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Cani vestiti come Superman o l'Uomo Ragno ma anche con giacca e papillon. Gatti agghindati con cappellini da strega o fasciati da lustrini e strass. Dal Carnevale di Rio ai video sui social, il Carnevale per gli animali di famiglia non cambia: costretti ad indossare costumi creati ad hoc per far divertire i loro umani e le persone che li incontrano.
Ma come vivono i nostri amici a quattro zampe questa che è per noi un'occasione di festa e di divertimento? Non bene in linea di massima e anche quelli che non mostrano particolari segni di disagio, e sono davvero in pochi se si sa leggere il linguaggio del corpo degli animali, in realtà non stanno facendo altro che tollerare le scelte che imponiamo loro al fine di un nostro divertimento.
Sì, vestire un cane o un gatto in generale non è qualcosa di piacevole per loro ma lì dove può avere un senso per animali che ad esempio patiscono particolarmente il freddo – come cani senza sottopelo o soggetti con malattie particolari – farlo durante il Carnevale rappresenta solo il desiderio umano di rallegrare la festa coinvolgendo anche i nostri compagni di vita.
L'elemento dirimente da tenere in considerazione è di certo la personalità del cane o del gatto e il tipo di relazione e conoscenza che si ha del proprio amico: ma una cosa può essere mettere un cravattino per poco tempo intorno al collo a un soggetto che non ha alcun problema a essere manipolato, altra è coprirlo con abiti pesanti che gli creano sicuramente un senso di costrizione e disagio.
4 motivi per cui non travestire cani e gatti a Carnevale
Come vivono dunque cane e gatto la situazione in cui vengono vestiti di tutto punto e solitamente anche portati in situazioni festose per noi ma molto confusionarie per loro? Ciò che provano possiamo riassumerlo in una serie di punti che spiegano i motivi per cui Fido o micio non è a suo agio vestito e in tali contesti.
Senso di costrizione
E' uno degli effetti che ha un vestito fatto indossare a un cane o a un gatto. Sentirsi limitati nei movimenti genera una sensazione, legittima, di non riuscire a controllare ciò che accade intorno a sé. Ovviamente dipende dalla tipologia di indumenti che si è scelti ma un cane o un gatto con un profilo anche solo un po' ansioso oppure non predisposto a interazioni sociali ne ricaverà un aumento della sua sensibilità relativamente a minacce esterne che possono arrivare e che non sarebbe in grado di affrontare. Necessario fare un distinguo, sui cani: i cani di grossa taglia, per esempio, raramente si infastidiscono più di tanto per un gadget o un vestitino, mentre quelli piccoli, spesso più irrequieti per indole, potrebbero trovarli molto più fastidiosi. Per quanto riguarda i gatti, ancora di più il vestito è sinonimo di costrizione per la loro natura rimasta più selvatica rispetto ai cani. Per entrambe le specie bisogna stare attenti ai segnali che danno se decidete di vestirli lo stesso e per capire il grado di tolleranza: se si leccano nervosamente, si immobilizzano o cercano di togliersi il vestito non insistete, state facendogli un danno.
Difficoltà nella comunicazione
I cani comunicano attraverso la postura e utilizzano tutto il corpo per dire ciò che provano e pensano. Sono una specie sociale che ha evoluto anche, proprio per farsi capire meglio da noi uomini oltre che per la comunicazione intraspecifica, l'uso delle orecchie, delle espressioni facciali e della coda per essere chiari e farsi comprendere. Maschere, cappelli e indumenti che vanno a coprire queste parti sono assolutamente da evitare, dunque, anche perché un cane meno tollerante alle imposizioni dell'umano di riferimento potrebbe poi decidere di farsi capire in altro modo nel momento in cui, pur avendo messo in atto tutto il suo repertorio comunicativo, non è stato compreso. Per i gatti, a parte proprio la loro natura di animali indipendenti e che tendenzialmente non amano proprio essere manipolati, intrappolarli in un costume vuol dire anche per loro non consentirgli di esprimere la loro personalità, alterando il loro equilibrio e facendoli sentire impacciati.
Stress e disagio nei luoghi affollati
Non solo li vestiamo di tutto punto, ma poi li portiamo in strada, soprattutto i cani, per il corteo in maschera o alla festa con amici e parenti dove il sottofondo costante è un divertimento chiassoso che a noi umani piace un sacco ma che per i cani è altamente stressante. In queste occasioni, poi, le persone tendono ad abbassare anche il livello di attenzione che ci vuole prima di approcciare con un cane sconosciuto, cosa che spesso accade pure se Fido non è vestito da Carnevale. Può facilmente succedere che il nostro amico, già stressato per la situazione, reagisca con nervosismo.
Questione etica
Un pensiero va fatto al di là di ogni altra considerazione: ma davvero pensiamo che un cane o un gatto si divertano vestiti da Carnevale? O che gli interessi in qualche modo? Sia chiaro, farsi una foto insieme al proprio compagno in una situazione divertente in cui l'animale è a suo agio e si sente compensato dalla relazione con noi non è di certo un problema, ma vedere scene come quelle che girano sui social network di animali in evidente stato di stress e disagio che tremano, che sbadigliano e allontanano lo sguardo dalla telecamera o che si ‘freezano' mentre l'umano di riferimento ride e scherza non può non farci interrogare sul rispetto che molto spesso manca nei confronti di soggetti che poi diciamo di amare.
In conclusione, non c'è nulla di male se, come ha detto l'istruttore cinofilo David Morettini su Kodami, travestire un cane "serve per fare due foto tra amici o in famiglia, in cui il cane si sente felicemente coinvolto. Se devo andare in giro col cane travestito per molto tempo allora è meglio di no".