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L'uccello lira è una specie appartenente alla famiglia Menuridae diffusa in Australia e famosa soprattutto per la sua incredibile capacità di imitare qualsiasi tipo di suono, inclusi quelli emessi da oggetti come cellulari, altoparlanti o motoseghe. Ma questo iconico uccello dotato di una lunga e meravigliosa coda, ha anche un altro talento un po' meno noto, ma altrettanto affascinante: è un vero e proprio "giardiniere" della foresta che cura il suo personale "orto" per far crescere più grasse e numerose le sue prede preferite: gli invertebrati che vivono nel suolo.
Un recente studio condotto dai ricercatori della La Trobe University ha infatti scoperto che l'uccello lira superbo (Menura novaehollandiae) non si limita solo a cercare il suo cibo preferito scavando nel sottobosco, ma modifica attivamente l'ambiente in cui vive per renderlo più produttivo. In altre parole, crea micro-habitat perfetti per la crescita delle sue prede – ovvero piccoli invertebrati come lombrichi, centopiedi e ragni – per poi tornare a banchettare nel suo "orto" quando il "raccolto" è pronto.
Gli scienziati hanno osservato come questi uccelli sparpagliavano il fogliame e smuovevano il terreno in modo da favorire gli invertebrati. E per dimostrare l'effetto positivo della loro attività sulle sue prede, hanno recintato alcune aree della foresta per impedire l'accesso agli uccelli. In alcune di queste hanno poi simulato il loro comportamento rastrellamento del suolo e i risultati sono stati chairi: dove il terreno era stato smosso, la varietà e la dimensione degli invertebrati del suolo erano nettamente superiori rispetto alle aree lasciate intatte.

Secondo Alex Maisey, autore principale dello studio, pubblicato sul Journal of Animal Ecology, il comportamento dell'uccello lira è un raro esempio di "agricoltura animale" in natura. «Questi uccelli creano l'ambiente perfetto per le loro prede, migliorando le condizioni affinché abbiano più risorse alimentari e ingrassino prima di essere mangiate», ha spiegato Maisey. Ma il loro impatto sulla foresta non si limita al solo "nutrire" le proprie prede preferite.
Gli scienziati hanno anche calcolato che un solo ettaro di bosco viene "arato" dagli uccelli lira per un totale di 155 tonnellate di fogliame e terra spostati ogni anno. E questa incessante attività non solo influenza direttamente la biodiversità, ma ha anche un effetto importante persino sulla prevenzione degli incendi boschivi. Seppellendo foglie e rami secchi, l'uccello lira riduce anche il materiale secco, legnoso e infiammabile, diminuendo l'intensità dei roghi e contribuendo così a mantenere più stabili e sani gli ecosistemi.
Gli uccelli lira sono diffusi prevalentemente tra le foreste umide di eucalipti dell’Australia sud-orientale, dove la loro attività di "coltivatori" della terra gioca un ruolo chiave nel mantenere sani e funzionali gli ecosistemi in maniera attiva. Spesso infatti sottovalutiamo parecchio il contributo degli animali che lavorano silenziosamente per modellare e conservare l'ambiente che ci circonda, ma senza molti di loro il mondo in cui viviamo sarebbe molto diverso da come lo conosciamo.
Tutti conosciamo gli uccelli lira come quello superbo e quello minore (M. alberti) per i tanti video in cui imitano i suoni di motoseghe o macchine fotografiche. Forse, tuttavia, tra i loro talenti dovremmo anche ricordare un po' più spesso che, oltre a essere dei veri maestro dell'imitazione, sono anche degli ingegnosi agricoltori della foresta, in grado di modellare l'ambiente in cui vivono per garantirsi il prossimo pasto e aiutare allo stesso tempo a mantenere il salute la foresta.