, o mesi se necessario, ma teniamo presente che i cuccioli tenderanno a dormire durante il giorno, data la loro natura di animali crepuscolari, e a star svegli di notte, perciò prepariamoci a periodi di dormiveglia, soprattutto all’inizio. Non ha alcun senso rimproverare un cucciolo che non si addormenta appena spegniamo la luce in camera da letto, in genere non lo farà, e giocherà magari con la nostra mano mordicchiandola tutta la notte con quei dentini di latte aguzzi che si ritrova… Avrà bisogno di un po’ di tempo per adeguarsi al nostro ritmo di sonno-veglia, che non coincide affatto con il suo".

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