"I cani mangiano di tutto". E' un'affermazione che nasce da un luogo comune che ha comunque un fondamento di verità: il canis lupus familiaris è infatti definito ‘carnivoro opportunista' e ciò perché nella sua storia evolutiva c'è un percorso lungo migliaia di anni in cui la convivenza con l'essere umano lo ha reso un animale nato carnivoro ma capace di adattare il suo metabolismo anche a cibi non tollerati dai cosiddetti ‘carnivori stretti' (come il gatto, ad esempi).
Detto ciò, però, non bisogna cadere nell'errore di pensare, altro luogo comune, che Fido non abbia i suoi gusti. Ce li ha e come! Ed è questo già un motivo per cui può rifiutarsi di mangiare le crocchette che avete scelto. E può rifiutare di farlo anche se prima mostrava gradimento: sì, anche un cane cambia idea e si "annoia" se l'alimentazione non viene variata.
A parte il profilo prettamente psicologico nell'approccio al cibo, che viene di solito messo in secondo piano ma che è invece molto importante da valutare, il non mangiare le crocchette può dipendere anche da un problema di salute. Entrambe le ipotesi, in ogni caso, vanno indagate con il medico veterinario di riferimento e si può anche ricorrere a specialisti che si occupano precipuamente della nutrizione in ambito canino.
Invogliare un cane a mangiare ciò che non gli piace o che potrebbe fargli male nel caso in cui appunto il rifiuto sia dovuto a una selezione che Fido mette in atto proprio per proteggersi da eventuali mali non è la strada corretta. Logica vuole, dunque, che vi sia una valutazione delle motivazioni, che differiscono da cane a cane, e che non possono essere date indicazioni generiche che vanno bene per tutti.
Un cane, poi, non è che non mangia perché è "viziato". Come ha sottolineato su Kodami l'istruttrice cinofila Martina Campanile: "Il termine evoca una serie di meccanismi mentali che fanno parte del genere umano, ma non del cane. Si può rispondere a questa domanda dicendo che il vostro compagno a quattro zampe può sviluppare delle abitudini, conseguentemente a vostre azioni, difficili da cambiare".
Perché il cane non mangia le crocchette: i motivi del rifiuto del cibo
Possiamo suddividere in due le macro aree di interpretazione del motivo per cui un cane non mangia le crocchette. La prima, come accennavamo, riguarda l'aspetto psicologico e dunque il comprendere che Fido, dotato di emozioni e cognizioni, scelga di non accettare il cibo che gli proponiamo. Il motivo? Potrebbe essere semplicemente perché non gli è più gradito, se accade dopo un po' di tempo, o che ve lo dica chiaramente evitando la scodella dal primo momento in cui gli sono state proposte le nuove crocchette.
Ma il rifiuto può essere dovuto anche a un problema di salute che va appunto appurato da un veterinario proprio perché può essere dovuto a motivi diversi come un problema alla bocca e al cavo orale ma anche al tratto gastrointestinale.
Ciò che è importante fare è però osservare il comportamento del cane, ad esempio se ha nausea (tenderà a leccarsi le labbra velocemente) o se quando si avvicina alla scodella inizia a mangiare e poi a non volerne più oppure se salta un pasto e un altro no.
Tutto ciò è rilevante perché come ha spiegato Maria Mayer, veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto: «Attenzione, perché avrà comunque fame: quindi non è detto che rifiuti sempre le crocchette che non gli piacciono, anzi. In alcuni casi, il cane potrebbe mettere in atto anche altri comportamenti come rovesciare la ciotola spargendo il contenuto in terra oppure cercare di ricoprirla come se tentasse di nasconderla, aiutandosi con il naso o con le zampe. Nella maggior parte dei casi, inoltre, se ad un cane non piace un cibo specifico oltre a rifiutarlo potrebbe esprimere il suo desiderio di mangiare altro, ad esempio venendo ad elemosinare da tavola».
Riportare al veterinario di riferimento il contesto e il comportamento del cane è molto importante per aiutare il medico a fare una diagnosi e trovare poi l'alimentazione corretta per far tornare l'appetito a Fido.
Cosa fare quando il cane non vuole più mangiare
Sicuramente rivalutare la dieta che avete scelto per lui. Insistere è inutile, nonché deleterio soprattutto se pensiamo che al di là delle cause – ovvero se sia un fattore psicologico o fisico – non dargli ciò di cui ha bisogno non può che peggiorare la situazione.
La cosa più semplice, in ogni caso, è prima di tutto cambiare le crocchette o provare a renderle più appetibili, almeno per comprendere quanto sia una questione di gusto o abitudine o qualcosa di più profondo nella scelta di Fido di non mangiarle più.
Si può aggiungere altro cibo alle crocchette per renderle più appetibili?
La veterinaria Maria Mayer, sempre precisando che è importante aver appurato prima che non si tratti di un problema di salute, dà questi consigli per rendere le crocchette più appetibili:
- Parmigiano o grana: sono ottimi per insaporire, spolverati in piccole quantità sulla ciotola. Attenzione però perché hanno molte calorie oltre a diversi nutrienti come ad esempio calcio e ferro. Non esagerate per non sbilanciare la razione.
- Umido completo o complementare: potete utilizzare una cucchiaiata di cibo umido mescolato al secco, per aumentarne l’appetibilità. Anche in questo caso fate attenzione alle calorie, tenendo conto che dovreste togliere circa 10 grammi di cibo secco per ogni cucchiaio (30 grammi) di cibo umido che aggiungete.
- Essiccati di qualità: alcune piccole imprese artigianali producono delle polveri essiccate di pesce o carne, estremamente profumate e appetibili, che potete spolverare sulle ciotole.
- Yogurt o ricotta: i latticini sono spesso utilizzati per insaporire perché effettivamente piacciono molto a tanti cani. Fate attenzione però alle feci successivamente e se notate che tendono ad allentarsi, evitate.
- Fermenti o integratori: alcuni prodotti ad uso veterinario sono particolarmente appetibili e possono essere utilizzati senza pericolo come aggiunta alla ciotola. In questo caso chiedete consiglio al vostro medico veterinario per sapere quale può essere il più adatto.