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Una pipì e una bella serie di calci con le zampe posteriori e, se c'è particolare enfasi, anche con quelle anteriori che accompagnano il movimento. E' un comportamento molto frequente da parte principalmente dei cani maschi dopo che, appunto, hanno marcato con l'urina o anche con la cacca una zona di terreno, il marciapiede o qualsiasi altro punto su cui così rilasciano le loro informazioni attraverso un comportamento che per loro è un importante strumento comunicativo.
"Quell'odore deve arrivare ovunque!", potrebbe essere il pensiero di Fido, ma quest'atteggiamento viene messo in atto anche per dare un messaggio diretto solo al cane che prima di lui ha urinato (o anche defecato) nello stesso posto con una grande enfasi.
In termini etologici, le deiezioni e la minzione vengono definite appunto "marcature", ovvero rilasciare il proprio odore per comunicare le proprie emozioni e anche le proprie intenzioni. Marcare non è una forma di comunicazione esclusiva del cane, lo fanno la maggior parte dei mammiferi e l'urina è un segnale chimico che porta con sé delle specifiche informazioni dal mittente al destinatario. Insieme alla marcatura olfattiva c'è poi anche quella visiva, ovvero l'alzare le zampe. Possiamo dire così che il momento delle deiezioni rappresenta il fulcro della comunicazione canina e il gran finale della raspata è una sottolineatura di un messaggio ancora più potente che si vuole mandare.
Come ha scritto l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio su Kodami: "È un po’ come se volessero amplificare il segnale lasciato aggiungendo più elementi, sia visivi che olfattivi, destinati al cane che passerà di lì dopo di loro. Infatti le ‘grattate' sul suolo, la terra e l’erba smossa e gettata a distanza, sono un efficace modo per mettere in evidenza il fatto che lì, in quel posto, un cane ha lasciato informazioni informazioni su di sé".
C'è un elemento importante in questo senso da conoscere che riguarda la fisiologia del cane, ovvero la presenza nell'urina, nelle feci e tra i cuscinetti plantari delle ghiandole sudoripare attraverso le quali vi è la produzione di feromoni, ovvero i segnali biochimici specie specifici atti proprio alla comunicazione intraspecifica. Sono composti organici semplici e volatili (contengono acidi organici, alcoli, aldeidi, chetoni, amine, steroidi e terpeni) che sono prodotti dalle strutture ghiandolari esocrine che sono poste anche in altre parti del corpo dei cani come la zona perianale e sottocaudale, nel solco intermammario e sul muso.
Ma qual è l'emozione che Fido prova e che lo porta a raspare? Ne possono essere diverse in realtà ma tutte – in linea di massima – sono effetto di uno stato emotivo che potremmo definire ‘intenso' e che viene così espresso con l'enfasi della raspatura. "Ma attenzione – spiega Spennacchio – ciò non significa necessariamente che il cane intenda allontanare, o mettere in guardia qualcuno, potrebbe anche essere fatto per attrarre le attenzioni delle femmine della zona. Insomma, l'emozione sottostante a questo comportamento non è per forza la rabbia, o l'arroganza. In certi casi può anche essere: ‘Ehi! Finalmente sono tornato!', soprattutto quando il nostro cane non era stato accompagnato in un posto a lui gradito per lungo tempo e adesso è molto felice di esserci ritornato".
Per riconoscere lo stato d'animo del cane quando si mette a raspare dopo aver fatto i bisogni, è importante conoscerlo – nel senso di valutare la singola personalità di quel soggetto – e anche capire il contesto in cui si trova. Può infatti capitare che ciò avvenga quando siete da soli durante il giretto quotidiano ma anche quando è in presenza di un altro cane e si assiste, alle volte, a un vero e proprio ‘balletto' tra i due – soprattutto se maschi entrambi – in cui inizieranno a marcare l'urina l'uno dell'altro e potrebbero anche mettersi a scalciare. Questa interazione, ad esempio, va monitorata con attenzione perché in linea di massima potrebbe significare che i due non si sono molto simpatici e se lo stanno anche dicendo chiaramente. Ciò non vuol dire che quell'incontro necessariamente si trasformi in scontro ma per valutare come potrebbe andare a finire è importante notare se uno dei due o anche entrambi mettono fine all'interazione con una scrollata, un altro segnale di comunicazione attraverso il corpo che il cane fa per togliersi da dosso – nel vero senso della parola – il peso di un'emozione intensa.
Una domanda che è assolutamente legittima e a cui dare risposta in questo articolo, infine, è: "Ma perché lo fanno in particolare i maschi?". Si tratta di un comportamento che emerge con l'adolescenza, ovvero quando inizia la produzione di testosterone che influenza il comportamento del cane che per la giovane età inizia a comunicare, appunto a volte in maniera decisamente enfatica, la sua presenza anche con quel pizzico di ‘arroganza' giovanile tipica dei maschietti.
Ma, come infine ha sottolineato l'istruttore cinofilo "tutto ciò è soggettivo e ci sono diversi fattori che influenzano l’insorgere di questo comportamento come il carattere dell’individuo (più o meno sicuro di sé; più o meno irruente; più o meno assertivo; ecc.), la razza (o tipologia) d’appartenenza e, come sempre, le esperienze pregresse e il contesto sociale. Un cane che mette in atto la raspatura in modo assiduo, sia in presenza di altri cani sia quando perlustra in solitaria il territorio, viene sovente definito un ‘soggetto ormonale', e questo può riguardare individui di tutte le razze".