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29 Ottobre 2024
16:29

Invasione di ragnatele in Emilia: cos’è il ballooning, il “volo” in mongolfiera dei ragni

Negli ultimi giorni sono circolate numerose foto e video di prati ricoperti di ragnatele in Emilia. Questa "invasione" è probabilmente legata a un comportamento noto come ballooning, ovvero il "volo" in mongolfiere fatte di seta usato da alcuni ragni per disperdersi in nuovi territori.

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Fili di seta su un prato legati e Pardosa sp. durante il ballooning. Foto da Wikimedia Commons

Negli ultimi giorni, le immagini e i video di prati e campi dell'Emilia avvolti da un manto di sottili ragnatele hanno fatto il giro dei social. Alcuni le hanno scambiate per scenari da film horror a tema Halloween, altri per fenomeni apparentemente inspiegabili. In realtà, questa "invasione" di fili di seta è molto probabilmente legata a un particolare comportamento dei ragni noto come ballooning, ovvero il "volo" in mongolfiere fatte di ragnatela di alcuni aracnidi. Si tratta di un evento non proprio facile da osservare, ma molto affascinante e che, sebbene ancora poco conosciuto qui in Italia, rivela il sorprendente ingegno di alcune specie nel disperdersi per colonizzare nuovi ambienti.

Il ballooning: la strategia di volo dei ragni

Il ballooning è una strategia di dispersione aerea messa in atto da alcuni ragni (ma anche da acari e bruchi), soprattutto giovani individui e specie di piccole dimensioni. In pratica, il ragno si arrampica su un punto sopraelevato (di solito un filo d'erba) e, dopo aver prodotto lunghi e sottili fili di seta, si lascia trasportare dal vento, sfruttando anche i campi elettrici, per coprire grandi distanze. Questo comportamento permette ai ragni di colonizzare nuovi territori, evitando il rischio di competere per risorse limitate.

Attenzione, però: il ballooning non va confuso con le classiche ragnatele rese visibili quando l'umidità è alta, come nelle fresche mattine autunnali, grazie alle goccioline d'acqua si depositano sui fili e le rendono più visibili. Il ballooning, al contrario, non ha nulla a che vedere con l'intrappolamento delle prede. È un vero e proprio mezzo di trasporto, un adattamento evolutivo che permette ad alcune specie di disperdersi in maniera più efficace su lunghe distanze.

Il ballooning in Europa: un fenomeno ancora poco conosciuto

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Ragno lupo appartenente al genere Pardosa, uno dei ragni europei che si disperdono attraverso il ballooning

Sebbene sia molto frequente in zone del mondo come l'Australia, il ballooning è stato poco osservato in Europa. Gli eventi di queste ore in Emilia richiamano però l'attenzione con i risultati emersi da uno studio condotto in Svizzera nel 2009, che ha rilevato picchi di ballooning proprio tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. In questo periodo, le condizioni climatiche e la leggera brezza autunnale possono infatti favorire questo tipo di dispersione, consentendo ai ragni di sfruttare al massimo questo comportamento durante il picco di nascite.

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In Europa, uno dei ragni più noti nell'effettuare il ballooning è Pardosa palustris e simili, appartenente alla famiglia dei licosidi, comunemente noti come "ragni lupo". Si tratta di un piccolo ragno dal corpo scuro e zampe molto sottili, spesso presente in zone umide come paludi e prati alluvionali. Alcune foto circolate sui social sembra riguardare proprio questa specie, famosa per la sua rapidità e abilità nel camuffarsi, ma anche per la sua capacità di "volare" quando si presenta l’occasione.

Il fascino misterioso delle "mongolfiere" fatte dai ragni

Osservare un prato avvolto dalle sottili trame dei ragni può sembrare strano o persino inquietante, ma è una manifestazione straordinaria di adattamento e ingegno di alcuni ragni. La prossima volta che vedrete un campo brillare di distese di fili argentei, pensate che potreste essere di fronte a uno dei tanti, minuscoli miracoli della natura, un esempio di come creature tanto piccole e ingiustamente temute, siano riuscite a inventare un mezzo di trasporto per volare senza ali.

Alcune specie, proprio grazie al ballooning, riescono a raggiungere addirittura i 4 km di altezza, capacità impensabili e che difficilmente siamo soliti associare agli aracnidi. E mentre i prati dell'Emilia si ricoprono di ragnatele grazie a questo inusuale spettacolo della natura, non possiamo far altro che ammirare incantati la bellezza e la complessità di un fenomeno plasmato da milioni e milioni di anni di evoluzione.

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