UN PROGETTO DI

L’incredibile migrazione annuale dei granchi rossi sull’isola di Natale: ecco perché lo fanno

Torna la spettacolare migrazione dei granchi rossi sull'Isola di Natale, in Australia. Foto e video raccontano il viaggio di questi animali dalla foresta al mare per un «appuntamento lunare». Vediamo perché lo fanno.

12 Novembre 2024
11:03
34 condivisioni
Immagine

Un fiume rosso che si estende sul sentiero a perdita d'occhio. È l'incredibile spettacolo della migrazione del granchio rosso dell'Isola di Natale (Gecarcoidea natalis) che ogni anno si ripete stupendo gli spettatori.

Quando e dove avviene la migrazione del granchio rosso

La migrazione inizia con le prime piogge della stagione umida, di solito è in ottobre o novembre, ma a volte può arrivare fino a dicembre o gennaio, e coinvolge decine di milioni di individui che in massa abbandonano la foresta per andare verso il mare. Il momento esatto in cui si verifica e la velocità della migrazione sono determinati dalla fase lunare.

Ogni anno questo spostamento in massa lascia senza fiato il personale del Parco nazionale dell'Isola di Natale e tutti gli avventori che condividono questo fenomeno naturale straordinario con foto e video postati sui social.

«Si preannuncia un anno eccezionale per la migrazione del granchio rosso!», scrivono dal Parco che ha realizzato percorsi appositi per permettere ai granchi di muoversi in libertà e ai turisti di apprezzarne la bellezza. Ma attenzione: alcuni tratti dei percorsi potrebbero essere chiusi proprio per non creare disturbo agli animali in un momento tanto importante.

I luoghi più facili per osservare la migrazione sono le spiagge di Drumsite, Flying Fish Cove, Ethel Beach e Greta Beach. Il Parco è l'unica area protetta dell'Isola di Natale, ed è stato istituito per garantire la protezione degli ecosistemi e delle specie significative, proprio come il granchio rosso.

Perché i granchi rossi migrano

Ma perché i granchi migrano così? La risposta è semplice: per riprodursi. Marciano verso l'oceano per accoppiarsi e deporre le uova. A guidare la migrazione sono i maschi mentre le femmine li raggiungono solo successivamente lungo il percorso.

Una volta arrivati sulle spiagge si riproducono poco dell'alba, quando l'alta marea si ritira e durante l'ultimo quarto di luna. «Incredibilmente – sottolineano dal Parco – sanno esattamente quando lasciare le loro tane per prendere parte a questo appuntamento lunare». Indovinare il momento giusto è fondamentale per la buona riuscita della deposizione delle uova.

A questo punto i maschi combattono per le femmine, e solo dopo c'è la fase di accoppiamento. Al termine, ogni femmina può produrre fino a 100 mila uova conservate all'interno di una sacca di cova che vengono deposte in 5-6 notti consecutive.

Al momento della schiusa delle uova, nuvole di larve turbinano vicino alla riva prima di essere portate in mare dalle onde e dalla marea che si ritira. Nei mesi successivi i nuovi nati attraversano diversi stadi larvali finché non diventano piccoli granchi di circa 5 millimetri, completamente formati, ed emergono dall'acqua. Nella settimana successiva raggiungeranno la foresta e lì rimarranno nascosti per i primi tre anni di vita e fino alla loro prima migrazione.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views