Il naso è l'organo per antonomasia attraverso il quale il cane ottiene informazioni dal mondo. Annusando Fido, tra le altre cose incredibili che fa, rileva il nostro stato emotivo, quello dei suoi simili e delle altre specie in generale. L'0lfatto è il senso attraverso il quale "il miglior amico dell'uomo" trova le persone in mezzo alle macerie, ad esempio, ma ciò che bisogna sapere è che così come noi usiamo la vista come nostro senso elettivo, con il suo naso il cane "vede" la vita processando a livello cognitivo ed emotivo ciò che percepisce. Gli esseri umani, per fare un paragone che renda l'idea della potenza dell'olfatto del cane, possiedono mediamente circa 10 milioni di recettori olfattivi mentre i nostri amici ne hanno in media da 225 a 300 milioni.
Sono tanti gli studi scientifici che ci hanno permesso di conoscere l'etologia canina e approfondire l'importanza di questo organo per i cani ma adesso un gruppo di scienziati è andato oltre ed è riuscito a "fotografare" il naso di un esemplare così come non era mai stato visto, grazie all'utilizzo della tecnica di imaging 3D applicata osservando lo sviluppo embrionale di un feto.
La novità dello studio dell'Università di Ginevra
Lo studio, pubblicato su Current Biology, è stato condotto da un team dell'Università di Ginevra che puntava a ricostruire le fasi di sviluppo del tessuto dell'epidermide al fine di comprendere la morfogenesi nei mammiferi, ovvero come si sviluppano le forme e le strutture di un organismo.
Gli animali studiati sono stati cane, mucca e furetto. Ciò che è stato scoperto, nello specifico, è che il naso del cane è "composto" da una rete di poligoni formati da scanalature nella pelle e, ritornando al come funziona questo organo straordinario, queste ultime servono per trattenere l'umidità. Le scanalature, infatti, mantengono il naso bagnato e, come sottolineano gli esperti «tra le altre funzioni, facilitano la raccolta di feromoni e molecole odorose».
L'importanza dei feromoni per il cane
I feromoni sono sostanze chimiche volatili che vengono secrete da diverse ghiandole posizionate sul corpo del cane, in particolare: zona perianale e sottocaudale, solco intermammario, muso e tra i cuscinetti plantari. Queste molecole sono tipicamente specie specifiche, ovvero servono per rafforzare la comunicazione tra soggetti che appartengono alla stessa specie, e contengono informazioni relative allo stato emotivo (disponibilità all'accoppiamento, gioia, stress, eccitazione, ansia, paura, etc.).
I feromoni sono composti organici come acidi, alcoli, aldeidi, chetoni, amine, steroidi, terpeni. Vengono prodotti da strutture ghiandolari esocrine. Ciò che rende possibile da parte del cane e di altre specie recepire queste "sostanze" è un organo del quale noi umani non siamo dotati: l'organo vomoeronasale che si trova sotto al palato ed è collegato direttamente al cervello. E' conosciuto in letteratura scientifica anche con il nome di "organo di Jacobson" perché fu scoperto da uno scienziato (Ludwig Jacobson appunto) nel 1802. Il cane per recepire i feromoni mette in pratica un comportamento che si chiama "Flehmen": lecca, batte i denti e porta la lingua sotto il palato per far arrivare il messaggio al cervello.
La perferzione della "macchina dell'olfatto" nel cane determina dunque tutto un processo che si sostanzia in una comunicazione che è olfattiva e para olfattiva e questa immagine ci restituisce una nuova visione del naso sin dalla formazione embrionale. Una ricostruzione che ora è visibile a occhio nudo anche per noi profani grazie a questa "fotografia" della bellezza della natura e dei suoi esseri viventi. Ciò, chiaramente, al di là degli importanti risultati a cui sono arrivati gli esperti che saranno funzionali poi a ulteriori ricerche finalizzate alla comprensione dell'evoluzione dei mammiferi.