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10 Gennaio 2025
11:40

Le enormi zanne delle tigri dai denti a sciabola erano perfette per cacciare: allora perché si sono estinte?

I canini delle tigri dai denti a sciabola avevano un equilibrio perfetto tra affilatezza e robustezza ed erano ottimali per cacciare, ma la loro estrema specializzazione probabilmente intrappolò questi predatori in un percorso evolutivo senza via d'uscita e da cui non era più possibile tornare indietro.

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Le tigri dai denti a sciabola, tra cui troviamo il famoso Smilodon, sono tra i mammiferi preistorici più iconici. I loro enormi canini a forma di lama hanno affascinato scienziati, bambini e appassionati di paleontologia per generazioni. Ma perché questa straordinaria specializzazione non è bastata a salvarle dall'estinzione? Un nuovo studio, pubblicato su Current Biology, dimostra infatti che questi denti erano "funzionalmente ottimali" e altamente efficaci nel perforare le prede, per questo tante specie diverse li hanno evoluti in maniera indipendente più volte. E allora perché nessuna di queste è arrivata fino a noi?

Perché i denti a sciabola erano così efficaci

Lo studio, condotta dall'Università di Bristol in collaborazione con la Monash University, ha dimostrato che i lunghi denti a sciabola erano strumenti perfetti per catturare e uccidere le prede. Grazie alla loro forma affilata e allungata, erano ottimali per penetrare in profondità nei tessuti delle vittime, un vantaggio evolutivo che ha permesso a questo adattamento di emergere almeno cinque volte e in maniera indipendente in diversi gruppi di mammiferi.

Gli scienziati hanno utilizzato repliche in acciaio stampate in 3D e simulazioni al computer per testare l'efficacia di 95 tipi di denti di mammiferi carnivori, inclusi quelli di 25 specie dai denti a sciabola. Hanno scoperto che questi denti estremamente sviluppati, presentavano comunque un equilibrio ideale tra affilatezza e robustezza: abbastanza sottili per perforare le prede, ma sufficientemente resistenti per non rompersi durante la caccia.

Una specializzazione estrema che è diventata un'arma a doppio taglio

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Nonostante la loro efficacia, l'evoluzione di questi denti rappresentava però un'arma a doppio taglio. Secondo lo studio, la crescente specializzazione dei predatori dai denti a sciabola li rendeva eccezionali nel loro ambiente dell'epoca, ma anche altamente vulnerabili a eventuali cambiamenti. Quando l'ambiente e gli ecosistemi iniziarono a mutare e le prede divennero sempre più rare, questi predatori non riuscirono ad adattarsi rapidamente a nuove strategie di caccia.

In pratica, la loro estrema specializzazione li intrappolò in un percorso senza via d'uscita e da cui non era più possibile tornare indietro: erano ormai finiti in un vicolo cieco evolutivo. Gli scienziati anche sfidato la tradizionale classificazione che divideva questi animali in soli due gruppi: "denti a pugnale" (dirk-toothed) e "denti a scimitarra" (scimitar-toothed), come il cucciolo di Homotherium perfettamente mummificato scoperto recentemente in Siberia.

Analizzando infatti tutte le varie specie, hanno identificato una variabilità nella forma dei denti molto più ampia, dalle curve eleganti di Barbourofelis fricki ai denti più robusti e diritti di Dinofelis barlowi. Tutte queste forme, suggeriscono quindi una maggiore diversità anche nel comportamento e nelle strategie di caccia delle varie specie, molto più di quanto ipotizzato fino a oggi.

Implicazioni per il futuro della ricerca

Lo studio non solo getta nuova luce sugli affascinanti e iconici felidi dai denti a sciabola, ma apre anche la strada a ulteriori indagini sui compromessi biomeccanici che hanno plasmato l'evoluzione dei denti in tutto il regno animale. I ricercatori intendono infatti ampliare le loro analisi, includendo anche altri tipi di denti per comprendere meglio come e perché la selezione naturale abbia favorito l'emergere di adattamenti così estremi.

Come ha inoltre sottolineato Alistair Evans, coautore dello studio, queste scoperte non solo ampliano le nostro conoscenze sulla biologia e l'evoluzione di questi predatori estinti, ma potrebbero anche ispirare nuove scoperte nel campo della cosiddetta ingegneria bio-ispirata. Le tigri dai denti a sciabola rimangono comunque un simbolo del potere e della fragilità dell'evoluzione: perfettamente adattate al loro tempo, ma incapaci di resistere ai grandi cambiamenti. La dimostrazione di quanto possa essere sottile il confine tra il successo e l'estinzione.

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