E' stato chiamato Peanut, è uno scoiattolo ed è diventato una star sui social: solo su Instagram ha oltre mezzo milione di follower. La sua storia è narrata attraverso video e foto da Mark Longo, un americano che vive a Pine City nello stato di New York, vicino al confine della Pennsylvania. L'uomo vive in un rifugio per animali in cui condivide le sue giornate con diverse specie tra cui cavalli, alpaca, pecore e altri animali. Peanut, detto anche P'Nut o Pnut, ha però da tempo catturato di più l'attenzione diventando appunto il protagonista dei suoi post per la relazione speciale che si è instaurata tra una specie selvatica come quella a cui appartiene e un essere umano.
Ora, però, la vita di entrambi è drasticamente cambiata perché l'animale è stato sequestrato dalle autorità locali durante un sopralluogo in cui è stato portato via anche un procione chiamato Fred a causa di una serie di denunce che hanno portato il Dipartimento per la tutela ambientale a bussare alla porta di Longo e valutare le condizioni in cui sono gli animali con cui convive.
«Il DEC è venuto a casa mia e ha fatto irruzione senza mandato di perquisizione per trovare uno scoiattolo! Sono stato trattato come se fossi uno spacciatore e loro stessero cercando droga e armi», ha scritto l'uomo che sta aggiornando quotidianamente i suoi follower su quanto accaduto.
La storia di Peanut e Longo è iniziata sette anni fa e la tenuta in cui vivono è dedicata proprio allo scoiattolo: si chiama infatti "P'Nuts Freedom Farm Animal Sanctuary" ed è nata a seguito di quel primo incontro avvenuto dai due. Ciò che l'uomo ha sempre raccontato è di aver trovato lo scoiattolo vicino al corpo della madre che era stata investita da un'automobile e di non averlo voluto lasciare senza cure parentali, portandoselo a casa dove lo ha curato per circa otto mesi al fine poi di rilasciarlo in natura. Dopo averlo fatto, però, secondo quando ha reso noto Longo, Peanut si è ripresentato fuori casa sua «senza metà della coda e con l'osso che sporgeva».
Ciò che realmente è accaduto è che si è creato un imprinting da parte dell'animale e una impossibilità, visto lo stretto contatto avuto nelle prime fasi di vita con l'umano, di poter sopravvivere da solo in natura. Ciò ha portato una netta trasformazione della sua vita e una dipendenza da Longo che lo ha dunque accolto definitivamente nella sua vita e ha con l'animale, come si vede del resto nei video che pubblica, sicuramente un rapporto di grande affiliazione reciproca. Lo scoiattolo, inoltre, convive anche con un gatto e sembra a suo agio nel contesto in cui si trova ma le denunce, secondo quanto dichiarato dal portavoce del Dipartimento locale sono arrivate non per questioni legate a ipotetico maltrattamento animale ma per «numerose segnalazioni dal pubblico sulla detenzione potenzialmente pericolosa di animali selvatici che potrebbero essere portatori di rabbia e sulla detenzione illegale di animali selvatici come animali domestici».
«Internet hai vinto – si è sfogato Longo in un post – Mi hai portato via uno degli animali più straordinari a causa del tuo egoismo. Al gruppo di persone che ha chiamato DEC, c'è un posto speciale all'inferno per te». L'uomo, inoltre, ascoltato anche dai media locali ha dichiarato di non essere stato messo a conoscenza nemmeno delle attuali condizioni di salute dello scoiattolo e che teme possa essere stato soppresso.
La storia di Peanut e Longo non sale alle cronache nazionali statunitensi solo ora: è stata più volte messa in evidenza sui media di tutto il paese e in tanti sanno che proprio il rapporto che si è creato con lo scoiattolo ha portato l'uomo, ingegnere meccanico, a lasciare il Connecticut dove viveva per fondare il santuario nello stato di New York e dedicarlo all'animale che gli ha cambiato la vita. Inaugurato nell'aprile 2023, il rifugio ospita circa 300 animali e Longo lo porta avanti insieme alla moglie Daniela principalmente.
Nello Stato di New York è illegale possedere un animale selvatico senza licenza e per Peanut Longo stava preparando la documentazione necessaria per farlo certificare come "animale educativo" mentre per quanto riguarda il procione ha dichiarato che era con loro da pochi mesi e che lo stava curando dopo averlo trovato ferito nei boschi al fine di riportarlo poi in natura.