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Il pomeriggio di Pasquetta, lunedì 21 aprile, una femmina di capriolo è stata salvata dai Vigili del Fuoco di Amelia, provincia di Terni, dopo essere scivolata nel canale che conduce al lago di San Liberato. L'animale, probabilmente avvicinatosi per bere, è caduto senza più riuscire a risalire lungo le sponde ripide.
L'intervento tempestivo dei soccorritori ha evitato il peggio e restituito la libertà a un esemplare in un momento delicatissimo della sua vita: si trattava infatti di una mamma chiaramente incinta.
Il salvataggio dei Vigili del Fuoco

L'allarme per il capriolo in difficoltà è scattato nel primo pomeriggio, quando alcuni passanti hanno notato l'animale in difficoltà nel canale. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Amelia sono intervenuti subito, am l'operazione si è rivelata da subito molto complessa. Si trattava infatti di un salvataggio particolare non solo per la posizione dell'animale, che si trovava in acqua, ma anche perché era in stato di gravidanza avanzata.
A supporto sono arrivati gli operatori specializzati nel soccorso fluviale (SAF) dalla centrale di Terni.
Dopo aver individuato un punto sicuro per la discesa, i soccorritori hanno raggiunto il capriolo e, con grande cautela, sono riusciti a sollevarlo fuori dall’acqua. L'animale, inizialmente spaesato e infreddolito, si è gradualmente ripreso e, dopo un breve momento di osservazione a distanza per verificarne le condizioni, è tornato tranquillamente verso la vegetazione, facendo perdere le sue tracce nel bosco.
Questo tipo di intervento non è raro per i Vigili del Fuoco, che spesso vengono chiamati a recuperare animali selvatici in difficoltà, specie in prossimità di fiumi, laghi o zone rurali. Caso analogo si è verificato poche settimane fa, quando un giovane lupo è scivolato nel Naviglio Grande a Milano.
Perché una femmina di capriolo incinta si trovava vicino l'acqua: ricerca di cibo e zone tranquille
Non deve stupire che oggetto dell'operazione sia stata proprio una femmina gravida. Le femmine in primavera attraversano il periodo della gestazione, della durata di circa dieci mesi. In questo periodo, le future mamme cercano zone tranquille, con abbondante vegetazione e accesso all'acqua, dove potersi nutrire e riposare in sicurezza. Tuttavia, la progressiva frammentazione degli habitat naturali spingono sempre più spesso questi animali ad avvicinarsi alle aree abitate, soprattutto in cerca di cibo o acqua.
Il territorio di Terni, con i suoi boschi, colline e corsi d'acqua rappresenta un habitat importante per questi piccoli cervidi, ma la vicinanza alle strade e alle infrastrutture rappresenta un pericolo significativo. In primavera, in particolare, è più facile incontrarli nei pressi di sentieri o zone rurali. Soprattutto durante i prossimi mesi è importante non avvicinarsi neanche se si nota nella vegetazione un piccolo senza la mamma. L'errore più grande che si può fare infatti è quello di lasciare sul cucciolo il proprio odore: in questo caso la madre lo rifiuterà e il piccolo morirà.