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5 Dicembre 2024
12:35

L’orca bianca Frosty è tornata a farsi vedere lungo la costa della California

Frosty è una giovane orca bianca avvistata per la prima volta nel 2019. La sua colorazione anomala potrebbe essere causata da una particolare condizione genetica chiamata leucismo o da una rara malattia chiamata sindrome di Chediak-Higashi.

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Screeshoot da Evan Brodsky via Instagram

Buone notizie dalla California: Frosty, una giovane orca bianca di circa 5 anni, è riapparsa lungo le coste, regalando un momento di meraviglia agli appassionati di fauna marina. Il 24 novembre scorso, i whalewatcher di Monterey Bay l'hanno avvistata di nuovo durante un’uscita in barca, e come sempre, è stato impossibile non riconoscerla grazie alla sua colorazione unica. Frosty si distingue infatti per la sua pelle chiara, che ha affascinato e incuriosito biologi marini e appassionati di tutto il mondo fin dal 2019, quando è stata avvistata la prima volta.

Questa caratteristica è probabilmente causata da un'anomalia genetica chiamata leucismo, una perdita parziale della produzione di pigmento che colora la pelle, simile all'albinismo. Tuttavia, un'altra ipotesi è che Frosty possa essere affetta dalla sindrome di Chediak-Higashi, una rara malattia genetica del sistema immunitario che si manifesta con una pigmentazione pallida della pelle anch'essa simile all'albinismo.

Evan Brodsky, biologo marino del Monterey Bay Whale Watch, ha condiviso tutto il suo entusiasmo per l'avvistamento, sottolineando la fragilità degli animali affetti da queste rare malattie o particolari condizioni genetiche. «Le altre due orche precedentemente confermate con la sindrome di Chediak-Higashi non sono sopravvissute oltre i cinque anni – ha scritto Brodsky su Instagram – Ogni volta che Frosty viene avvistata lungo la costa occidentale è un dono e una celebrazione».

Frosty era insieme a sua madre, conosciuta col codice identificativo CA216C, e altri membri del suo pod, appartenenti a una particolare popolazione conosciuta come orche di Bigg. Queste orche nordamericane, chiamate così in onore del biologo marino canadese Michael Bigg, si spostano invece in gruppi più piccoli e cacciano prevalentemente mammiferi marini come foche, delfini e altri cetacei e secondo un recente studio potrebbero essere addirittura una specie a parte, ovvero Orcinus rectipinnus.

Frosty (il cui sesso è ancora sconosciuto) e sua madre, sono state più volte osservate negli ultimi anni, in luoghi che spaziano dal confine messicano fino a Alert Bay, nella Columbia Britannica. Ma nonostante la sua colorazione particolare potrebbe teoricamente renderla più vulnerabile, Frosty sembra in salute, anche perché non ha praticamente predatori naturali. Le orche, infatti, sono super-predatori all'apice della catena alimentare e possono cacciare mammiferi marini, delfini, balene e persino gli squali, incluso il più grande al mondo.

La ricomparsa di Frosty non è solo un evento affascinante per chi la osserva, ma anche un promemoria sulla straordinaria diversità e bellezza della biodiversità marina. Speriamo quindi che questa meravigliosa orca bianca, amorevolmente protetta da sua madre e dal resto della sua famiglia, continui a nuotare tra le acque dell'Oceano Pacifico, incantando chiunque abbia la fortuna di incontrarla.

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