Un gruppo di cervi nuota nelle acque turchesi del Lago di San Domenico, in Abruzzo. Sono le straordinarie immagini diffuse sui social dalla pagina Terminillo Trekking 360 che in poche ore hanno lasciato a bocca aperta gli utenti.
Nel video si vedono i cervi mentre nuotano e fanno il bagno nel lago: uno spettacolo unico che mostra ancora una volta la potenza della natura. Le riprese colgono gli animali mentre dalla riva si tuffano e nuotano nel lago a grande velocità.
Il video rivela infatti una caratteristica poco nota di questi animali: sono degli ottimi nuotatori, capaci di muoversi agilmente non solo sulla terra ma anche in acqua. Solitamente attraversano laghi e fiumi in cerca di cibo o risorse, ma non è da escludere che soprattutto per gli esemplari più giovani sia anche l'occasione per un tuffo ristoratore.
Il cervo è un mammifero terrestre che può contare su zampe muscolose e zoccoli forti, peculiarità che sono molto utili anche in acqua, tanto la sottospecie diffusa in Cina e Corea è nota proprio come cervo d'acqua (Hydropotes inermis) e vive prevalentemente nelle vicinanze dei fiumi.
In Italia invece è presente la sottospecie del Cervus elaphus che preferisce gli ambienti montani e si spinge a valle solo occasionalmente. Quando lo fa però l'incontro con l'uomo è quasi inevitabile. In Abruzzo sono presenti alcuni dei parchi nazionali più antichi e importanti d'Italia, come quello d'Abruzzo Lazio e Molise, e quello della Maiella. Queste aree protette non accolgono però soltanto la fauna, ma decine di Comuni abitati. Basti pensare che lo stesso Lago di San Domenico è artificiale ed è stato creato nell'immediato Dopoguerra per l'approvvigionamento elettrico di Villalago.
Non è raro immortalare cervi che attraversano le strade dei borghi abruzzesi come se fossero il letto di un fiume, tanto che questo animale negli anni è diventato il simbolo dell'intera regione. Questa fascinazione però non è bastata a risparmiare questi animali da una campagna di abbattimenti voluta dall'amministrazione regionale.
Con delibera firmata questa estate la giunta regionale ha aperto la caccia al cervo in diverse zone della Provincia dell'Aquila, fino a uccidere 469 esemplari, ritenuti troppo numerosi e colpevoli di danni alle colture. L'iniziativa ha sollevato numerose proteste da parte dei cittadini, soprattutto da parte di coloro che vivono del "turismo dei selvatici", e che denunciano l'uccisione di un simbolo d'Abruzzo.