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28 Marzo 2025
18:32

Kira, uccisa dal compagno di box al canile Muratella. La Garante degli animali: “Faremo accesso agli atti”

Kira, una cagnolina sequestrata e ospitata nel canile Muratella di Roma, è morta dopo essere stata lasciata in box con un altro cane, nonostante le indicazioni contrarie. Questa la denuncia degli animalisti che hanno sollevato il caso. Contattata da Fanpage.it la Garante degli animali della Capitale fa sapere che farà accesso agli atti per capire la dinamica e accertare le responsabilità.

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A destra Kira, di colore marrone, a sinistra il compagno di box, bianco e nero

Il 27 marzo la cagnolina Kira è stata trovata priva di vita alla Muratella, il canile municipale di Roma. Secondo la denuncia degli animalisti, Kira è stata uccisa dal compagno di box, insieme al quale era stata sequestrata poche settimane fa. La scheda che accompagnava i due cani, che Fanpage.it ha visionato, riporta espressamente: "Mangiano 3 volte al giorno, separati". Quest'ultima previsione, la più importante, però secondo quanto riferiscono gli attivisti non sarebbe stata rispettata, cagionando la morte di Kira. La redazione ha contatto il canile per ottenere chiarimenti ma al momento della pubblicazione non c'è stato ancora riscontro.

Raggiunta da Fanpage.it la Garante dei diritti degli animali di Roma, Patrizia Prestipino, annuncia la volontà del suo ufficio di fare chiarezza: "Faremo accesso agli atti per capire chi si è assunto la responsabilità di mettere insieme questi due cani. Chi attua queste scelte deve avere un grandissimo senso di responsabilità e cura verso il benessere animale".

La denuncia della volontaria: "Situazione insostenibile"

Kira aveva 11 anni e si trovava all'interno del canile dal 5 marzo a disposizione dell'Autorità giudiziaria dopo essere stata portata via dal suo umano. Con lei c'era anche un maschio di un anno più piccolo con il quale viveva prima del sequestro. Entrambi i cani appaiono estremamente magri ed emaciati, soprattutto Kira. I due vivevano separati già prima di entrare in canile, proprio per evitare conflitti, in particolare durante il momento dei pasti.

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Il canile Muratella

Questa informazione sarebbe stata in possesso degli operatori, i quali tuttavia non l'avrebbero seguita. Questa almeno è la posizione degli attivisti che hanno sollevato il caso. Tra i primi a denunciare la situazione c'è Emanuela Bignami, responsabile della locale sezione dell'associazione animalista Lega del Cane.

"Perché due cani che vengono da una presunta situazione di maltrattamento, tale da giustificare l'allontanamento dall'abitazione precedente, sono stati lasciati nello stesso box? Vivevano separati già prima di arrivare in canile, ma alla Muratella non è successo", racconta Bignami a Fanpage.

L'informazione sulla gestione era riportata anche sulla scheda del cane affissa fuori dal box, proprio per permettere a tutti gli operatori e volontari del canile di avere le informazioni di base per gestire gli animali. Ce n'era una anche fuori dal box di Kira con il suo nome, l'età, la data d'ingresso alla muratella, la razza – in questo caso American Staffordshire Terrier. Lo stesso appunto era stato affisso anche per il suo compagno di box. E poi, a penna, era stata aggiunta un'annotazione importante la cui gravità era stata sottolineata con il disegno di un segnale di pericolo: "Mangiano 3 volte al giorno, separati".

Per Bignami però i cani, per qualche motivo, si trovavano insieme, e proprio lo scontro per il cibo avrebbe portato Kira alla morte: "L'episodio è avvenuto alle ore 13, orario in cui sarebbe stato somministrato il secondo pasto della giornata . È lecito chiedersi se i cani siano stati lasciati insieme durante la somministrazione del cibo, contrariamente alle indicazioni riportate".

L'attivista oggi si è rivolta al Comune, e al Dipartimento Ambiente, per sollevare il caso di Kira e dalla gestione della Muratella.

La Garante degli animali: "Episodio grave, faremo accesso agli atti"

Tra le autorità interpellate da Bignami c'è anche Patrizia Prestipino, deputata del Partito Democratico e Garante dei diritti degli animali di Roma, la prima a ricoprire questo ruolo nella storia della Capitale.

"Faremo accesso agli atti per capire la dinamica di quanto è accaduto – fa sapere – In attesa di avere dettagli più precisi prendo atto del fatto che non sono stati rispettati gli accorgimenti del caso, perché erano due cani che meritavano un'attenzione non solo dal punto di vista dell'alimentazione, ma anche dal punto di vista dell'abbinamento".

E aggiunge: "Non è l'educatore che decide se i cani stanno insieme, c'è un responsabile del canile e della logistica che deve dare l'approvazione. Scopriremo di chi si tratta per questo caso tramite accesso agli atti. Approfondiremo il caso di Kira, però una cosa la posso dire: chi si è assunto la responsabilità ha sbagliato".

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