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23 Ottobre 2024
11:18

Lupin, Catwoman o Han Solo: i nomi delle nuove specie scoperte di piccole vespe scaltre

Sono state scoperte ben 22 nuove specie di piccole vespe che "rubano" i nidi ad altri insetti. Gli scienziati le hanno nominate tutte come alcuni dei più famosi ladri e imbroglioni della storia e della cultura pop.

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Ventidue nuove specie di piccole vespe specializzate nel "furto" sono state appena scoperte e nominate come alcuni dei più famosi ladri e personaggi particolarmente scaltri della storia e della cultura pop. Da Zorro, a Lupin, passando per Bruto e Catwoman. Lo studio, guidato da Louis Nastasi della Penn State College of Agricultural Sciences e pubblicato su Zootaxa, include una guida all'identificazione e le descrizioni dettagliate di ciascuna specie, raddoppiando quasi il numero delle vespe conosciute e appartenenti a questo genere.

Tutte le nuove specie appena descritte appartengono infatti al genere Ceroptres, vespe che depongono le loro uova all'interno di alcune strutture che si sviluppano sulle piante chiamate "galle". Si tratta di piccole escrescenze e malformazioni che crescono su foglie o fusti e che sono causate dalle punture di insetti. Tuttavia, queste piccole vespe non pungono le piante per permettere lo sviluppo di una propria galla, ma depositano le loro uova all'interno delle galle generate da altri insetti, in sostanza "rubandole".

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Galle su foglie di faggio causate dalla puntura di una vespa cinipide, che depone al suo interno il proprio uovo

In linea con la loro natura "ladresca", tutte le nuove specie sono state quindi battezzate con i nomi di famosi ladri e personaggi scaltri della storia, della mitologia e della cultura pop. Tra i nomi che spiccano di più, c'è per esempio quello di Prometeo, il titano della mitologia greca che rubò il fuoco agli dèi per donarlo all'umanità. La vespa in questione, C. promethei, è inoltre caratterizzata da una colorazione rosso fuoco che rende ancor più evocativo il nome che gli scienziati hanno scelto per lei.

La ricerca è partita da una collaborazione tra il team di Nastasi e un gruppo dell'Università dell'Iowa, guidato da Andrew Forbes, che in precedenza aveva studiato l'evoluzione delle vespe cinipidi. Sebbene fossero già disponibili dati sul DNA di diverse vespe, non era chiaro a quali esatte specie appartenessero. Dopo aver quindi discusso delle difficoltà incontrate nell'identificazione di queste piccole vespe a un simposio internazionale, Nastasi ha deciso di intervenire, sfruttando la sua esperienza nella diagnosi e nella descrizione di nuove specie.

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Ceroptres promethei, la vespa dedicata a Prometeo. Foto di Penn State University

Ricevuti i campioni, l'entomologo ha combinato dati molecolari con un'analisi morfologica dettagliata, basata sulle caratteristiche anatomiche dei singoli insetti. Questo approccio integrato si è rivelato decisivo per distinguere correttamente le varie specie: l'analisi molecolare da sola non era sufficiente a separarle in maniera netta. «Abbiamo scoperto che alcuni insetti, ritenuti appartenenti a una singola specie, erano in realtà due specie distinte. È stato necessario unire i dati molecolari all'analisi morfologica per ottenere una visione chiara di ciascuna specie», ha spiegato Nastasi.

Una volta identificate le nuove vespe, è iniziato il lungo lavoro di assegnazione dei nomi. Tra i tanti scelti troviamo C. selinae, in onore di Selina Kyle, meglio conosciuta come Catwoman, e C bruti, dedicata a Marco Giunio Bruto, il celebre traditore di Giulio Cesare. C'è poi una specie chiamata C. soloi, ispirata al celebre contrabbandiere e ladro Han Solo della saga di Star Wars, ma anche C. lupini (da Arsène Lupin), C. zorroi (da Zorro), C. sandiegoae (da Carmen Sandiego) e tante altre. «Abbiamo cercato di rendere i nomi più personali. È stato un processo creativo e impegnativo, ma anche molto gratificante», ha aggiunto l'entomologo e primo autore dello studio.

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Ceroptres clavicornis. Foto da Wikimedia Commons

Questa scoperta rappresenta però solo l'inizio della comprensione di questo affascinante e misterioso gruppo di vespe, il cui studio richiederà ancora tanto lavoro. Molte altre specie di cecidomidi, attualmente conservate nei musei, attendono infatti di essere identificate. Inoltre, la biologia di queste vespe rimane per lo più sconosciuta. Nonostante si sappia che vivono nelle galle e si conosca anche quali utilizzano, ci sono ancora molti interrogativi sul loro esatto ciclo vitale.

Questo lavoro non è però solo un importante contributo per l'entomologia e la tassonomia, ma apre la strada a una comprensione più profonda degli ecosistemi in cui queste piccole vespe vivono e del loro ruolo. Ma soprattutto, ci ricorda che anche gli insetti più piccoli possono avere una storia affascinante da raccontare e che a volte basta un nome particolare o curioso per permetterci di scoprire vite e specie di insetti e altri piccoli animali che altrimenti resterebbero solamente tra le sale dei musei e le pagine delle riviste specializzate.

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