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L'attenzione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è rivolta al mondo dei circhi. In una lettera di risposta alle sollecitazioni della consigliera campana Roberta Gaeta, il Primo Cittadino ha replicato rassicurandola "affinché siano introdotte disposizioni volte a disciplinare in modo più stringente l'attività dei circhi e a favorire iniziative culturali di sensibilizzazione e forme alternative di spettacolo circense in linea con gli standard comunitari e nazionali".
Si tratta di una delle rarissime volte, se non della prima in assoluto, in cui Manfredi fa sentire la propria voce sul tema della tutela animale nei circhi. Il Sindaco arrivato a Palazzo San Giacomo nel 2021 all'epoca aveva scelto di tenere per sé la delega al benessere animale, e solo recentemente ha scelto di nominare una Garante che potesse raccogliere le istanze della società civile. Nel frattempo, in questi anni Manfredi ha scelto di non esprimersi sulle questioni oggetto della delega, fatta eccezione per qualche timida ordinanza sui botti di Capodanno.
La presa di posizione del Sindaco è arrivata a seguito a una missiva con cui la consigliera campana Gaeta sottolineava l'iniziativa con cui il Comune partenopeo, attraverso la Commissione Politiche giovanili, aveva deciso di donare 400 biglietti ai bambini della IV Municipalità per assistere a uno spettacolo del Circo Nazionale Lidia Togni. Una scelta che strideva con due episodi non ancora chiariti che hanno visto protagonista proprio il circo attendato a Napoli: la fuga e successiva morte di un cucciolo di cammello e il ritrovamento di animali pericolosi privi di certificazioni.
Gaeta: "Circo con animali crudeltà anacronistica"
Senza mezzi termini, Gaeta nella sua lettera aveva criticato l'iniziative: "L'utilizzo di animali nei circhi risulta essere una pessima rappresentazione educativa, che normalizza la dominazione e lo sfruttamento delle altre specie", e invitato il Sindaco a "promuovere spettacoli circensi etici, che si avvalgano esclusivamente del talento umano e della creatività, senza ricorrere alla schiavitù animale".
Raggiunta da Fanpage.it Gaeta spiega: "Ero sconcertata . Ho sempre favorito la partecipazione agli spettacoli, soprattutto dei più giovani, ma mi preoccupa che una Commissione che si dovrebbe occupare del benessere dei ragazzi promuova manifestazioni contrarie a questa missione, come quella del circo con animali". E aggiunge: "I nostri bambini e ragazzi assistono già a tante forme di violenza e prevaricazione, senza che i rappresentanti istituzionali se ne facciano promotori".
I bambini recentemente sono stati i protagonisti di una manifestazione proprio a Palazzo San Giacomo, volta proprio a chiedere lo stop all'uso degli animali nei circhi a Napoli. Già a dicembre una delegazione di bambini e associazioni animaliste è stata ricevuta dal capo di gabinetto Maria Grazia Falciatore e dalla dirigente del servizio Tutela dell’Ambiente Giuliana Vespere, al fine di chiedere una revisione del Regolamento per la tutela degli animali più attenta alle attività circensi.
Un invito che, alla luce dell'ultima lettera, sembra essere stato accolto positivamente da Manfredi, come rileva Gaeta: "La presenza dei bambini a Palazzo San Giacomo ha sortito qualche effetto. Sono soddisfatta dell'interesse mostrato dal Sindaco per il tema, anche se c'è tanto da fare".
Prossimamente avrà luogo un nuovo incontro volto proprio a ridefinire le possibili novità del Regolamento.
La risposta di Manfredi: "Superare utilizzo animali in attività stressanti"
Nella sua lettera Manfredi sottolinea che "la tutela del benessere animale rappresenta comunque un obiettivo prioritario per questa Amministrazione, impegnata a promuovere, nelle opportune sedi istituzionali, iniziative volte al superamento dell'utilizzo degli animali nelle attività ‘stressanti' e dolorose, anche attraverso lo strumento normativo".
Il Primo Cittadino fa poi riferimento alla legge delega nazionale in materia di spettacolo approvata nel 2022 ma mai attuata. La legge avrebbe portato a una progressiva dismissione dell'uso degli animali nei circhi, ma sino ad oggi è rimasta lettera morta. A questa però sembra essere legato anche il destino del Regolamento comunale: "Anche a livello nazionale, è fortemente avvertita, nell'ambito della revisione del ‘Codice dello Spettacolo', la condivisa necessità di un riordino della normativa in materia, che contempli il graduale superamento dell'utilizzo degli animali in tali attività, con la conseguenza che, anche a livello locale, potrà prevedersi di revisionare li Regolamento interno di Tutela degli Animali".
E conclude con una rassicurazione "circa al mia attenzione affinché siano introdotte disposizioni volte a disciplinare in modo più stringente l'attività dei circhi e a favorire iniziative culturali di sensibilizzazione e forme alternative di spettacolo circense in linea con gli standard comunitari e nazionali".