Un video impressionante, diventato virale nelle ultime ore, mostra una giovane performer vestita da sirena che viene attaccata alla testa da un grosso pesce durante un'esibizione in un acquario. Mentre la ragazza fluttua nell'acqua, salutando il pubblico tra cui c'erano anche molti bambini, uno storione si è avvicinato e, con un'improvvisa e potente suzione, ha inghiottito la sua testa per alcuni istanti. Le urla di terrore degli spettatori hanno accompagnato l'intera sequenza, mentre la ragazza si divincola rapidamente per riemergere in superficie.
L'incidente è avvenuto in acquario a Xishuangbanna, nel sud-ovest della Cina e, secondo quanto riportato dal Daily Mail, la giovane, una ragazza russa di 22 anni conosciuta come Masha, ha anche riportato leggere ferite al viso, al collo e all'occhio, oltre alla perdita degli occhialini e della clip nasale, risucchiati nella bocca del pesce. L'incidente solleva ancora una volta forti polemiche sulla detenzione in cattività di alcuni animali selvatici e, soprattutto, sugli spettacoli in cui interagiscono con gli esseri umani.
Il pesce "aggressore" in questione non è uno squalo, come erroneamente riportato inizialmente da alcuni media, ma si tratta probabilmente di Huso dauricus, conosciuto anche come kaluga o storione del fiume Amur. Si tratta di una delle specie più grandi di storione e questo colosso d'acqua dolce, che può superare i 5 metri di lunghezza e i 1.000 kg di peso, è famoso per la sua strategia di alimentazione basata sulla suzione. Gli storioni non possiedono infatti denti veri e propri, ma una bocca retrattile che funziona come un potente aspiratore.
Questa caratteristica consente loro di nutrirsi di pesci, crostacei e altri animali acquatici che vengono risucchiati rapidamente e interi all'interno della bocca. Probabilmente, il movimento della sirena ha innescato un riflesso alimentare nello storione, che ha interpretato la sua testa come una possibile preda o come qualcosa di interessante da esplorare. Nonostante lo spavento e le ferite riportate, Masha è stata poi invitata a tornare in acqua poco dopo l'incidente, sollevando interrogativi sulle condizioni di sicurezza di questi spettacoli.
L'interazione tra umani e animali selvatici in ambienti chiusi può portare a situazioni imprevedibili e talvolta molto pericolose. Un movimento sbagliato, un fraintendimento o semplicemente l'istinto o la curiosità degli animali, posso prendere il sopravvento, causando incidenti anche gravi. Lo abbiamo visto di recente anche qui in Italia, quando un gruppo di leoni durante uno spettacolo al circo nel Napoletano si è ribellato all'addestratore sotto gli occhi del pubblico terrorizzato.
Questo episodio riaccende quindi ancora una volta la necessità di rivalutare con estrema attenzione il benessere sia degli animali sia dei performer coinvolti in esibizioni di questo genere. Perché se da un lato il fascino delle sirene incoraggiare e attirare il pubblico, dall'altro gli animali ci ricordano sempre che la realtà non è esattamente come quella dei film o dei cartoni animati e, a volte, può essere estremamente imprevedibile e persino pericolosa.