Luna, la simil Pitbull adottata dal personale dell'Aeroporto di Bari, poco dopo la notizia, è finita al centro delle cronache di nuovo per aver morso sulla testa un cameraman che la stava riprendendo per raccontare la sua storia.
È successo il 23 ottobre, quando la troupe di una nota trasmissione Mediaset, come molti altri programmi e giornali in queste ore, ha scelto di raccontare la nuova vita di Luna. La simil Pitbull era stata abbandonata l'11 ottobre all'interno del parcheggio adiacente all'Aeroporto Internazionale di Bari "Karol Wojtyla" e il personale aeroportuale ha deciso di adottarla. Un lieto fine perfetto dopo l'abbandono.
Qualcosa però è andato storto e nelle ultime ore a fare notizia è stato il morso. Per fare chiarezza abbiamo chiesto alla persona che per prima ha diffuso sui social la vicenda di Luna, il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile.
«Il cane non si muove dall'Aeroporto – ci rassicura Vasile – È surreale tutto quello che sta succedendo. Sento toni allarmistici e sento parlare di abbattimento, ma voglio essere chiaro: Luna non si muove da dov'è e non è affatto un cane pericoloso».
Com'è avvenuto il morso?
Il presidente di Aeroporti di Puglia ha quindi chiarito il contesto in cui è avvenuto l'incidente: «Il cameraman che faceva il servizio ha ripreso Luna moltissime volte, anche a distanza ravvicinata. La ha accarezzata e ha giocato con lei più volte senza problemi. A un certo punto però l'uomo si è chinato in avanti di scatto per raccogliere un oggetto scuro, forse una batteria, e il cane si è spaventato. Tutto qui».
Vasile ha quindi dato la propria interpretazione di quanto accaduto: «Luna è stata 10 giorni in canile sanitario, come da prassi, e forse era anche un po' stressata. Anche se il canile di Bari è un'ottima struttura si tratta pur sempre di un luogo in cui il cane può essere a disagio».
Luna dall'11 ottobre ad oggi ha vissuto una quantità di situazioni nuove e stressanti che altri cani più fortunati non sperimentano in una vita intera: l'abbandono, il passaggio in canile sanitario, e poi l'approdo alla sua nuova vita in aeroporto. Un percorso pieno di alti e bassi che certo hanno avuto una conseguenza sullo stato del cane e che sono alla base dell'incidente.
Che fine farà Luna?
Per Vasile in ogni caso la presenza di Luna in aeroporto non è negoziabile. Lì ha già la sua cuccia e il suo spazio e alcuni referenti che si occupano di lei e provvedono per le sue necessità. Ipotesi diffuse sui media come l'abbattimento non sono mai stati presi in considerazione.
«Grazie a lei – conclude Vasile – abbiamo scoperto che il 40% dei nostri dipendenti ha cani e gatti, in futuro sarebbe bello se almeno in alcuni uffici si potessero portare i propri animali. Non l'avrei mai scoperto se non avessimo adottato Luna».