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30 Aprile 2025
13:28

Il messaggio del ragazzo che ha trovato la gattina della metro B: “Ho salvato Yuna e oggi si chiama Lola, è amata”

A Roma la gatta Yuna è fuggita dalla metro B il 24 aprile, dando il via a una straordinaria mobilitazione sui social e offline. Dopo giorni di ricerche, un ragazzo l'ha trovata e ha deciso di adottarla cambiandole il nome. Ora è la gatta è al sicuro, ma la sua umana precedente, di appena 14 anni, non la rivedrà più.

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Da giovedì 24 aprile la città di Roma si è mobilitata per salvare la gatta Yuna, scappata dal trasportino su cui viaggiava con la sua umana. L'appello per recuperarla per giorni ha viaggiato su Facebook e tra le chat degli appassionati ma per la gattina sembrava non esserci alcuna svolta.

Mercoledì 30 aprile però la sezione Enpa di Roma ha condiviso un aggiornamento che ha lasciato senza parole i volontari e i cittadini che stavano cercando Yuna.

"Ho salvato Yuna e oggi si chiama Lola, è amata"

La fuga di Yuna per la metro B di Roma inizia dopo essere scappata dal trasportino su cui stava viaggiando insieme alla sua piccola umana, una 14enne di origine sudamericana. Quella sera stessa un utente pubblica su Facebook la foto della gattina impaurita sul vagone.

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La gatta Yuna da giorni vaga nella metro B di Roma e fa di tutto per non farsi prendere

Volontari e cittadini fanno squadra per cercare di recuperarla e riportarla alla sua umana, per la quale "Yuna era tutto il mondo", spiegano a Fanpage.it le persone che la conoscono. La piccola però ha aspettato diversi giorni prima di chiedere aiuto alla Polizia, a causa probabilmente della barriera linguistica e della marginalizzazione che tante famiglie straniere si trovano ad affrontare davanti alle autorità italiane.

La piccola però non riavrà più la sua Yuna: qualcun altro l'ha presa e ha deciso di tenerla con sé.  Poche ore fa l'Enpa ha condiviso il messaggio di questa persona mantenendone l'anonimato:

Sono il ragazzo che ha trovato e salvato la piccola gattina in metropolitana e che oggi si chiama Lola. Quando l’ho trovata era visibilmente provata, molto magra, affamata e in evidente stato di bisogno. Già il giorno successivo al suo ritrovamento, è stata portata dal veterinario per una prima visita di controllo e per verificare se avesse un microchip (non ce l’ha). Le è stato somministrato il vermifugo e ora, con un po’ di pazienza e tanto amore, si sta riprendendo. La gattina è al sicuro, amata, accudita e vive in casa circondata da altri gattini.

Il giovane che ha preso Yuna/Lola ha inviato anche diverse foto per mostrare la gattina nel suo nuovo ambiente. Sembra un lieto fine ma non lo è per le persone che hanno conosciuto Yuna prima di diventare "la gatta della metro B".

"La politica Atac è stata fin da principio: ‘è solo un gatto', e anche la Polizia non è intervenuta perché sostiene di non essere competente su questo – spiega Sabina, tra le persone che più si sono impegnate per la vicenda di Yuna – Ora questo aggiornamento lascia tutti perplessi".

La storia di Yuna prima di perdersi: dalla strada a una famiglia amorevole

Yuna ha un anno e prima di arrivare nella famiglia della sua piccola umana, prima di perdersi in metro, era una micia di strada, accudita da alcuni volontari romani che avevano preso a cuore alcuni gruppi di gatti della città.

Essendo di carattere aperto e socievole con le persone, per Yuna i volontari avevano pensato a una vita in famiglia e sul loro cammino si è presentata la piccola 14enne. "Ci mandava ogni giorno i video della gattina e ci dava sempre aggiornamenti su di lei. Era felicissima", spiega Cristian, uno dei volontari che ha favorito l'adozione di Yuna.

Quando però l'ha persa sulla metro, è stata oggetto di una gogna mediatica: "É stata insultata con parole pesanti – conferma Cristian – non posso credere a tutto quello che è stato detto, l'hanno colpevolizzata perché l'aveva persa ma nessuno si è messo nei suoi panni".

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