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La sera del 23 aprile un lupo è entrato nella proprietà di un uomo in Val di Sole, Trentino, e ha portato via Pepe, il cane di famiglia. A raccontare l'episodio è il suo umano di riferimento, Andrea Guerrato, attraverso un lungo post sui social nel quale chiede aiuto per la sua perdita e per il timore di nuove aggressioni anche nei confronti dei suoi figli.
"A 20 metri da casa, nel giardino di casa, un lupo in totale tranquillità ha attaccato Pepe e se l'è portato via – scrive Guerrato – Io, in totale incoscienza, gli sono corso incontro urlando nel tentativo di dissuaderlo, ma lui tra le lamentele strazianti del mio cane, l'ha portato con sé nel bosco". Da quel momento del cane si è persa ogni traccia.
Perché un cane ha attaccato un cane di famiglia?
Di Pepe oggi resta solo il suo collare, riportato ad Andrea dagli operatori del Corpo Forestale dello Stato la mattina successiva all'aggressione. "Le macchie di sangue si vedono lo stesso", riferisce l'uomo sconsolato.
Secondo il racconto dell'uomo, la sera di mercoledì 23 aprile, intorno alle ore 23.30, un lupo è entrato nel giardino della sua abitazione e ha portato via lo Schnauzer di famiglia Pepe. "L'ho cercato freneticamente con una torcia per quasi un'ora, ma non ho sentito e visto più nulla". La conferma di quanto era avvenuto è arrivata solo con il rinvenimento del collare macchiato di sangue.
"Siamo scossi e spaventati, la sera prima, verso le 21.30, nello stesso giardino c'erano 5 bambini di 12 anni che giocavano felici… Ho i brividi al solo pensiero… I miei figli sono tristi, fanno fatica a capire il perché e francamente faccio fatica anche io. Mi sento impotente, incapace di dare sicurezza alla mia famiglia, a casa mia".
Guerrato cita poi il caso di Andrea Papi, il 26enne suo concittadino della Val di Sole, che nell'aprile 2023 venne ucciso dall'orsa JJ4: "Se nulla è stato fatto per la morte del povero Andrea sono sconsolatamente certo che la morte di Pepe non scandalizzerà nessuno e non porterà a nessun tipo di conseguenza. Non cerco polemiche, non chiedo nulla".
L'episodio avvenuto in Trentino riapre la discussione sulla sicurezza in un territorio dove le persone coesistono con i grandi carnivori come orsi e lupi. Nonostante il paragone tra il caso del cane Pepe, predato da un lupo, e quello di Andrea Papi ucciso da un'orsa con i cuccioli, i due eventi per quanto drammatici sono profondamente diversi.
I lupi sono pericolosi per cani e bambini?
A muovere i selvatici sono stati meccanismi totalmente diversi, come spiegano gli esperti: i lupi e gli orsi possono vedere negli animali domestici come prede, e tra queste ci sono anche i cani. Per la società degli umani un cane è un membro della famiglia a tutti gli effetti, mentre un maiale o un bovino sono considerati "animali da reddito", e come tale sfruttati dall'industria alimentare. Nessuno, soprattutto nella società occidentale, troverebbe normale trovare carne di cane al supermercato, eppure i cani, le mucche e i polli sono accomunati tutti dall'essere animali domestici, evoluti e selezionati a partire da specie selvatiche per vivere con l'essere umano.
Durante il lunghissimo processo di co-evoluzione tra l'essere umano e le specie domestiche il cane ha assunto un ruolo privilegiato prima come alleato e poi come compagno di vita. I lupi però non fanno questa distinzione di tipo sociale. Il lupo è una specie opportunista estremamente adattabile e come tale può predare una grande varietà di animali ciò che trova sul territorio, che siano altri selvatici o anche domestici se non vengono custoditi nel modo giusto. Lo abbiamo visto anche nel novembre 2024, quando tre lupi penetrarono nel giardino di una villetta in Salento portando via il cane di famiglia.
L'attacco nei confronti dell'essere umano invece avviene per dinamiche diverse: lupi e orsi sono elusivi nei confronti della nostra specie, e quando possono ci evitano. Quando ciò non è possibile, perché magari non hanno avvertito in tempo la nostra presenza, allora l'individuo può scegliere se attaccare o scappare. Nel caso delle femmine di orso con i piccoli, in particolare, la scelta ricade il più delle volte sull'attacco allo scopo di proteggere la prole. Ed è esattamente quello che è successo ad Andrea Papi. Questo meccanismo però non ha a che fare con la predazione.
Il lupo nel giardino di Guerrato non sarebbe entrato per predare i suoi figli, semplicemente perché per questo animale nel novero delle prede rientra il cane, e non l'essere umano. La predazione sui cani di per sé, quindi, non è un campanello d'allarme relativo alla sicurezza pubblica, ma può essere indice di una cattiva gestione degli animali, come ha spiegato il divulgatore ed esperto di conservazione del lupo, Marco Antonelli: "Questi episodi si possono prevenire con diverse azioni, la prima è l'attività di informazione al cittadino. Spesso basta custodire adeguatamente il proprio cane, soprattutto durante le ore notturne. A casa non deve mai essere tenuto alla catena, soprattutto in aree facilmente accessibili dall'esterno. Inoltre, sarebbe ideale tenere il cane in strutture sicure".