Per molte persone il Natale è uno dei momenti più belli d'anno, ma può anche nascondere insidie inaspettate per gli animali che vivono nelle case addobbate per le feste. I rischi sono legate ad alcune piante tipiche del periodo che possono rivelarsi tossiche per cani e gatti, come stella di natale, agrifoglio, pungitopo, vischio, abete, cactus di natale, amaryllis.
I pericoli sono legati all'ingestione di alcune parti di queste piante che possono rivelarsi velenose per i nostri compagni animali. Ad essere più a rischio sono i cuccioli sia perché a causa della loro taglia sono più sensibili alle sostanze tossiche, sia perché potrebbero più facilmente avere la tendenza a mordere e ingerire tutto ciò che trovano.
Vediamo quindi nello specifico cosa succede se il cane o il gatto ingeriscono una di queste piante e come riconoscere i sintomi dell'avvelenamento.
Stella di Natale
La stella di Natale non manca mai nelle case delle famiglie durante il periodo delle feste di Natale, ma se avete questa pianta ornamentale originaria del Messico dovete stare molto attenti alla salute dei vostri animali.
La stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) contiene infatti una linfa di colore bianco latte molto ricca di molecole dannose per gli animali come alcaloidi e triterpeni. Queste sostanze possono provocare numerose reazioni avverse nel momento in cui entrano in contatto con le mucose, sia degli occhi che della bocca.
Se il cane o il gatto strofinandosi contro la pianta entrano in contatto con la linfa possono accusare irritazione oculare, cheratite, lacrimazione e congiuntivite. I sintomi peggiorano poi in caso di ingestione. In questo caso il cane o il gatto sviluppano una dermatite vescicolare intorno all'area, e in seguito subentrano stomatite, vomito, salivazione intensa e diarrea. Attenzione anche all'acqua del sottovaso: un cane o un gatti assetati possono berla e rischiare un'intossicazione. In questo caso i sintomi coinvolgono soprattutto l'apparato gastrointenstinale.
Spesso l'animale si riprende dall'intossicazione avviene solitamente nel giro di poche ore, ma è bene contattare sempre il veterinario per risalire alla causa scatenante e scegleire la terapia più appropriata.
Agrifoglio
Altra pianta immancabile tra le decorazioni delle case durante il periodo natalizio è l’agrifoglio (Ilex aquifolium). In questo caso la parte tossica della pianta sono le bacche rosse. Queste contengono licina e tannini, sostanze emetiche e purganti dannose sia per gli animali che per le persone.
Se ingerite dal cane possono provocare una vasta gamma di sintomi non specifici, e per questo più difficili da individuare. Tra i più comuni ci sono ipersalivazione, stanchezza pronunciata, sintomi gastrointestinali come la diarrea causati dalle saponine. In questo caso il rischio è la morte: circa 20 bacche sono sufficienti per uccidere un essere umano, molte meno per un cane.
Pungitopo
Tra le piante ornamentali che non mancano mai nelle case durante il periodo natalizio c'è il pungitopo (Ruscus aculeatus), un arbusto sempreverde dalle tipiche bacche rosse e le foglie appuntite da cui prende il nome.
Questa pianta se ingerita è tossica sia per i gatti che per i cani. In questo caso è l'intera, compresi frutti e semi, ad essere nociva per gli animali domestici.
Vischio
Attenzione anche al vischio (Viscum album). La tradizione natalizia vuole che chi si debba baciare quando si passa in coppia al di sotto di uno dei suoi rametti.
Le bacche bianche di questo arbusto sono ricche di alcaloidi, dette viscotossine, che se ingerite dai nostri animali possono provocare una vasta gamma di sintomi come vomito, atassia, midriasi, poliuria, ipotensione. Nei casi più gravi la conseguenza di un pasto a base di vischio è la morte per arresto cardiocircolatorio.
Abete
L'albero di Natale tradizionalmente presente nelle case in queste settimane può essere un problema per cani e gatti. Quello degli abeti è un genere al cui interno si trovano diverse specie di conifere, e alcune di queste sono tossiche per gli animali.
Il problema è la resina presente sugli aghi e sul fusto. Se ingerite possono causare intossicazioni di grado variabile a seconda della specie e della quantità ingerita. La sintomatologia è molto varia ma principalmente coinvolge l'apparato gastrointestinale causando vomito e diarrea.
Il rischio è sicuramente più alto per i cuccioli di cane, che tendono a esplorare il mondo mordendo e masticando, e possono più facilmente ingerire gli aghi e la resina. Lo stesso rischio riguarda anche i gatti. Può capitare infatti che aghi e resine restino appiccicate al pelo per venire poi ingerite durante le quotidiane operazioni di auto-pulizia del gatto.
Amaryllis
Anche i bei fiori dell'Amaryllis sono pericolosi per gli animali domestici. Questa pianta contiene infatti licorina, una sostanza tossica per cani e gatti che se ingerita può causare salivazione eccessiva, vomito, diarrea, e dolori addominali.
La bellezza di questo fiore nasconde un grande pericolo per cani e gatti più curiosi.