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31 Marzo 2025
12:56

Il furetto può essere un animale domestico? Tutto quello che c’è da sapere

Il furetto è un animale domestico a tutti gli effetti, proprio come il cane e il gatto. Il suo percorso di domesticazione è iniziato circa 2.500 anni fa a partire dalla puzzola europea, il suo antenato selvatico. Allevato inizialmente per cacciare piccoli mammiferi, oggi questo piccolo e agile mustelide è un animale da compagnia sempre più diffuso.

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Anche se sembra un animale esotico e selvatico, il furetto è una specie domestica, proprio come il cane e il gatto

Negli ultimi decenni, il furetto ha scalato rapidamente le classifiche degli animali da compagnia più diffusi, anche qui in Italia. Il suo aspetto "esotico", l'indole vivace e la somiglianza con alcuni dei mustelidi predatori più noti lo hanno infatti reso molto sempre più popolare tra le mura domestiche. Tuttavia, si tratta ancora di un animale poco conosciuto, considerato da molti un vero e proprio selvatico alla pari di iguane, suricati e altri esotici. Eppure, quello che in tanti non sanno è che il furetto è un animale domestico a tutti gli effetti, proprio come il cane, il gatto e tanti altri.

Infatti, la sua storia accanto agli esseri umani è antichissima: già Greci e Romani lo allevavano per la caccia ai roditori e altri piccoli animali, avviando così il processo di domesticazione partito dalla puzzola europea, che sta al furetto un po' come il lupo al cane. Oggi, il furetto non è più un animale da caccia e ha perso ogni legame con la vita selvatica (più o meno, come vedremo più avanti) diventando un animale da compagnia. Questo piccolo mustelide è a tutti gli effetti una specie animale domestica che quindi esiste e dipende completamente da noi esseri umani. Ma cosa significa, concretamente, convivere con un furetto in casa?

Si può tenere un furetto come animale domestico?

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Il furetto è stato domesticato dalla puzzola europea a partire da circa 2.500 anni fa e veniva usato nella caccia ai roditori e ai conigli

Anche se può sembrare un animale esotico e "selvatico", il furetto (Mustela furo) è una specie domestica proprio come il cane, il gatto, i bovini e tanti altri. La sua storia comincia circa 2.500 anni fa, probabilmente già con gli Antichi Egizi, anche se mancano prove archeologiche o documenti. Tuttavia, sappiamo per certo che già i Romani e probabilmente anche i Greci – secondo alcuni scritti di Aristotele – iniziarono ad allevare questi animali a partire dalla puzzola europea (Mustela putorius), una specie selvatica ancora oggi presente in Europa e anche qui in Italia.

La domesticazione del furetto partì molto probabilmente per le eccezionali abilità nella caccia di questi piccoli e agili predatori. Quasi certamente, infatti, i furetti venivano usati soprattutto per cacciare ratti e altri piccoli roditori, ma anche per la caccia al coniglio, che i mustelidi erano in grado di inseguire e stanare fin dentro le loro anguste tane sotterranee. Gengis Khan, il famoso sovrano dell'Impero Mongolo, utilizzò proprio questi animali per una gigantesca battuta di caccia finalizzata a eliminare piccoli selvatici nel 1221. Quindi sì, il furetto è un animale domestico e può essere tenuto in casa.

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Donne che cacciano conigli con un furetto. Manoscritto del del XIV secolo. Immagine da Wikimedia Commons

Tuttavia, questo non significa che convivere con questi animali sia semplice. Dal punto di vista comportamentale, il furetto è un animale estremamente agile, curioso e attivo. Ama esplorare ogni angolo della casa, infilarsi in spazi angusti e giocare in modo molto energico. La convivenza con un furetto richiede quindi una bella dose di consapevolezza e alcune precauzioni. Essendo un esploratore nato, è importante mettere in sicurezza la casa, eliminando oggetti pericolosi o accessi all'esterno e a zone pericolose. Inoltre, essendo un carnivoro obbligato, ha bisogno di una dieta ricca di proteine animali e non può essere alimentato con superficialità o con cibi umani come frutta o alimenti a base di carboidrati.

Per quanto riguarda invece l'interazione con gli umani, il furetto ha sviluppato nei millenni competenze sociali ed emotive che lo portano a legarsi molto alle persone. Tuttavia, un po' come accade con i gatti, può avere un carattere a volte un po' troppo esplosivo, che lo porta a giocare e a interagire spesso con veemenza e con piccoli morsi. Anche per questo, si tratta quindi di un animale non proprio semplice con cui convivere, come del resto vale per qualsiasi altro domestico se non lo si conosce davvero. Adottare un furetto, significa quindi conoscere bene la sua storia e la sua etologia da mustelide e non deve mai essere fatto con leggerezza.

È legale in Italia avere un furetto in casa?

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I furetti possono essere tenuti in casa perché sono domestici a tutti gli effetti, ma non sono animali semplici o adatti a tutti

Essendo un animale domestico, quindi, è legale in Italia convivere con in casa con un furetto. Non ci sono restrizioni particolari e può anche essere regolarmente microcippato e inserito nelle banche dati nazionali, proprio come accade con i cani e con i gatti. Naturalmente, chi decide di adottarne uno deve assicurarsi di fornirgli un ambiente adeguato, un'alimentazione corretta e controlli veterinari regolari, proprio come farebbe con qualsiasi altro animale domestico. Se in Italia e in Europa il furetto è considerato un compagno di vita a tutti gli effetti, in altri paesi la situazione è invece leggermente diversa.

In Australia e Nuova Zelanda, per esempio, il possesso di furetti è vietato. Questo perché, in passato, alcuni furetti fuggiti o liberati in natura sono diventati una minaccia per la fauna locale un po' come è accaduto per i gatti domestici, poiché cacciano le specie animali autoctone. Negli Stati Uniti, invece, la legislazione varia da stato a stato: in alcuni, come la California e le Hawaii, è vietato avere un furetto, mentre in altri è necessario ottenere permessi specifici, come accade anche in alcuni paesi del Sud America. Questo dimostra come, nonostante la domesticazione, il furetto conservi ancora una vera indole da mustelide e che è in grado di rinselvatichirsi e sopravvivere con successo anche in natura.

Per chi invece vive qui in Italia e desidera adottare un furetto, è importante rivolgersi ad allevamenti seri o meglio ancora ad associazioni e rifugi che recuperano animali abbandonati o ceduti, evitando acquisti impulsivi e assicurando un nuova casa e un nuova vita a un animale in difficoltà. Il furetto è un animale domestico sicuramente affascinante e pieno di energia, in grado di instaurare una relazione molto forte con il proprio umano. Tuttavia, non è un animale adatto a tutti: richiede consapevolezza, tempo, attenzioni e un ambiente sicuro. Se proprio volete farlo, quindi, rivolgetevi prima a un'associazione che vi accompagni in questo percorso in maniera più consapevole.

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