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15 Aprile 2025
16:47

In difesa degli avvoltoi: quanto ci costa in termini economici perderli (e quanto ci fanno invece risparmiare)

In Africa, gli avvoltoi garantiscono servizi ecosistemici fondamentali come lo smaltimento delle carcasse, il controllo della diffusione di malattie e risparmio sui costi sanitari per un valore economico stimato in 1,8 miliardi l’anno. Eppure, la maggior parte delle specie è classificata "In pericolo critico" nella Lista Rossa IUCN. In India, dove invece sono già scomparsi quasi del tutto, ci sono stati mezzo milione di morti umane in più e danni economici stimati in 69,4 miliardi di dollari all'anno.

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Un recente report di BirdLife ha calcolato il valore economico dei servizi ecosistemici offerti dagli avvoltoi in Africa. La cifra calcolata arriva a ben 1,8 miliardi di dollari all’anno. Foto da Wikimedia Commons

Difficilmente a qualcuno verrebbero in mente gli avvoltoi quando si tratta di stilare una lista degli animali più belli o affascinanti del Pianeta. Teste calve, sguardo severo, becco adunco e quella "deprecabile" abitudine di mangiare animali già morti, li hanno sempre dipinti come animali brutti e "cattivi". Eppure, questi spazzini sono tra gli alleati più preziosi che l'umanità possa avere. Un report di BirdLife stima infatti che i benefici economici garantiti dagli avvoltoi in Africa meridionale raggiungano un valore di ben 1,8 miliardi di dollari all'anno.

Gli autori, hanno calcolato il contributo economico dei "servizi ecosistemici" offerti gratuitamente alle comunità umane da questi rapaci necrofagi in tre paesi – Botswana, Zambia e Zimbabwe – stimando un valore annuo complessivo di 251 milioni di dollari solo per quest'area. Estendendo poi il dato all'intera regione dell'Africa australe, si arriva appunto a quasi due miliardi di dollari. E non parliamo di cifre ipotetiche: sono numeri calcolati sulla base di servizi concreti che gli avvoltoi forniscono gratuitamente ogni giorno.

Gli spazzini della natura: igiene, salute e turismo

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Il contributo economico degli avvoltoi riguarda benefici legati allo smaltimento dei cadaveri, all’individuazione di bracconieri, al turismo naturalistico e al loro valore culturale

In natura, la morte è parte del ciclo naturale della vita. Tuttavia, senza qualcuno che si occupi di smaltire rapidamente cadaveri, il rischio è che le carcasse diventino veicoli di diffusione di malattie e agenti patogeni per animali ed esseri umani aumenta vertiginosamente. È qui che entrano in gioco gli avvoltoi: la loro dieta a base di carcasse li rende una linea di difesa naturale contro epidemie e contaminazioni di suolo e acqua. Abbiamo sempre saputo che gli avvoltoi sono importanti per la salute degli ecosistemi, tuttavia il loro ruolo e il loro valore – anche economico – per le comunità umane, è sempre stato sottovalutato e dato un po' troppo per scontato.

Gli autori del report hanno quindi preso in considerazione numerosi fattori per calcolare il loro reale valore economico: il contributo alla sanità pubblica attraverso lo smaltimento dei resti animali, il supporto al lavoro dei ranger che grazie a loro individuano più facilmente carcasse e attività illegali come il bracconaggio, l'interesse turistico e naturalistico suscitato da questi rapaci e perfino il loro significato culturale. Secondo i calcoli, il valore annuale stimato degli avvoltoi è di 18 milioni di dollari in Botswana, 92 milioni in Zambia e 141 milioni in Zimbabwe. Inoltre, conservare attivamente queste specie comporta un guadagno netto di 30 milioni di dollari all'anno, mentre la loro perdita rappresenterebbe una perdita di 47 milioni.

E se gli avvoltoi spariscono, si ammalano e muoiono molti più esseri umani

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InIndia, dove le popolazioni di avvoltoi sono crollate del 99%, l’aumento dei cani randagi e delle malattie che diffondono ha causato mezzo milione di morti umane in più e danni economici stimati in 69,4 miliardi di dollari all’anno

Il ruolo degli avvoltoi nella prevenzione sanitaria non è solo una teoria: è già stato ampiamente dimostrato da ciò che purtroppo è accaduto in India. Qui, tra gli anni 90 e i primi 2000, la popolazione di avvoltoi è crollata mediamente del 99% a causa dell'uso massiccio di un farmaco veterinario tossico per questi uccelli, il diclofenac. Le conseguenze sono state drammatiche: un aumento esponenziale dei cani randagi, che si sono moltiplicati approfittando delle carcasse non più consumate dagli avvoltoi. Con loro sono aumentati anche i casi di rabbia e altre malattie trasmesse agli esseri umani, causando mezzo milione di morti umane in più e danni economici stimati in 69,4 miliardi di dollari all'anno.

La scomparsa degli avvoltoi, quindi, ha conseguenze sanitarie ed economiche dirette e indirette tangibili, che purtroppo notiamo quasi sempre solo quando ormai il danno è già fatto. Senza più avvoltoi, la società nel suo complesso va in pesante difficoltà, e il prezzo lo pagano tutti, anche chi vive a chilometri di distanza dai luoghi in cui questi animali svolgono il loro prezioso lavoro. Il motivo è legato alla perdita dei cosiddetti "servizi ecosistemici", ovvero quei benefici che otteniamo gratuitamente dagli ecosistemi e dalla biodiversità, come il cibo e l'acqua, la regolazione del clima, l'aria più pulita e – appunto – lo smaltimento dei cadaveri da parte dei necrofagi.

Nel frattempo, gli avvoltoi continuano a sparire

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Nonostante ciò, buona parte delle specie africane sono in declino o a un passo dall’estinzione. Foto da Wikimedia Commons

Purtroppo, nonostante la loro enorme importanza, anche gli avvoltoi africani stanno però affrontando un declino dramamtico come già accaduto in India. Sette delle nove specie presenti nella regione studiata sono considerate minacciate, tra cui il grifone africano (Gyps africanus), l'avvoltoio testabianca (Trigonoceps occipitalis) e il capovaccaio o avvoltoio pileato (Necrosyrtes monachus), tutti classificati "In pericolo critico" nella Lista Rossa IUCN. Le minacce sono molteplici: avvelenamenti diretti e accidentali, collisioni con le linee elettriche, perdita di habitat e pratiche tradizionali che prevedono l'uso di parti del corpo degli avvoltoi per scopi "medicinali" o rituali.

Solo in Botswana, Zambia e Zimbabwe, il valore economico attribuito a questa "medicina tradizionale" è di oltre 7 milioni di dollari all'anno. Un utilizzo tradizionale e culturale di questi animali che. tuttavia, gli esperti invitano a riconsiderare, perché ormai insostenibile e incompatibile con la conservazione delle specie. Questo importante report di BirdLife è perciò un primo, importante passo in avanti per dimostrare come proteggere gli avvoltoi conviene a tutti, non solo da un punto di vista etico o ecologico, ma anche economico. Più avvoltoio ci sono, minore è la spesa medica, meno persone si ammalano e maggiori sono gli introiti legati al turismo naturalistico. Tutte buone ragioni per rivalutare la reputazione di questi maestosi rapaci.

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