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Una mamma gatta è stata separata dai suoi piccoli di pochi giorni: per fortuna per salvarli sono intervenuti i volontari che hanno permesso alla famigliola di ricongiungersi. È successo lunedì 28 aprile a Prato, dove la Polizia Municipale è intervenuta per soccorrere mamma gatta e i suoi due cuccioli caduti all’interno di un capannone, ritrovandosi così separati.
Il salvataggio della mamma e dei suoi piccoli a Prato

I miagolii dei cuccioli e i lamenti strazianti della mamma hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti all'altezza di via Ruberei 43, e questi hanno immediatamente allertato il comando di Polizia Municipale. Gli agenti si sono adoperati per recuperare in sicurezza sia i cuccioli che la madre e una volta messi in salvo sono stati tutti affidati all’Oasi Felina di Prato, che gestisce in autonomia il gattile comunale “Oasi felina La Bogaia”.
L’intervento ha visto anche la collaborazione dell'associazione Lav, tra le maggiori organizzazioni di tutela animale in Italia. I volontari della struttura di Prato da sempre sin prendono cura dei mici: dall’inizio del 2025 ad oggi, l’Oasi ha sterilizzato oltre cento gatti. Un impegno costante per gestire il randagismo felino e migliorare la vita degli animali più vulnerabili.
I volontari: "Insieme promuoviamo a cultura di rispetto e tutela degli animali"
Dopo l'intervento in favore di mamma gatta e dei suoi piccoli la responsabile dell'associazione Oasi felina di Prato, Cristina Pietrini, ha spiegato: "Lavoriamo al massimo delle nostre capacità, con estrema cura e dedizione e i numeri sono in costante crescita. Tuttavia, devono e possono crescere ulteriormente. L’Oasi Felina di Prato si batte infatti affinché vengano aumentati gli slot disponibili presso la USL per la sterilizzazione dei gatti appartenenti alle colonie feline, compresi quelli catturati autonomamente dai custodi di colonia e non necessariamente in condizioni di emergenza".
Ma per farlo è necessario il supporto di una rete fatta da istituzioni pubbliche, associazioni animaliste e cittadini."Solo attraverso un ampliamento strutturale delle opportunità di sterilizzazione sarà possibile dare una risposta efficace e lungimirante al problema del randagismo felino, riducendo nuove nascite non controllate e garantendo maggiore benessere agli animali", conclude Pietrini.