Ci sono regali di Natale capaci di cambiare il corso di molte vite e ricordare a tutti il significato originario di questa festività: un atto d'amore spontaneo e privo di egoismo. Questo è proprio il caso di Kira, cucciola di Pastore Maremmano Abruzzese che dalla provincia romana ha viaggiato fino al Piemonte per entrare a fare parte della famiglia di Corinna e suo marito Roberto.
«La possibilità di darle una nuova vita per noi è il regalo più bello». Così Corinna Armellin racconta alla redazione di questo nuovo membro della famiglia che ha fatto irruzione in casa proprio la notte di Natale grazie all'associazione Ariel la Speranza di chi non ha voce.
La storia di Kira e il sacrificio della sua mamma
Tutto inizia nella Provincia di Roma, dove come avviene in molte altre realtà rurali d'Italia, i Maremmani Abruzzesi vengono usati per presidiare le greggi dei pastori. Questi cani spesso non vengono considerati membri della famiglia ma meri strumenti di lavoro, e per estensione lo stesso accade ai loro cuccioli. Questi cani, lasciati liberi nei campi per seguire gli altri animali, non sono registrati né sterilizzati e danno vita a continue cucciolate. Il destino dei piccoli è quello di essere dati via, oppure nel peggiore dei casi quello di essere uccisi poco dopo la nascita.
Nella campagna romana che circonda il Comune diffuso di Guidonia Montecelio c'è però una donna di nome Cinzia che ha fatto del salvataggio di questi cuccioli la sua missione, come racconta Corinna: «Stava facendo una passeggiata nei campi quando ha visto un pastore mentre stava per uccidere due piccoli. Ha quindi chiesto di poterle prendere entrambe per salvare loro la vita».
Questo gesto ha portato sulla soglia di Cinzia i cuccioli di tutti i Maremmani della zona. Gli animali potrebbero essere stati portati lì proprio dai pastori, ma secondo i volontari, sono state le stesse mamme: «hanno iniziato a portare i loro cuccioli, uno al giorno, perché avevano capito lì si sarebbero potute salvare».
Tra i cuccioli arrivati in casa di Cinzia c'era anche la piccola Kira, e per Corinna sua mamma la vegliava da lontano anche il giorno della sua adozione: «Siamo andati a prenderla al mattino presto e abbiamo incontrato le pecore che stavano passando sulla strada e, in lontananza, abbiamo visto anche mamma e papà».
Grazie all'associazione Ariel la Speranza di chi non ha voce, che ha diffuso l’appello e coordinato l’iter per le adozioni, tra preaffidi e staffette, piano piano tutti i cuccioli stanno trovando una sistemazione. Un’impresa difficile, considerando che i Pastori Maremmani Abruzzesi sono cani di taglia grande che da adulti raggiungono anche i 50 chili di peso e hanno un carattere molto forte.
Poco prima della Vigilia di Natale però la cucciola Kira è stata finalmente notata.
La nuova vita di Kira: una bianca montagna d'amore
Ad accorgersi di Kira sono stati Corinna Armellin e suo maritoRoberto Gaboardi: «Ho visto un post con le foto di queste piccole montagne bianche e sono rimasta colpita dalla loro storia. Mi è sempre piaciuta l'idea di avere un Pastore Maremmano Abruzzese e dopo un'attenta riflessione ho contatto i volontari».
I cani di questa razza non sono per tutti: hanno bisogno di tanto spazio e di una grande consapevolezza da parte dei loro riferimenti umani. Corinna e Roberto sono stati giudicati idonei anche grazie alla vita che potevano garantire alla piccola come proprietari dell’azienda agricola Bric dei Galli, a Vesime, in provincia di Asti, dove portano avanti anche di Interventi assistiti con animali (Iaa).
«Abbiamo un gruppo di cani molto equilibrato, tra cui c'è anche una Border Collie proveniente da una situazione drammatica, e proprio lei fa attività di pet therapy con i bambini della fattoria didattica».
Dopo 1.200 chilometri, il giorno di Natale, Roberta e Corinna hanno finalmente incontrato la loro Kira: «È dolcissima, è assolutamente meravigliosa, educata nonostante venga da una situazione un po' particolare. Durante le 7 ore di viaggio sembrava essersi convinta che la macchina fosse la sua nuova casa! Sin da subito si è appiccicata a noi perché ha capito che può contare su di noi».
Da ieri sera, Kira si trova nella sua nuova casa immersa nel verde e ha già iniziato ad ambientarsi, per la gioia della sua nuova famiglia: «È stato il regalo più bello che potessimo ricevere».