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"La vita che verrà sarà migliore per conquistare la nostra felicità", cantavano gli Inti-Illimani nella loro canzone più nota "El pueblo unido jamás será vencido". E ora questa strofa può essere mutuata per quello che è un passo avanti notevole nei confronti della tutela degli altri esseri viventi in Cile, paese che ha ufficialmente vietato la sperimentazione animale per prodotti rivolti al mercato della cosmetica.
Il Cile è diventato infatti il 45esimo paese al mondo ad aver deciso, con la legge 21.646, che non è più possibile tollerare la sofferenza animale per fini che non hanno nulla a che fare con la salute umana.
La legge stabilisce che è fatto divieto di effettuare i cosiddetti "test di sicurezza ed efficacia" sugli animali per i prodotti cosmetici, per l'igiene e la cura della persona e i loro ingredienti, e l'obbligo per i produttori di utilizzare metodi alternativi riconosciuti dall'Istituto di sanità pubblica o dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Tutto ciò vale anche per chi importa o solo commercia prodotti di questo tipo.
Eppure non si tratta ancora di una vittoria completa perché il disegno di legge, che era stato approvato già nel lontano dicembre 2023 e solo ora trasformato in legge, prevede che sarà ancora possibile usare animali in funzione della «sicurezza del prodotto», ovvero aprendo il fronte ad eccezioni in cui in assenza di altre opzioni si potrà ricorrere ai test su creature viventi.
La battaglia delle associazioni animaliste per vietare la sperimentazione animale
Diverse associazioni animaliste hanno lavorato a lungo perché il Cile si adeguasse a quanto già molti altri Stati hanno fatto, tra cui l'Italia e tutta l'Unione Europea. La collaborazione, in particolare, tra Humane Society International e la ONG "Te Protejo" si è a lungo battuta perché prima appunto si arrivasse al disegno legge e ora all'emanazione della legge stessa con la promulgazione avvenuta in Senato all'unanimità. Da ora in poi, dunque, la produzione, l'importazione e la commercializzazione di cosmetici testati sugli animali nel paese e in altre parti del mondo sono state ufficialmente vietate in Cile.
HSI ha voluto sottolineare nel comunicato ufficiale che la battaglia è stata condotta anche da parte di alcune aziende del settore che da tempo hanno rinunciato alla sperimentazione su animali: «Il disegno di legge è stato ulteriormente sostenuto dall'Animal-Free Safety Assessment Collaboration, un'iniziativa globale che riunisce leader aziendali e no-profit, tra cui Lush, Unilever, Avon, L'Oreal, Procter & Gamble, l'associazione cilena dell'industria cosmetica Camera Cosmetica e altri produttori di cosmetici e prodotti chimici».
Il Cile è il quarto paese dell’America Latina a vietare la sperimentazione animale per il mercato dei cosmetici
Il Cile diventa così il quarto paese dell'America Latina – dopo Colombia, Messico e Guatemala – e a poca distanza dalla stessa scelta fatta dal Canada che ha approvato Il "Budget Implementation Act" (Bill C-47) lo scorso giugno in cui è stata proibita la vendita di cosmetici anche dei test sugli animali volti al garantire la sicurezza del prodotto e l'inserimento di etichette false o fuorvianti.
Sono più di 100 milioni gli animali che in tutto il mondo sono utilizzati per fini sperimentali e non solo per la ricerca legata alla salute umana ma anche per testare prodotti finalizzati proprio al mercato della cosmetica.