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6 Febbraio 2025
10:38

Il Comune di Torino apre le porte agli animali: “Migliora il benessere lavorativo dei dipendenti”

Il Comune di Torino permetterà ai dipendenti di portare i propri animali in ufficio da questa primavera. L’iniziativa punta a migliorare benessere e produttività, come ci spiega la vicesindaca Michela Favaro che ha promosso l'iniziativa.

Intervista a Michela Favaro
Vicesindaca di Torino
Immagine

Il Comune di Torino si prepara ad aprire le porte dei propri uffici agli animali dei dipendenti. Secondo la vicesindaca Michela Favaro gli amici a quattro zampe dei dipendenti potranno entrare già da questa primavera.

"L'idea è nata da una sollecitazione bipartisan da parte dei consiglieri comunali e a breve partiremo con la prima sperimentazione – spiega Favaro a Fanpage.it – Guardando alle esperienze analoghe fatte in altri Comuni e agli studi scientifici, la presenza di animali d'affezione in luoghi di lavoro contribuisce al benessere lavorativo dei dipendenti e anche a fare crescere la produttività".

L'esperienza torinese non è isolata, molti enti stanno rivedendo i propri regolamenti per consentire agli animali di fare compagnia ai lavoratori in ufficio.

La proposta del Comune di Torino per il benessere di animali e persone

Il Comune di Torino ha quindi scelto di intervenire e sperimentare a sua volta questa iniziativa. Il primo passo è stato la presentazione di un ordine del giorno, recepito con entusiasmo dal consiglio comunale, che si tradurrà poi in una modifica al regolamento comunale sugli animali: "Individueremo un protocollo con i termini principali attraverso cui può essere realizzato questo esperimento", chiarisce la vicesindaca.

Quello di Torino non è il primo comune che si è preoccupato di offrire ai dipendenti un migliore bilanciamento tra vita lavorativa e personale attraverso simili progetti. Per Favaro il risultato rappresenta un win-win che coniuga la produttività dell'amministrazione pubblica e la soddisfazione delle persone che ci lavorano: "C'è proprio un interesse crescente a migliorare la vita negli ambienti di lavoro e poter avere con sé il proprio animale d'affezione fa sentire il dipendente in un ambiente più a misura umana, proprio perché ha la possibilità di avere il proprio compagno.Gli animali però fanno bene anche agli altri colleghi, sono un tramite per poter condividere le emozioni e i sentimenti". Per la vicesindaca "la presenza degli animali può anche alleggerire i momenti di tensione e di stress che inevitabilmente si generano".

In ufficio a misura di animale però il benessere dell'animale non è l'unico che viene preso in considerazione. "Adesso stiamo studiando come poter garantire anche agli animali un spazio che sia rivolto al loro benessere – conferma Favaro – Ci stanno lavorando i nostri responsabili della sicurezza e salute di lavoro, ma sappiamo che ci saranno determinati spazi in cui le persone potranno portare i propri animali d'affezione".

Perché fa bene portare il cane in ufficio: le realtà che l'hanno fatto

Portare i propri compagni animali in ufficio è la svolta che molti lavoratori aspettano, ed è anche l'occasione per le aziende di migliorare il clima e la produttività. Per il momento questa novità sembra avere preso maggiormente piede proprio all'interno degli enti pubblici.

In Piemonte è stata proprio l'amministrazione regionale a regolare l'accesso degli animali nei suoi uffici. Sfruttando il passaggio nel nuovo palazzo della Regione dove nel 2023 è stata annunciata la realizzazione di una "pet room" per ospitare i cani dei dipendenti. Non solo, la Regione attraverso un fondo da un milione di euro ha promosso all'interno delle aziende private servizi di baby room e pet hub.

Anche a Verona il Comune nel 2023 apre le porte ai cani dei dipendenti all'interno degli spazi del Museo di Storia Naturale, a patto che sia assicurato e che i vicini di scrivania ne apprezzino la presenza. Tra gli apripista di questa pratica c'è il Comune fiorentino di Greve in Chianti dove nel 2020 è partita la sperimentazione del progetto che consente ai dipendenti dell’amministrazione comunale di andare in ufficio a lavorare col proprio cane.

La fase di test è fondamentale per garantire spazi conformi in termini di sicurezza e benessere sia degli animali che delle persone. In molti enti i cani devono avere una serie di requisiti comportamentali e sanitari, oltre che la registrazione obbligatoria.

Ad esempio, nel Comune di Crema, in Lombardia, il dipendente che desidera portare il proprio cane a lavoro deve presentare un documento firmato dal veterinario che attesti tutte le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari. Altro requisito fondamentale è la pulizia del cane, inoltre è obbligatorio avere con sé un guinzaglio e una museruola da far indossare in caso di necessità.

I dipendenti dell'Università di Bologna possono passare la giornata lavorativa con il loro amico a quattro zampe, sia cane che gatto, a patto che non sia affetto da disfunzioni comportamentali e non mostri aggressività verso le persone o gli altri animali.

A queste esperienze si aggiungono poi quelle delle aziende private come quelle del gruppo Mars, dove da oltre 10 anni è possibile recarsi in ufficio con il proprio animale. Secondo l'indagine commissionata proprio da Mars per SWG, la presenza dei cani negli spazi di lavoro migliora l’umore dell’ufficio, diminuisce lo stress e favorisce le occasioni di scambio tra colleghi. Al tempo stesso, cani e gatti stimolano la creatività dei lavoratori e ne favoriscono la produttività.

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