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8 Novembre 2024
15:22

La storia del pinguino finito per sbaglio in Australia: come ha fatto e quali sono i motivi del suo “viaggio”

Un pinguino imperatore è arrivato per sbaglio in Australia, a oltre 3.000 km di distanza dall'Antartide, dove vive questa specie. È la prima volta che accade: potrebbe essersi smarrito mentre era alla ricerca di cibo.

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La scorsa settimana a Denmark, un piccolo villaggio sulla costa sud-occidentale dell'Australia, è comparso un pinguino imperatore, decisamente fuori rotta rispetto agli ambienti solitamente frequentati da questi uccelli marini, in Antartide. L'animale, ribattezzato Gus per il gioco di parole tra il nome della specie e l'imperatore romano Augusto, era visibilmente malnutrito e disorientato ed è stato quindi recuperato e affidato alle cure del Dipartimento per la Biodiversità e la Conservazione dell’Australia Occidentale.

Per arrivare fino alle coste australiane, attualmente il punto più a nord in assoluto in cui è mai stata osservata questa specie, Gus deve aver nuotato per almeno 3.400 chilometri, partendo probabilmente dalle colonie presenti in Antartide orientale. Sebbene i pinguini imperatore siano capaci di spostarsi per lunghe distanze per andare in ricerca di cibo, si tratta di un viaggio fuori dal comune.

Allora come ci è finito Gus in Australia? Conoscendo la specie e le sue abitudini, è possibile fare alcune ipotesi.

Chi è il pinguino imperatore e dove vive

Il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri) è la più grossa tra le circa 18 specie attualmente viventi. È alto circa un metro e pesante fino a 40 kg. È uno dei pochi pinguini che vive e si riproduce esclusivamente in Antartide, dove forma grandi colonie riproduttive sulle distese di ghiaccio marino. A differenza di quanto si tende a pensare, infatti, la maggior parte delle specie di pinguini non vive in Antartide e anche l'Australia ha il suo: il pinguino minore blu (Eudyptula minor). L'imperatore è però anche l'unico che si riproduce durante l'inverno antartico.

Ogni anno, tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, la femmina depone un singolo uovo, che viene poi covato tenendolo sulle zampe e per poco più di due mesi esclusivamente dal maschio, che può arrivare a digiunare anche fino a 120 giorni consecutivi, mentre la femmina torna in mare per nutrirsi. Una volta schiuso, i genitori si alternano per andare alla ricerca di cibo in mare aperto e nella cura del pulcino rimasto alla colonia, effettuando lunghi viaggi di alimentazione che possono durare anche fino a tre o quattro settimane.

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I pinguini imperatore effettuano lunghi viaggi in mare aperto alla ricerca di cibo

Gli adulti si spostano anche fino a 500 km di distanza dalla colonia, arrivando a coprire per ogni viaggio di alimentazione fino a oltre 1.400 km di percorso. In questo periodo, i pulcini stanno iniziando perdere il soffice piumino assumendo l'aspetto e le dimensioni degli adulti. Ed in questo contesto, tra lunghi viaggi di alimentazione e crescita dei pulcini, che dobbiamo inserire Gus e il suo insolito arrivo in Australia per effettuare alcune ipotesi.

A partire da novembre, il numero di adulti all'interno di una colonia diventa via via sempre più piccolo. Tra i genitori che hanno perso il loro pulcino, gli adulti che non si sono riprodotti e quelli che sono ancora alle prese con i loro piccoli, la maggior parte dei pinguini imperatore si trova in mare aperto per cercare cibo e ingrassare. Con tutta probabilità, a prescindere da quale fosse il motivo, anche Gus si trovava a girovagare in mare per cercare da mangiare.

Un viaggio eccezionale, ma perché?

Le ipotesi che potrebbero però spiegare come questo pinguino possa essere arrivato fino in Australia sono quindi diverse: potrebbe per esempio aver seguito una corrente oceanica più calda, come quella circumpolare antartica, che scorre tra l'Antartide e l'Australia. Questo tipo di correnti generano un rimescolamento e un aumento di nutrienti, che a loro volta favoriscono la crescita e l'aumento delle prede dei pinguini, principalmente pesci, crostacei e cefalopodi.

È possibile quindi che fosse in cerca di cibo e che si sia spinto troppo oltre perdendo la rotta e, infine, smarrendosi. I pinguini imperatore, del resto, stanno affrontando diverse minacce, principalmente a causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Il ghiaccio marino antartico, su cui fanno affidamento per riprodursi e allevare i piccoli, si sta riducendo. Allo stesso tempo, i cambiamenti delle temperature e quindi delle correnti, riducendo la disponibilità di cibo e spingendo i pingui a esplorare territori sconosciuti.

La storia di Gus, che ricorda quella di un altro pinguino imperatore recuperato invece in Nuova Zelanda nel 2011, ci racconta molto sul comportamento e le abilità di questi eccezionali uccelli nuotatori. Come e perché sia arrivato in Australia, tuttavia, probabilmente non lo sapremo mai. Intorno a noi milioni di animali, dal più piccolo invertebrato ai grandi mammiferi delle pianure africani, sono costantemente in movimento, anche se il più delle volte non ce ne accorgiamo.

Alcuni si muovono per cercare da mangiare, altri per occupare e conquistare nuovi territori, altri costretti da cambiamenti globali che hanno reso non più ospitali i loro habitat abituali. Quale sia il motivo esatto che lo ha spinto fuori rotta, sarà una domanda che tormenterà a lungo ornitologi e scienziati. Intanto Gus, che ora pesa appena 23 kg, recupererà presto le forze per toranre nuovamente a viaggiare in mare, magari aggiungendo un nuovo capitolo alla sua singolare ed eccezionale storia.

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