Le tigri sono tornate in Kazakistan dopo 70 anni dalla loro estinzione. I due grandi felini Bogdana e Kuma hanno volato per più di un giorno dal centro specializzato in Olanda, all'interno dello zoo di Landgoed Hoenderdaell, fino in India, nella Riserva Naturale Statale di Ile-Balkhash, e infine sono arrivate in Kazakistan.
Il compito dei due esemplari nei prossimi anni è quello di ripopolare le foreste alluvionali di tigri dell'Amur (Panthera tigris altaica), sottospecie tra le più rare e minacciate di cui restano appena 750 individui allo stato selvatico tra Cina e Russia.
Il progetto del Wwf per riportare le tigri in Kazakistan
La tigre dell’Amur è una sottospecie unica ma la sua sopravvivenza in natura è fortemente compromessa. Per cercare di ridare una speranza a questi animali il WWF, insieme al governo del Kazakistan, da diversi anni ha avviato un progetto per riportare le tigri nel loro habitat.
Tutto nasce nell'estate del 2024, quando viene firmato un memorandum tra il Comitato per le foreste e la fauna selvatica della Repubblica del Kazakistan e il centro olandese. L’accordo prevede il trasferimento gratuito di due tigri in Kazakistan per ulteriori riproduzioni e il rilascio della loro prole. Nel centro dello zoo olandese, infatti, i felini vivevano nelle condizioni più naturali possibili, così da permettere il ritorno in natura.
Secondo gli esperti che hanno seguito il progetto, Bogdana e Kuma hanno il 60% di possibilità di riprodursi. I cuccioli di tigre nati nell’area controllata della riserva Ile-Balkhash saranno allevati seguendo gli standard e i protocolli internazionali per il rilascio di animali nati in cattività. Raggiunti i due anni d’età, le giovani tigri nate grazie a questo programma saranno preparate per il rilascio in natura, monitorate costantemente e assistite da un membro del personale dedicato.
Il ministro dell'Ecologia e delle Risorse naturali Yerlan Nysanbayev ha anche annunciato che nel 2025 è previsto l’arrivo di tre o quattro tigri dalla Russia. Nel 2018, il Kazakistan ha creato la riserva Ile-Balkhash con una superficie di oltre 415 mila ettari che ospiterà non solo felini, ma altri animali rari e minacciati.
Lo sterminio della tigre dell'Amur: decimate dall'uomo
La tigre dell'Amur (Panthera tigris altaica) è una sottospecie geneticamente distinta dalla panthera tigris, ed è l'unica a vivere nelle regioni nordiche. Nonostante le similitudini fisiche tra le due popolazioni, la tigre dell'Amur si distingue per il cranio di grandi dimensioni.
Questa specie è inserita nella Lista Rossa delle specie in pericolo di estinzione della IUCN. Le minacce alla sopravvivenza di questi individuo, ridotti a poche centinaia, vengono dall'essere umano che le ha cacciate attivamente e che ha frammentato il loro habitat. Lo sterminio della tigre dell'Amur iniziò durante il periodo dell'Impero russo e l'ultima tigre kazaka fu uccisa nel 1948, ma il bracconaggio prosegue ancora in altre aree dell'estremo oriente.