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1 Gennaio 2025
18:00

La murena di Ade, una nuova specie che vive nell’oscurità dedicata al dio degli inferi

La murena di Ade, una nuova specie appena scoperta nelle Filippine, vive in ambienti torbidi e oscuri ed è adattata a condizioni di vita con scarsa luminosità, proprio come la divinità greca a cui è dedicata.

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Uropterygius hades. Foto di Wen–Chien Huang

Sembra quasi un serpente marino che si muove silenzioso tra le acque torbide delle foci fluviali, sfuggendo alla luce e scavando tane oscure nel fondale: è così che si presenta la murena di Ade (Uropterygius hades), una nuova specie appena scoperta e descritta da un team di scienziati tra la pagine della rivista ZooKeys. Il suo nome, ispirato al dio degli inferi della mitologia greca, richiama sia il suo aspetto scuro e misterioso, che il suo stile di vita unico.

Questa murena, caratterizzata da una colorazione bruno-scura uniforme e occhi ridotti, è stata scoperta nel corso di una spedizione in un fiume sotterraneo a Puerto Princesa, nelle Filippine, da un gruppo di ricercatori delle università di Taiwan, Giappone e Filippine. Inizialmente alla ricerca di un'altra specie di murena cavernicola, i ricercatori si sono imbattuti per caso in questo pesce insolito, che ha subito attirato l'attenzione per il suo comportamento e le sue caratteristiche.

Un abitante degli inferi acquatici

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L’ingresso del fiume sotterraneo a Puerto Princesa dove è stata scoperta la murena di Ade. Foto di Wen–Chien Huang

Diversamente dalla maggior parte delle altre murene, che popolano ambienti marini, la murena di Ade si è adattata a vivere in acque salmastre e fangose, una scelta di vita insolita per questa famiglia di pesci. Con occhi molto piccoli e un numero ridotto di pori sensoriali sulla testa, questa specie sembra progettata proprio per sopravvivere in condizioni di scarsa visibilità, affidandosi soprattutto ai segnali chimici nell'acqua per trovare le prede e orientarsi.

Gli scienziati erano in realtà alla ricerca di un'altra specie simile, Uropterygius cyamommatus, ma hanno osservato alcune murene mostrare un comportamento insolito: seppellirsi nel fondale sabbioso, iniziando dal movimento della coda, una strategia che potrebbe aiutarla a sfuggire ai predatori o a prepararsi per catturare prede di passaggio. Inoltre, la sua estrema sensibilità alla luce la spinge a cercare costantemente di fuggire dai raggi del sole.

Un nome evocativo per una specie da proteggere

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Uropterygius hades maschio (A) e femmina (B). Immagine da Wen–Chien Huang et al., 2024

Il nome scientifico Uropterygius hades non è stato quindi scelto a caso: oltre al suo habitat oscuro e buio e al suo comportamento sotterraneo, anche la sua colorazione molto scura rispetto ad altre specie dello stesso genere ha evocato l'immagine del dio degli inferi. L'ispirazione è partita da Wen-Chien Huang, uno degli autori principali dello studio, rimasto colpito dall'interpretazione di Ralph Fiennes del dio Ade nel film Scontro tra Titani.

Con circa 230 specie di murene conosciute in tutto il mondo, quelle che vivono in ambienti fluviali o estuari sono estremamente rare, rendendo la scoperta di U. hades un contributo prezioso alla comprensione della biodiversità marina e dell'evoluzione delle specie che si adattano agli ambienti con poca luce. Incarnando il mistero e l'adattabilità agli ambienti estremi, ci ricorda quanto ancora abbiamo da scoprire e soprattutto da proteggere nei mondi sommersi del nostro pianeta.

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