L'attivista per i diritti degli animali Paul Watson è libero. La Danimarca ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dal Giappone e lo ha rilasciato, ponendo fine alla detenzione durata 150 giorni. Watson si trovava in carcere in Groenlandia, dove era stato arrestato lo scorso luglio a seguito di un avviso internazionale dell'Interpol emesso dal Giappone.
Watson, 74 anni, è il più noto attivista del panorama internazionale ed è il fondatore di Greenpeace e di Sea Shepherd, tra le realtà animaliste più rilevanti del panorama internazionale, oltre che di una fondazione che porta il suo nome. Da anni si dedica a sabotare le battute di caccia alle balene, una pratica ancora legale in molti luoghi del mondo e parte integrante dell'economia giapponese.
Secondo l'accusa che lo ha portato in carcere l'estate scorsa, il capitano avrebbe causato danni ad alcune navi baleniere nel febbraio 2010 in Antartide proprio con l'obiettivo di salvare gli animali.
Perché la Danimarca ha rilasciato Paul Watson
Nel febbraio del 2010 Watson avrebbe ostacolato la caccia alle balene nell'Oceano Antartico arrivando a ferire con una bomba puzzolente un membro dell'equipaggio di una nave baleniera battente bandiera giapponese. Sul capo dell'attivista pendevano una serie di accuse, tra le quali quella di aggressione, che gli sarebbero potute costare 15 anni di prigione se la richiesta di estradizione fosse stata accolta.
Il governo danese ha deciso invece di liberare l'uomo. Peter Hummelgaard, ministro della giustizia danese, in una nota ha spiegato di aver basato la propria decisione su una valutazione complessiva del caso di Watson: i fatti contestati risalivano infatti a ben a 14 anni prima, ma a pesare è stata soprattutto l'incertezza sul fatto che il tempo trascorso in detenzione in Groenlandia potesse essere dedotto da un'eventuale sentenza definitiva in Giappone: «Sulla base della corrispondenza con le autorità giapponesi su questa questione, il Ministero della Giustizia ritiene che non si possa dare per scontato con la necessaria certezza che ciò avverrà». Il Giappone invece non si è ancora espresso.
Chi è Paul Watson
In questi mesi, oltre 224 mila persone in tutto il mondo hanno firmato la petizione lanciata dalla Paul Watson Foundation per chiederne il rilascio. In questi anni Paul Watson è divenuto il volto di un attivismo impegnato sul campo con campagne non violente, ma dirette a creare un disturbo tangibile ai balenieri, tanto da guadagnarsi l'appellativo di eco-pirata.
In suo favore si sono espressi il presidente francese Emmanuel Macron, al quale Watsnon aveva richiesto asilo politico, ma anche l'attrice e animalista Brigitte Bardot e l'attore irlandese Pierce Brosnan.
Una notorietà dovuta proprio all'impegno in prima persona del capitano nativo del Canada orientale, dove nasce nel 1950. Qui fin da ragazzo mostra interesse per le cause animaliste e ambientaliste, fino a capire che il suo campo di battaglia è il mare. A soli 21 anni è tra i soci fondatori di Greenpeace, e pochi anni dopo, nel 1977 decide di staccarsi e fondare la sua Sea Shepherd Conservation Society, una delle maggiori organizzazioni animaliste del mondo per la tutela della fauna marina.
Da 50 anni la Sea Shepherd opera attraverso una strategia definita da Watson steso di «aggressione non violenta», che implica una difesa attiva con l’obiettivo di proteggere le specie marine a rischio.