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16 Aprile 2025
15:10

Il tuo cane ti ascolta e capisce quello che dici anche quando non parli direttamente con lui: Fido sa tutto di te

Fido non solo capisce quando ti rivolgi direttamente a lui ma comprende anche cosa dici quando parli con qualcun altro. E' stato dimostrato da un gruppo di ricercatori in uno studio che ha analizzato la capacità cognitiva dei cani di filtrare passivamente informazioni rilevanti per loro quando gli esseri umani parlano.

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Non c'è nessun altro quanto il tuo cane che sa tutto di te e capisce tutto ciò che dici. Sì, Fido non si fa mai i ‘fatti suoi' e ascolta ogni parola anche quando non è diretta a lui ed ora è stato accertato scientificamente da uno studio condotto da alcuni ricercatori inglesi e francesi e pubblicato su Springer dal titolo "I cani domestici (Canis familiaris) riconoscono contenuti significativi in ​​flussi monotoni di discorsi letti".

I cani, praticamente, quando parliamo ci ascoltano perché hanno la capacità cognitiva di filtrare passivamente informazioni rilevanti per loro quando gli esseri umani parlano.

Per capire che sono in grado di farlo, a 70 cani di diverse tipologie sono state fatte ascoltare registrazioni realizzate con la voce delle loro persone di riferimento che leggevano un testo privo di significato, contenente anche una breve frase sensata letta con enfasi e senza. "Abbiamo misurato la frequenza e la durata dello sguardo dei cani sui loro proprietari – spiegano gli esperti nello studio – Abbiamo scoperto che, sebbene i cani fossero più propensi a rilevare e rispondere a passaggi contenenti frasi significative pronunciate con maggiore intensità, erano comunque in grado di rilevare questi momenti anche se letti con una intonazione neutra".

" I cani capiscono che pronunciamo il loro nome per attirare la loro attenzione, e questo è quasi sempre abbinato a un registro vocale allegro, simile a quello di un bambino, perché i cani lo preferiscono – ha spiegato Holly Root-Gutteridge, co autrice e ricercatrice all'Università di Lincoln nel Regno Unito – Volevamo appunto verificare se i cani rispondessero solo a questa voce allegra o se riuscissero a riconoscere il loro nome, anche quando era nascosto in una frase e pronunciato con voce piatta".

Dai test effettuati è risultato che sebbene il modo di pronunciare le parole facilita l'individuazione di contenuti significativi nel linguaggio umano catturando l'attenzione dei cani, questi ultimi sono comunque in grado di riconoscere spontaneamente parole significative all'interno di un flusso linguistico.

Per raggiungere questo risultato, è importante sapere che esiste un tono specifico che noi umani usiamo con i cani che viene equiparato al cosiddetto "baby talk", ovvero il modo in cui utilizziamo la voce quando ci rivogliamo ai bambini. Con "il miglior amico dell'uomo" questo tono viene definito DDS (dall'inglese "dog-directed speech"). All'interno del discorso registrato, quindi, i ricercatori hanno chiesto alle persone di riferimento a volte di usarlo e a volte di non farlo e anche di associarlo o meno a parole note per il cane.

Così è emerso che i cani, ad esempio, riuscivano a riconoscere perfettamente il loro nome quando veniva presentato anche in modo monotono e all'interno di un discorso senza senso e "questo dimostra quanto siano bravi ad ascoltarci", precisano gli esperti. Fido poi presta anche attenzione a tutte le parole che per lui sono note più o meno "con lo stesso grado di attenzione delle parole senza senso pronunciate con la voce allegra del DDS, ma inferiore rispetto a quando veniva abbinato il loro nome alla voce del DDS". Ciò porta a un'ulteriore conferma della capacità cognitiva dei cani: vuol dire che ci ascoltano sempre e riescono a riconoscere il loro nome, ma presteranno più attenzione se poi vengono associati segnali direttamente rivolti a loro.

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