
Un video mostra uno squalo lungo circa 2 metri che nuota a pochi metri dalla riva di Hadera, in Israele, la stessa spiaggia dove poche ore dopo un sub è stato attaccato. L'uomo è tutt'ora disperso, e secondo le autorità locali, responsabili della sparizione sarebbero proprio gli squali. Il nuovo video diffuso dagli utenti, che mostra un grosso esemplare che nuota tra i bagnanti, sarebbe la prova.
L'episodio è avvenuto il 21 aprile sulla costa di Hadera che affaccia sul Mediterraneo, dove gli attacchi di squalo sono molto rari.
Il video dello squalo che nuota tra i passanti
Diversi video sono stati diffusi da alcune persone che il 21 aprile si trovavano sulla spiaggia di Hadera e hanno assistito alla scomparsa tra le onde di un sub che mentre nuotava a pochi metri da riva è stato attaccato improvvisamente da uno squalo ed è sparito in mare. La scena è stata ripresa e condivisa sul web, insieme ai video delle ricerche con i droni, ancora infruttuose a distanza di molte ore.
Poco dopo è stato condiviso un altro video, molto breve, che mostra un grosso squalo mentre nuota tra i bagnanti a pochi passi dalla riva, fino ad avvicinarsi a un bambino che faceva il bagno. Il piccolo, con l'acqua alle ginocchia, è rimasto immobile per la sorpresa e la paura di trovarsi davanti il predatore.
L'animale però dopo una breve perlustrazione si allontana senza avvicinarsi ulteriormente al bimbo e agli altri bagnanti. Non deve essersi spostato di molto però, perché a poche ore da quelle riprese il sub è stato aggredito tra le onde proprio ad opera di uno squalo, e al momento il principale indiziato sarebbe proprio l'esemplare ripreso a nuotare ad Hadera.
Non è raro che un esemplare di grandi dimensioni nuoti molto vicino alla riva. Si tratta di un evento comunissimo che riguarda soprattutto le specie di squali abituati a cercare cibo e risorse vicino alla costa. In caso di località in cui è forte la presenza antropica, alcuni esemplari possono anche abituarsi alla presenza umana, un fenomeno che non dovrebbe mai verificarsi, dato che come tutti i grandi predatori anche gli squali possono vedere gli esseri umani come prede.
Gli attacchi di squalo nel Mediterraneo
Gli attacchi di squalo nel Mar Mediterraneo sono estremamente rari: secondo il database Shark Attack Data, dal 1933 al 2019 si sono verificati solo cinque attacchi documentati sulla costa israelo palestinese, nessuno dei quali fatale. L'ultimo incidente risale al 2019, quando un subacqueo a Haifa ha riportato danni all'attrezzatura, senza ferite gravi. Un caso eccezionale si è verificato nel 2021 nel Golfo di Aqaba, sul lato giordano, dove un uomo è stato attaccato da uno squalo mako (Isurus oxyrinchus), subendo l'amputazione di una gamba. Tuttavia, eventi di questo tipo sono estremamente rari nella regione.
Nonostante la bassa incidenza di attacchi, la presenza di squali lungo la costa israelopalestinese è aumentata negli ultimi anni, in particolare vicino alle centrali elettriche di Hadera, Ashdod e Ashkelon. Questo fenomeno è attribuito alle acque calde scaricate dalle centrali, che attraggono specie come lo squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) e lo squalo bruno (Carcharhinus obscurus). Studi condotti dalla Morris Kahn Marine Research Station dell’Università di Haifa hanno documentato aggregazioni stagionali di decine di squali in queste aree, un comportamento raro nel Mediterraneo.
A livello globale gli squali stanno diminuendo di numero a un ritmo allarmante, e le grandi specie costiere sono quasi completamente scomparse dal Mediterraneo nord-occidentale, tuttavia in Israele queste specie vengono ripetutamente segnalate vicino alle centrali elettriche costiere, dove viene scaricata acqua calda, derivante dal raffreddamento delle turbine degli impianti. In particolare, proprio ad Hadera sorge la centrale elettrica tra le più importanti del paese.