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In un angolo remoto e poco noto della contea dello Staffordshire, in Inghilterra, un gruppo di ornitologi e ricercatori sta portando avanti un progetto innovativo per svelare i segreti di un piccolo e sfuggente uccello migratore imparentato con la più nota beccaccia: il frullino. Grazie infatti a minuscoli dispositivi di tracciamento GPS installati su alcuni individui, stiamo scoprendo dettagli inediti sul viaggio epico di questa specie rara attraverso l'Europa.
Chi è il frullino: un piccolo uccello "fantasma" delle paludi

Il frullino (Lymnocryptes minimus) un uccello limicolo molto simile alla beccaccia e al beccaccino, che sono però ben più comuni e facili da osservare. Si riproduce in Nord Europa e in Asia, ma in autunno migra verso sud attraverso l'Europa, svernando tra le zone umide e le paludi europee, Italia inclusa, e in Africa sub-sahariana. Vederlo è però un'impresa quasi impossibile, sia perché ha abitudini notturne, non è molto comune, ma anche per via del suo piumaggio estremamente mimetico e per il comportamento schivo ed elusivo.
Lungo più o meno 20 centimetri e pesante poco più di 40 grammi, il frullino se ne sta il più delle volte nascosto tra la vegetazione acquatica, rimanendo completamente immobile anche di fronte a un pericolo. Infatti non vola via quando disturbato, ma si appiattisce al suolo, scomparendo completamente alla vista anche quando è pochi passi di distanza. Anche se è presente in una piccola area paludosa, vederne anche solo uno è difficilissimo, per cui anche studiare il suo comportamento e le sue abitudini migratorie è molto difficile.
Tuttavia, un'innovazione tecnologica sta cambiando le regole del gioco. Colin McShane, inanellatore del gruppo Belvide Ringers, ha spiegato recentemente alla BBC come le telecamere termiche abbiano rivoluzionato il loro lavoro. Grazie alla capacità di rilevare il calore emesso dagli uccelli, ciò che è invisibile a occhio nudo diventa una macchia bianca brillante sugli schermi delle termocamera. Una volta localizzati, catturare e marcare con un anello identificativo questi uccelli diventa molto più semplice.
Il viaggio epico svelato dal GPS: 1.000 km in volo in soli tre giorni

L'inanellamento degli uccelli, è una delle tecniche più antiche e utilizzate per studiare le migrazioni degli uccelli, ma oggi la tecnologia offre nuovi strumenti da affiancare agli anelli che gli ornitologi applicano agli uccelli per riconoscerli quando vengono ricatturati in giro per il mondo. I ricercatori di Natural England, l'ente consulente del governo in materia di fauna e ambiente, hanno infatti utilizzato per la prima volta piccoli dispositivi GPS che, finalmente, sono abbastanza leggeri da essere montati su un uccello così minuto.
E così, poco prima dello scorso Natale, uno dei 10 frullini equipaggiati con GPS all'inizio del 2024, è stato ricatturato, e i dati scaricati hanno svelato il suo incredibile viaggio. Partito dallo Staffordshire, ha attraversato l'Europa in tappe mozzafiato. In appena tre giorni di viaggio, ha coperto 1.000 km, passando dall'Essex, nell'Inghilterra orientale, poi in Germania e poi ancora Polonia. Dopo una breve sosta, ha proseguito verso la Lettonia, ma la batteria del GPS si è scaricata prima che concludesse il suo viaggio, probabilmente in Russia.
Sebbene il viaggio di questo uccello sia straordinario, ci sono ancora tanti altri misteri da svelare su questo piccolo fantasma delle paludi. Con 10 frullini dotati di dispositivo di tracciamento, il team spera di ricatturarne altri per scoprire ancora di più. Ogni dato aggiunge un tassello in più per ricostruire la loro vita e le loro abitudini migratorie, informazioni vitali per tutelare le zone umide e gli habitat minacciati di questi piccoli grandi viaggiatori.