Il cane Ciruzzo è morto folgorato dopo aver preso una scarica elettrica da un lampione mentre passeggiava a Padola, frazione del Comune di Comelico Superiore, in provincia di Belluno. La sua vita è terminata così tra le braccia di Giuseppe Clemente, l'uomo che lo aveva adottato 4 anni prima.
A raccontarlo è Clemente stesso con una serie di post su Facebook: «Mi è morto tra le mani ed in un mare di lacrime per la negligenza ed incuria-incompetenza di qualcuno in Comune, dove il problema era stato segnalato». Secondo Clemente a uccidere il suo cane è stata la scossa partita da un lampione lungo la strada.
La dinamica dell'incidente che ha ucciso il cane Ciruzzo
L'incidente che ha tolto la vita al cane Ciruzzo si è verificato sabato 23 novembre a Comelico Superiore, piccolo paesino a confine tra l'Alto Adige e l'Austria. Qui, secondo Clemente durante una normale passeggiata Ciruzzo ha poggiato la zampa su un tombino bagnato e dal vicino lampione sarebbe partita la scossa elettrica che lo ha ucciso, come ha raccontato l'uomo al Gazzettino.
Ma è ai social che Clemente affida il suo dolore: «Il mio Ciruzzo piccolino, il corsaro dei Caraibi, non c’è più, passeggiando in paese ha presso una scossa elettrica presso un lampione. Non lo posso credere».
La storia di Ciruzzo
Dopo la tragica perdita, Clemente ha raccontato la storia del suo Ciruzzo, compagno di vita da anni in Veneto ma nato randagio sull’isola di Puerto Rico. «L'ho adottato quando vivevo a New York, dove lo presi in braccio all’arrivo all’aeroporto, poi dopo il mio pensionamento si fece il volo da New York a Venezia. Lo presi al Marco Polo per arrivare a Padola».
Una vita ricca di natura e amore per il meticcio dei caraibi, fino al tragico epilogo: «Sabato lo presi nuovamente in braccio, senza vita in un sacco di plastica. Quanto fa dolore e male al cuore perdere in questa maniera per negligenza, durante una passeggiata chi ti è stato fedele al fianco per 4 anni».