Tra i tanti animali che nuotano nella vastità degli oceani, pochi incarnano il senso di viaggio e avventura come le megattere. Questi giganti del mare, che possono raggiungere dimensioni di oltre 15 metri di lunghezza, sono famosi per i loro canti e gli spettacolari salti fuori dall'acqua, ma anche perché intraprendono ogni anno migrazioni straordinarie, tra le più lunghe mai compiute da qualsiasi mammifero. Tuttavia, uno di questi cetacei ha superato ogni aspettativa, compiendo un viaggio epico che ha lasciato gli scienziati senza parole.
La protagonista di questa incredibile storia è una megattera maschio avvistata per la prima volta al largo della costa pacifica della Colombia nel 2017. Tuttavia, cinque anni dopo, è ricomparsa vicino a Zanzibar, in Tanzania nell'Oceano Indiano, dopo aver percorso almeno 13.000 chilometri: una delle migrazioni più lunghe mai compiute da un mammifero marino. La sua storia e le implicazioni di questo incredibile viaggio sono state recentemente descritte in uno studio pubblicato su Royal Society Open Science.
Un'impresa senza precedenti per le megattere
I ricercatori guidati da Ekaterina Kalashnikova del Tanzania Cetaceans Program hanno descritto questa migrazione come "impressionante e insolita" anche per una megattera, cetacei abituata a spostarsi su distanze enormi. Il viaggio, documentato grazie a un vasto database di fotografie raccolte da scienziati e appassionati su piattaforme di citizen science come happywhale.com, potrebbe essere il più lungo mai intrapreso da una megattera. Ma cosa spinge un animale a compiere un'impresa del genere?
Le ipotesi principali sono due. Da un lato, i cambiamenti climatici potrebbero aver ridotto la disponibilità di krill, i piccoli crostacei di cui le megattere si nutrono, costringendo il maschio a spostarsi verso nuove aree di alimentazione. Dall'altro, la megattera potrebbe aver semplicemente esplorato nuove aree di riproduzione, favorito dal recupero globale delle popolazioni di megattere grazie agli sforzi di conservazione.
Una vita in movimento
Le megattere (Megaptera novaeangliae) sono celebri per le loro lunghe migrazioni annuali. Ogni anno viaggiano dai caldi mari tropicali, dove si accoppiano e danno alla luce i piccoli, alle fredde acque polari, più ricche di cibo. Tuttavia, di solito queste migrazioni vengono compiute seguendo una direttrice nord-sud, anche per questo il viaggio di questo maschio è unico: non solo ha attraversato due oceani, ma ha anche collegato tra loro due distanti aree di riproduzione.
Secondo i ricercatori, il percorso minimo che il cetaceo potrebbe aver seguito è rappresentato dalla "distanza ortodromica", la linea curva più breve che unisce due punti sulla superficie di una sfera. Ma il percorso reale, considerando deviazioni, ostacoli, pause e tempo trascorso tra il primo e l'ultimo avvistamento, è sicuramente ancora più lungo dei 13.000 chilometri che uniscono i due punti. Il record precedente, dalla Penisola Antartica all'Australia orientale, era di "appena" 9.000 chilometri circa.
L'eredità di un viaggio epico: la scoperta anche grazie all'Intelligenza Artificiale
A rendere possibile questa scoperta è stato anche un sistema innovativo di identificazione basato sull'Intelligenza Artificiale. Grazie infatti all'analisi di centinaia di migliaia di foto delle pinne caudali, uniche per ogni megattera come le nostre impronte digitali, i ricercatori sono riusciti a riconoscere l'individuo e a tracciare i suoi movimenti. L'impresa compiuta da questa megattera, sottolinea quindi l'importanza della scienza partecipativa o citizen science e del coinvolgimento del pubblico nello monitoraggio e nella tutela della biodiversità marina.
La sua storia dimostra la straordinaria resilienza e adattabilità degli abitanti degli oceani, ma è anche un campanello d'allarme: i cambiamenti climatici e la pressione antropica stanno trasformando rapidamente gli ecosistemi marini, costringendo specie gli animali ad affrontare sfide senza precedenti. Nel suo viaggio tra due mondi, questo gigante ci racconta una storia di resistenza, esplorazione e sopravvivenza in un pianeta in trasformazione. Una storia che ci ricorda quanto sia cruciale tutelare la vita nei mari per garantire un futuro anche a noi stessi.