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Con un giro d'affari tra i 7 e i 23 miliardi di dollari all'anno il traffico di animali selvatici è la quarta fonte di reddito più redditizia per i gruppi criminali transnazionali, dopo la droga, il traffico di esseri umani e il commercio di beni contraffatti. Una parte importante del business del traffico di animali è rappresentato dal mercato dai trofei e dei preparati della medicina tradizionale cinese.
A farne le spese, come denuncia nel suo ultimo report l'associazione ambientalista Earth League International (ELI) è il giaguaro (Panthera onca) il più grande felino del Sudamerica e il terzo per dimensioni e peso del mondo. Secondo gli attivisti su oltre 1.945 casi di bracconaggio e traffico di animali selvatici in 18 paesi dell'America Latina avvenuti tra il 2017 e il 2022, ben 188 riguardavano il giaguaro, una specie in via d'estinzione.
Perché i trafficanti cacciano i giaguari
Nel 2019 sono state identificate 75 persone coinvolte nel traffico di giaguari in Sudamerica, in particolare Bolivia, Perù, Ecuador e Suriname. Secondo le autorità coinvolte nell'operazione Jaguar erano parte di una più ampia rete di gruppi malavitosi con ramificazioni fino in Cina. Proprio nel Paese del Sol Levante si trova uno dei più ampi mercati per il commercio di giaguari.
Il giaguaro possiede il morso più forte di qualsiasi altro grande felino in relazione alle sue dimensioni, pari a quello dei suoi cugini più grandi dell'Africa e dell'Asia. Questa potenza è dovuta in parte anche alle dimensioni della mascella, decisamente grande se rapportate alle dimensioni del cranio, e per questo a un occhio inesperto le zanne del giaguaro sono molto simili a quelle tigre.
Questo è uno dei motivi per cui negli ultimi anni soprattutto nei Paesi asiatici è cresciuta la domanda di zanne di giaguaro. Secondo queste comunità i preparati che contengono zanne di tigri donano potere e vitalità. Questi vengono consumati, oppure utilizzati come talismani e gioielli, anche in questo caso rappresentano simboli di potere.
"Grazie al boom dei progetti infrastrutturali, le comunità asiatiche sono molto più numerose in Sudamerica e il commercio di denti di giaguaro, zampe e teschi è in aumento", hanno dichiarato gli attivisti dell'Earth League International.
Da tempo il Sudamerica è nel mirino degli investitori cinesi: il presidente Xi Jinping aveva già annunciato l'investimento di 250 miliardi di dollari per la costruzione di infrastrutture, estrazione di materie prime, minerari e dighe. Grazie al rafforzamento delle relazioni commerciali tra i paesi del Sudamerica e la Cina per i trafficanti di specie selvatiche è sempre più facile vendere zanne di giaguaro, proponendole come zanne di tigre, piuttosto che reperire quelle originali.
Cosa c'entrano i giaguari con la droga
I soldi che i gruppi criminali guadagnano dal traffico di animali selvatici, giaguari compresi, viene reinvestito in altri interessi criminali secondo uno schema ben noto nei paesi sudamericani.
Secondo il Global Peace Index (GPI), che ogni anno classifica 163 Stati e territori indipendenti in base al loro livello di pace, 7 degli 11 Stati del Sudamerica hanno registrato un peggioramento delle condizioni. Tra questi l'Ecuador ha subito il deterioramento più profondo nell'ultimo anno a causa dell'innalzamento dei tassi degli omicidi e del terrorismo interno, e a farne le spese sono anche gli animali e la natura. I gruppi armati trovano da sempre ampio spazio ai margini della Foresta Amazzonica e in altre aree verdi dove proliferare organizzarsi proprio grazie alla protezione fornita dalla foresta.
La stretta convergenza la convergenza tra il traffico di parti di giaguaro e attività illegali come il riciclaggio di denaro, e il narcotrafficotraffico, una delle economie criminali più redditizie in Sudamerica è confermata anche da Jorge Eduardo Rios, capo per l'America Latina dell'Ufficio Onu contro la droga e il crimine: "Il rapporto offre preziose informazioni sul modus operandi delle reti criminali transnazionali transnazionali coinvolte nel traffico di giaguari in Bolivia e su come il commercio illegale di animali selvatici converga con altri crimini come il traffico di
traffico di droga e riciclaggio di denaro. Fornisce solide prove su un fenomeno che non è ancora ancora pienamente compreso e sottolinea l'importanza di importanza di dare priorità ai crimini contro la fauna selvatica e di e di trattarlo come un grave crimine organizzato transnazionale".