Dal 2025 a Ozzano dell’Emilia, nel Bolognese, chi rinuncia al proprio animale domestico dovrà contribuire con una tariffa di mille euro per sostenere le spese di accoglienza e rieducazione. È la previsione che l'amministrazione comunale ha voluto inserire nel nuovo Regolamento al fine di «promuovere scelte più consapevoli».
L'assessore Giovanni Catrini attraverso i suoi canali social ha spiegato che anche se sembra una multa non si tratta di una punizione ma rappresenta «un atto di responsabilizzazione. Rinunciare a un animale è un passo serio, e il contributo richiesto è finalizzato a sostenere strutture pubbliche e associazioni che ogni giorno lavorano per garantire il benessere degli animali».
Dietro questa decisione c'è quindi sia una motivazione economica che etica: i cani che finiscono nei canili municipali e convenzionati sono mantenuti dal Comune competente per territorio e sono destinati a restarvi per tutta la vita a causa della scarsa probabilità di essere adottati. Gli animali, soprattutto nelle strutture più grandi e affollate, diventano invisibili e le loro possibilità di ritornare in famiglia diminuiscono drasticamente.
Cosa prevede la disposizione del Comune di Ozzano e quando scatta la maxi multa di 1000 euro
La possibilità di rinunciare al proprio cane è prevista dalla legge quadro nazionale sul randagismo, dalla quale dipendono le analoghe normative regionali. Nel recepire la norma sono stati poi i singoli enti locali a scegliere se applicare a carico della persona un contributo.
La disposizione annunciata dal Comune di Ozzano è infatti già in uso in altre realtà del Bolognese e si rifà alla legge sul randagismo dell'Emilia-Romagna, la n. 27 del 2000:
È fatto divieto a chiunque di abbandonare cani, gatti o qualsiasi altro animale. Nel caso di cucciolate indesiderate o di rinuncia alla proprietà l'interessato è tenuto a darne comunicazione al Comune che dispone affinché gli animali siano trasferiti alle strutture di ricovero.
Bologna, Modena e Ferrara applicano contributi economici simili per coprire i costi necessari all’accoglienza e gestione degli animali nei canili municipali, e così anche l' Unione dei Comuni della Bassa Romagna che prevede una tariffa di 400 euro per la rinuncia di un cane, con costi aggiuntivi per cure veterinarie se eventualmente necessarie, previsione assente nella disposizione di Ozzano. La tariffa è stata strutturata con un’attenzione particolare per le situazioni di indigenza, prevedendo deroghe o percorsi agevolati per chi si trovi in difficoltà economiche.
«Tali misure – chiarisce l'assessore Catrini – piuttosto che alimentare abbandoni, servono a garantire risorse adeguate per offrire agli animali una sistemazione dignitosa e un percorso di rieducazione, soprattutto nei casi più delicati». Serve anche a fare in modo che le persone acquisiscano consapevolezza circa il passo che compiono quando decidono di accogliere un animale nella loro famiglia: «Non si può pensare di adottare un animale e poi sbarazzarsene come se niente fosse. Questa misura infatti rientra in un Regolamento che disciplinerà diritti e doveri dei proprietari di animali».
L'entrata in vigore del nuovo Regolamento è prevista per il 2025 e contestualmente prevede anche l'attivazione di percorsi per aumentare la consapevolezza degli adottanti al fine di ottenere un patentino rivolto a chi vive con cani di tutte le razze.
Rinuncia di proprietà: cos'è e perché è prevista anche per i cani
Nell'ordinamento italiano il cane è ancora considerato una res, un oggetto, e come tale può essere acquistato, venduto, e la sua proprietà può essere anche ceduta al canile se dopo l'adozione si decide di fare un passo indietro.
La "rinunce di proprietà" per come la conosciamo è prevista dalla legge nazionale sul randagismo n. 281 del 1991. Quando è stata elaborata, nel 1991, voleva favorire la tutela dei cani e non il loro abbandono, ad oggi però gran parte degli ingressi in canile nel nord Italia sono frutto proprio di queste rinunce.
Per arginare il fenomeno, Ozzano ha quindi deciso, come molti altri Comuni, di rendere il rinunciatario parte attiva del sistema di accoglienza dei cani senza famiglia.