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20 Marzo 2025
18:57

Leishamaniosi nel cane: sintomi, cura e aspettative di vita

La leishmaniosi è una malattia del cane trasmessa dai flebotomi. Provoca sintomi gravi e, se non trattata, può essere fatale. Non esiste una cura definitiva, ma le terapie aiutano a gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita.

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La leishmaniosi canina è una malattia infettiva causata da un protozoo parassita del genere Leishmania. L’infezione avviene attraverso la puntura di piccoli insetti chiamati flebotomi, simili a zanzare, che fungono da vettori della malattia. Quando un flebotomo punge un animale già infetto, ingerisce il parassita insieme al sangue e successivamente, quando lo stesso insetto punge un altro cane, trasmette il parassita all’interno dell’organismo dell’animale sano, dando il via all’infezione.

Si tratta di una zoonosi, significa che anche se colpisce principalmente i cani può essere trasmessa anche all’essere umano. Tuttavia, negli esseri umani la leishmaniosi è meno comune e solitamente colpisce persone con un sistema immunitario compromesso. Nel cane, invece, la malattia può manifestarsi con sintomi molto gravi, portando a complicazioni potenzialmente letali se non gestita adeguatamente.

Cos'è la Leishmaniosi e come fa il cane a contrarla?

La leishmaniosi canina è diffusa in molte aree del mondo con una particolare incidenza nei Paesi dell’area mediterranea, in America Latina e in alcune regioni dell’Asia e dell’Africa. In Italia, la malattia è endemica soprattutto nelle regioni centro-meridionali e nelle isole, dove le condizioni climatiche favoriscono la proliferazione dei flebotomi.

L’infezione avviene esclusivamente tramite la puntura di questi insetti, che inoculano il parassita direttamente nel sangue dell’animale. Un cane non può infettarne un altro attraverso il contatto diretto, la saliva o le feci. Tuttavia, in alcuni rari casi, è stata segnalata la trasmissione verticale dalla madre al cucciolo e la possibilità di contagio tramite trasfusioni di sangue infetto.

Alcuni cani sono più predisposti a sviluppare la malattia in forma grave. I soggetti con un sistema immunitario debole, i cani giovani o anziani e alcune razze particolarmente sensibili, come il Boxer, il Dobermann e il Pastore Tedesco, sembrano avere un rischio maggiore.

Quali sono i sintomi della Leishmaniosi nel cane

La leishmaniosi canina può presentarsi in due forme principali: una forma cutanea e una forma viscerale, in quest'ultimo caso ad essere colpiti sono gli organi interni. I sintomi possono manifestarsi lentamente e peggiorare nel tempo, rendendo la diagnosi non sempre immediata.

Per questo è importante riconoscere i principali segnali della malattia al suo esordio:

  • Lesioni cutanee: il cane sviluppa ulcere, croste e dermatiti, in particolare su orecchie, muso e zampe. Il pelo appare opaco e può cadere in alcune zone;
  • Crescita anomala delle unghie: un sintomo tipico è l’allungamento eccessivo e anomalo delle unghie, spesso fragile e irregolare;
  • Dimagrimento: nonostante un’alimentazione normale, il cane perde peso in modo evidente;
  • Debolezza e letargia: l’animale appare stanco, poco attivo e si affatica facilmente;
  • Problemi oculari: possono manifestarsi congiuntiviti, infiammazioni e ulcerazioni alla cornea, causando dolore e difficoltà visive;
  • Ingrossamento dei linfonodi: i linfonodi appaiono gonfi e palpabili sotto la pelle, in particolare sotto la mascella e dietro le zampe anteriori;
  • Problemi renali: nei casi più gravi, la malattia può colpire i reni, causando insufficienza renale, un aspetto critico che influisce notevolmente sull’aspettativa di vita del cane;
  • Sanguinamento dal naso: il cane può presentare episodi di sanguinamento nasale improvviso.

La presenza di uno o più di questi sintomi richiede un’immediata valutazione veterinaria, poiché una diagnosi precoce può fare la differenza nella gestione della malattia.

Che aspettative di vita ha un cane colpito da Leishmaniosi

L’aspettativa di vita di un cane affetto da leishmaniosi dipende da diversi fattori, tra cui la precocità della diagnosi, la gravità della malattia al momento della scoperta e la risposta dell’animale alle cure. Senza trattamento, la malattia è quasi sempre fatale, con un progressivo deterioramento della salute del cane.

Se diagnosticata in tempo e gestita con le terapie adeguate, la leishmaniosi può essere controllata e il cane può vivere per diversi anni con una buona qualità della vita. Alcuni cani riescono a convivere con la malattia per tutta la loro vita, mantenendo una condizione relativamente stabile. Tuttavia, è fondamentale un monitoraggio costante e un trattamento continuativo per evitare ricadute e complicazioni.

L’aspettativa di vita varia anche in base alla presenza di danni renali, che rappresentano una delle principali cause di morte nei cani leishmaniotici. Se i reni sono già compromessi al momento della diagnosi, la prognosi diventa più incerta e il cane potrebbe avere una sopravvivenza ridotta. Per questo motivo, il ruolo dell’umano di riferimento è essenziale nel garantire cure adeguate e un attento controllo della malattia.

Esiste una cura per la Leishmaniosi?

Attualmente non esiste una cura definitiva per la leishmaniosi canina, poiché i farmaci disponibili non sono in grado di eliminare completamente il parassita dall’organismo. Tuttavia, le terapie in uso mirano a controllare i sintomi, migliorare la qualità della vita del cane e ridurre il rischio di peggioramenti.

Il trattamento si basa principalmente sull’uso di farmaci antiparassitari, tra cui l’antimoniato di meglumina e l’allopurinolo. L’antimoniato di meglumina è un farmaco specifico che aiuta a ridurre la carica parassitaria, mentre l’allopurinolo agisce bloccando la replicazione del parassita nel corpo. In alcuni casi, possono essere utilizzati anche farmaci immunomodulanti per stimolare le difese dell’animale.

La terapia deve essere seguita per lunghi periodi che nella maggior parte dei casi durano per tutta la vita del cane. Anche se i sintomi possono migliorare con il trattamento, infatti, la malattia può riattivarsi, rendendo necessarie ulteriori cure nel tempo.

Per questo è fondamentale la prevenzione. L’uso di antiparassitari specifici può ridurre significativamente il rischio di infezione. Inoltre, negli ultimi anni è stato introdotto un vaccino contro la leishmaniosi canina, che non garantisce una protezione totale ma può ridurre la probabilità di sviluppare la malattia in forma grave.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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