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6 Gennaio 2025
16:00

La forbicina è pericolosa? Scopri a cosa servono le pinze e cosa fare se entra in casa

La forbicina non ci fa del male, anzi è un fedele alleato per l'ecosistema. Le sue pinze sono strumenti preziosi per difendersi, cacciare e corteggiare.

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La "forbicina" (Forficula auricularia), soprannominata anche tagliaforbici, è un insetto piuttosto comune e facilmente riconoscibile grazie alle caratteristiche appendici a forma di pinza che si trovano alla fine del suo addome. Fa parte dell’ordine dei dermatteri, un gruppo di insetti che conta oltre 1.800 specie diverse.

Forficula auricularia: entra davvero nel nostro orecchio?

Il nome scientifico Forficula auricularia ha una doppia radice etimologica che riflette le credenze popolari e la morfologia dell'insetto. Il termine "auricularia" deriva dal latino auris, che significa "orecchio". Questo è legato a un’antica e infondata credenza secondo cui la forbicina sarebbe in grado di penetrare nell’orecchio umano per deporre le uova nel cervello, un falso mito alimentato dal suo aspetto e dalla natura notturna dell’insetto.

Questa convinzione si è diffusa nel tempo, portando all'errata associazione del suo nome con l'apparato auricolare umano. In realtà, non esistono evidenze scientifiche che supportino questa credenza, e l’insetto non ha alcun interesse o capacità di entrare nelle orecchie umane.

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Questa convinzione, probabilmente frutto di una superstizione, si è tramandata però nel tempo fino a influenzare la denominazione ufficiale della specie. Anche in inglese, infatti, l’insetto è noto come "earwig", ovvero "insetto dell’orecchio". In italiano, invece, il nome "forbicina" si deve alla caratteristica forma delle appendici presenti all’estremità dell’addome, che ricordano delle piccole forbici.

Come è fatta la forbicina

La forbicina appartiene all’ordine dei dermatteri, che comprende oltre 1.800 specie caratterizzate da un aspetto simile, ma differenziate per dimensioni e adattamenti. Un esempio degno di nota è la forbicina gigante di Sant’Elena che poteva raggiungere una lunghezza di 8,5 cm, risultando la più grande del suo genere: questa specie, però, è ormai stata estinta dal 2014 a causa dell'introduzione sull'isola di specie invasive da parte dell'uomo.

Gli esemplari di forbicina presenti in Italia raggiungono, nella loro fase adulta, una dimensione di circa 1,5 cm, hanno una corpo schiacciato e una colorazione marrone. Sebbene la specie sia originaria dell’Europa, attualmente è diffusa in molte altre aree del mondo.

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Un aspetto meno noto di questi insetti è la presenza di ali in molte specie. Nonostante non siano facilmente visibili, poiché rimangono ripiegate lungo il corpo, la forbicina le utilizza occasionalmente per brevi planate da superfici elevate.

Infine, un elemento distintivo di tutti i dermatteri è l’addome, che termina con due appendici a forma di pinza, note come cerci. Osservando attentamente, è possibile notare una distinzione tra i sessi: nei maschi, i cerci sono più grandi e ricurvi, mentre nelle femmine risultano più piccoli e dritti.

Le loro "pinze" possono tagliarci?

L'idea che la forbicina possa ferire l’uomo è completamente infondata. Le sue piccole pinze sono del tutto innocue rispetto alla grandezza del nostro dito, motivo per cui è importante evitare di disturbarla inutilmente. Sebbene non rappresentino una minaccia per noi, i cerci svolgono un ruolo fondamentale nelle interazioni con altri animali di dimensioni simili: la forbicina li utilizza principalmente come strumento di difesa, ma in alcune circostanze possono servire anche per immobilizzare prede più piccole.

Oltre alla loro funzione difensiva, i cerci sono coinvolti anche nel comportamento riproduttivo di questa specie. Infatti, essi vengono utilizzati sia nella fase di corteggiamento sia durante l’accoppiamento vero e proprio, facilitando l’interazione tra i partner.

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Il suo ruolo ecologico

In passato, erano considerate insetti dannosi e spesso eliminate per il timore che potessero infestare i raccolti. Questa percezione è cambiata nel tempo grazie a una maggiore conoscenza del loro ruolo ecologico.

La forbicina è un insetto estremamente adattabile, in grado di sopravvivere in una grande varietà di habitat. Questo spiega perché sia frequentemente presente nei nostri giardini e in altre aree verdi. Predilige ambienti umidi e ricchi di vegetazione, dove può trovare riparo e nutrimento. Uno dei suoi rifugi preferiti è la legna accatastata, spesso utilizzata per il camino. Non è raro, infatti, che una forbicina si nasconda tra i ceppi, ritrovandosi accidentalmente all'interno delle abitazioni quando la legna viene trasportata in casa.

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La forbicina è un insetto onnivoro, che si nutre principalmente di vegetali, ma anche di funghi, materiale organico in decomposizione e piccoli insetti. Tra questi ultimi, si include un numero significativo di parassiti, come gli afidi e i ragnetti rossi.

Questa dieta rende la forbicina un alleato naturale nella lotta contro i parassiti, motivo per cui è passata da essere un insetto da allontanare a una specie da proteggere. In particolare, viticoltori e agricoltori hanno imparato a riconoscerne l'importanza per i loro raccolti, poiché la sua azione di controllo biologico dei parassiti è estremamente vantaggiosa. Gli insetti che si nutrono di parassiti e di materiale organico in decomposizione svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio ecologico.

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Cosa fare se una forbicina entra in casa

Se una forbicina entra accidentalmente in casa, non c'è motivo di allarmarsi. Questi insetti non sono invasivi e non cercano attivamente di colonizzare le abitazioni. Per rimuoverla, è sufficiente raccoglierla delicatamente con un bicchiere e un foglio di carta, e rilasciarla all'esterno.

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