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21 Novembre 2024
13:14

Oltre il 40% delle specie di corallo è a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico

Il 44% delle specie di corallo che costruiscono le barriere coralline a livello globale è a rischio di estinzione. Lo denuncia la IUCN durante la Cop29 in corso a Baku.

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Il 44% delle specie di corallo che costruiscono le barriere coralline a livello globale è a rischio di estinzione. Lo rileva la Lista Rossa delle Specie Minacciate della IUCN a seguito di una valutazione globale annunciata durante la COP29 in corso a Baku, in Azerbaijan.

Lo stato di conservazione di 892 specie di coralli è a rischio e le cause principali sono il riscaldamento globale, l'inquinamento delle acque, gli uragani e le malattie. L'ultima valutazione da parte della IUCN risale 2008, quando un terzo dei coralli fu ritenuto minacciato.

La diffusione del nuovo report non a caso è avvenuta in concomitanza con la Conferenza delle Parti sul Clima. Già durante la cerimonia di apertura del summit internazionali il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aveva messo in guardia circa le potenzialità distruttive del cambiamento climatico sul mare: «È quasi certo che sarà l'anno più caldo di sempre, una masterclass in distruzione climatica: famiglie in fuga prima del prossimo uragano; biodiversità distrutta in mari soffocanti; lavoratori al collasso per il caldo insopportabile».

Il mare assorbe la gran parte della CO2 emessa nell'atmosfera, uno dei gas serra responsabili del cambiamento climatico. Le conseguenze dell'inquinamento e degli eventi metereologici estremi hanno quindi le conseguenze più drammatiche sulle specie che abitano gli oceani. Lo aveva segnalato anche il collettivo belga Captain Boomer Collective attraverso l'istallazione di un capodoglio lungo 16 metri "spiaggiato" sul lungomare di Baku.

Tra le creature che stanno scontando gli effetti del repentino innalzamento delle acque oltre a specie iconiche come cetacei e orsi polari, ci sono anche i coralli. Ad esempio, il corallo a corna di cervo (Acropora cervicornis), e il corallo a corna di alce (Acropora palmata) sono due specie in grave pericolo di estinzione nei Caraibi, che hanno subito un notevole declino a causa del riscaldamento globale.

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Corallo a corna d’alce (Acropora palmata)

«Dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni di gas serra insieme ad azioni per affrontare le minacce locali se vogliamo dare alle barriere coralline una possibilità di sopravvivenza – ha affermato Beth Polidoro, coordinatrice dell’Autorità per la Lista Rossa dei Coralli della IUCN Species Survival Commission – Agendo ora, possiamo rallentare il ritmo del riscaldamento degli oceani e ampliare la finestra di opportunità per i coralli di adattarsi e sopravvivere potenzialmente a lungo termine. Non si tratta solo di preservare la spettacolare bellezza delle barriere coralline. Gli ecosistemi corallini sostengono anche le comunità di pescatori costieri, stabilizzano la costa e gli habitat costieri e aiutano a rimuovere il carbonio dall'oceano, tra gli altri benefici».

I coralli forniscono preziosi servizi ecosistemici, cioè tutti quei servizi che la natura offrono alle comunità umane. I coralli, ad esempio, forniscono riparo a un gran numero di specie e rappresentando così una riserva naturale di pesca. Questi organismi sono però anche estremamente fragili, per ucciderli basta che la temperatura dell'acqua si alzi anche di un solo grado.

L'esempio tangibile di quest'ecatombe silenziosa è arrivata dai ricercatori dell'Australian Institute of Marine Science che in Australia hanno scoperto un cimitero di coralli a nord della Grande Barriera Corallina. In questa porzione dell'Oceano Pacifico le temperature si sono alzate di 4 gradi in più occasioni dal 2016 a oggi. Eppure i leader mondiali rimangono restii a investire sulle politiche di decarbonizzazione.

Una contraddizione rilevata anche dalla direttrice generale della IUCN, Grethel Aguilar: «Mentre i leader mondiali si riuniscono alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Baku, questa valutazione globale dei coralli illustra vividamente i gravi impatti del nostro clima in rapido cambiamento sulla vita sulla Terra e sottolinea la gravità delle conseguenze. Gli ecosistemi sani come le barriere coralline sono essenziali per i mezzi di sostentamento umani: forniscono cibo, stabilizzano le coste e immagazzinano carbonio. La protezione della nostra biodiversità non è solo vitale per il nostro benessere, ma è cruciale per la nostra sopravvivenza. Il cambiamento climatico rimane la principale minaccia per i coralli che costruiscono le barriere coralline e sta devastando i sistemi naturali da cui dipendiamo. Dobbiamo intraprendere azioni coraggiose e decisive per ridurre le emissioni di gas serra se vogliamo garantire un futuro sostenibile all'umanità».

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