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5 Gennaio 2025
11:00

Nasce il Coordinamento a tutela del lupo nel Salento: «Agevoliamo la coesistenza contrastando la disinformazione»

È nato in Salento il Coordinamento a tutela del lupo. Un folto gruppo di associazioni ha deciso di creare un fronte comune per combattere la disinformazione su questo grande predatore promuovendo la coesistenza con le persone.

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Nasce il Coordinamento a tutela del lupo nel Salento, frutto della collaborazione tra le diverse associazioni locali e nazionali. L'obiettivo è quello di tutelare il Canis lupus e la sua coesistenza con l’uomo, contrastando la disinformazione.

Fanno parte del Coordinamento Lav, Wwf Salento, Enpa, Oipa, Io non ho paura del lupo, Nuova Lara, le guide ambientali escursionistiche Aigae, a cui si aggiungono le guardie zoofile della provincia di Lecce Agriambiente, Nogra, Fareambiente.

Il Coordinamento supporterà le istituzioni e delle Forze di polizia, così come di Hic Sunt Lupi, progetto scientifico di studio e monitoraggio del lupo in Salento, guidato da Cnr-Iret in collaborazione con Regione Puglia, al fine di salvaguardare questa specie protetta.

Cos'è e cosa farà il Coordinamento a tutela del lupo nel Salento

Il Coordinamento nasce con lo scopo di promuovere attivamente l’importanza ecosistema del lupo e agevolare la coesistenza con l’uomo contrastando la disinformazione sempre più diffusa in Salento come nel resto d'Italia e anche Europa.

Questo predatore oggetto del declassamento all'interno della Convenzione di Berna e di una caccia selvaggia in Svezia non se la passa bene neanche in Italia dove è il bracconaggio a gestirne l'espansione. Le associazioni, coese, si riservano quindi il diritto di intraprendere le azioni legali necessarie nei confronti di chi procurerà allarme ingiustificato e istigherà a delinquere, e fa sapere che si costituirà parte civile negli eventuali casi di bracconaggio. Episodi che, secondo la denuncia di Hic Sunt Lupi, si sono già verificati, a cominciare dal giallo dei cuccioli di lupo morti in Salento lo scorso novembre.

«Il lupo, oltre a essere specie protetta dalla legge nazionale ed europea, è un animale simbolo del Salento – spiegano dal Coordinamento – la sua figura campeggia sullo stendardo della città di Lecce e sul mosaico della principale piazza della città, ed è anche il simbolo della squadra di calcio militante in serie A. La sua demonizzazione e persecuzione può rappresentare un potenziale danno d’immagine per l’intero territorio».

Le predazioni del lupo in Salento: appena lo 0,3%

Partendo dal dato ufficiale, registrato dal Servizio Veterinario Asl, che certifica una percentuale di predazione dello 0,3% del lupo nei confronti degli animali d’allevamento in provincia di Lecce, il Coordinamento ritiene ingiustificata la «costante campagna allarmistica nei confronti del lupo in Salento, con la continua diffusione, tramite media e social, di messaggi allarmistici e carcasse di animali, di ignota provenienza e smaltimento, imputate a predazione da lupo, senza che sia stato svolto esame autoptico o quantomeno accertamento da parte dell’Asl».

Secondo gli attivisti, questo metodica d'intervento genera «un clima di costante allarme nella popolazione e di ostilità nei confronti del lupo, un clima che potrebbe provocare episodi criminali di bracconaggio, come già avvenuto sul territorio».

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