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5 Novembre 2024
10:59

Il bluff del clamidosauro: chi è la lucertola col mantello che ha ispirato Jurassic Park

Il clamidosauro è un piccolo rettile che si distingue per l'ampio collare attorno alla testa. Può aprirlo rapidamente per difendersi dai predatori.

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Il clamidosauro (Chlamydosaurus kingii) è un rettile della famiglia degli agamidi, diffuso nell'Australia settentrionale e nel sud della Nuova Guinea. Questa specie di lucertola si distingue per la presenza di un ampio collare attorno alla testa, che può essere aperto in situazioni di pericolo o per interazioni sociali con individui della stessa specie.

Il nome scientifico Chlamydosaurus kingii ha origine dal greco e significa lucertola con mantello. Tale denominazione si riferisce proprio al collare caratteristico di questa specie, il quale, quando ripiegato in posizione di riposo, ricorda appunto un mantello.

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A cosa serve il collare del clamidosauro

La natura ha dotato il clamidosauro di questo singolare "accessorio" per ragioni di difesa. Per comprenderne meglio la funzione, occorre prima considerare le caratteristiche fisiche di questo rettile. Il clamidosauro raggiunge una lunghezza massima di circa 90 centimetri, inclusa la lunga coda. La sua "arma segreta" è proprio il collare frangiato che circonda la testa, ripiegato e quasi invisibile in condizioni normali. Tuttavia, quando si sente minacciato, questo collare si apre improvvisamente, trasformandosi in un efficace strumento di dissuasione.

Il clamidosauro utilizza questa strategia come meccanismo di bluff: spalanca il collare per sembrare più grande e minaccioso di quanto non sia realmente. Con un'apertura che può raggiungere i 25 centimetri di diametro – quasi sei volte la larghezza della testa – e grazie ai colori accesi del collare, oltre ai suoni gutturali emessi a bocca aperta, riesce a intimidire potenziali predatori, come uccelli rapaci o dingo, inducendoli a ritirarsi.

Questa trasformazione repentina da uno stato poco appariscente a uno decisamente vistoso è nota come "esibizione deimatica". Molti animali adottano comportamenti simili con l'obiettivo di generare una reazione di sorpresa nel predatore (ad esempio, la mantide religiosa solleva il corpo per sembrare più grande).

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Com'è fatto il collare del clamidosauro

L'intera struttura del collare è collegata alla mascella del clamidosauro: il lato destro e quello sinistro sono simmetrici e il movimento di apertura è reso possibile dalla cooperazione tra la cartilagine di Grey e le ossa ioidee, che sostengono l'intero collare. Ogni lato è composto da tre creste, e sebbene non sia ancora chiaro da quale struttura ancestrale derivi questo collare, alcune funzioni sono già ben definite.

Siamo certi che il collare non serva per immagazzinare cibo, per la termoregolazione o per migliorare l’udito. Tuttavia, è evidente che ha una funzione di intimidazione nei confronti dei predatori e un ruolo importante nelle interazioni tra conspecifici. È proprio quest'ultima funzione che, secondo alcune ipotesi, potrebbe essere alla base dell'evoluzione del collare stesso.

Durante la stagione riproduttiva, i maschi di clamidosauro – dotati di collari più grandi rispetto alle femmine – lo utilizzano per impressionare le potenziali partner e intimidire i rivali. Un collare più ampio aumenta le possibilità di successo riproduttivo, portando a una selezione naturale favorevole per questo tratto altamente visibile. Le femmine tendono a preferire maschi con collari più vistosi e movimenti più energici.

Tuttavia, la selezione naturale da sola non spiega completamente l’evoluzione del collare. È necessario considerare anche il fenomeno dell’allometria, ovvero la crescita sproporzionata di certe parti del corpo rispetto ad altre. Nel caso del clamidosauro, la dimensione del collare è definita “positivamente allometrica”, il che significa che cresce più rapidamente rispetto alle altre parti del corpo. Pertanto, poiché il clamidosauro è di dimensioni maggiori rispetto ad altre specie di agamidi, il suo collare si è sviluppato in modo significativo non solo a causa della selezione naturale, ma anche in virtù di una regola di crescita biologica.

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Il clamidosauro corre su due zampe

Il clamidosauro, una volta aperto il suo caratteristico collare, reagisce scappando rapidamente: quando corre, sembra quasi stia facendo una corsa in bicicletta, poiché si solleva sulle zampe posteriori. Infatti, quando il clamidosauro dà una forte accelerazione, il suo baricentro si sposta all'indietro e così "impenna" involontariamente.

Normalmente, il baricentro si trova al centro del corpo mentre l'animale è in posizione quadrupede, ma con un'improvvisa accelerazione, si sposta verso le zampe posteriori, consentendo al clamidosauro di ergersi su due gambe. La ragione per cui adotta questa postura non è completamente chiara: questa corsa su due zampe non sembra conferire alcun vantaggio in termini di velocità o resistenza, suggerendo che, per ora, non abbiamo ancora compreso appieno le ragioni di questo comportamento, che appare essere prevalentemente legato alla fisica.

Il clamidosauro non corrisponde al Dilophosaurus di Jurassic Park

Contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, il clamidosauro non spruzza veleno ed è del tutto innocuo per l'uomo. Chi ha visto Jurassic Park ricorderà il Dilophosaurus, quel piccolo dinosauro che apriva un collare prima di attaccare la preda spruzzando veleno: è evidente che Steven Spielberg si sia ispirato al clamidosauro per questa rappresentazione, ma il film ha generato diverse false credenze tra il pubblico. Sono due gli aspetti che meritano di essere chiariti:

  • il Dilophosaurus mostrato nel film non ha alcun fondamento scientifico: questo dinosauro, realmente esistito, non era dotato né di collare né di veleno, ed era inoltre di dimensioni maggiori rispetto a quelle mostrate
  • il clamidosauro reale, a differenza di quello del film, non è affatto velenoso, e il suo collare ha una funzione ben diversa, legata alla difesa e all’intimidazione visiva piuttosto che all’attacco.
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La conservazione del clamidosauro

Il clamidosauro è essenzialmente una specie arboricola: trascorre gran parte della giornata tra le chiome degli alberi o sui tronchi, scendendo a terra principalmente per nutrirsi di insetti e millepiedi. Durante la stagione delle piogge, è particolarmente attivo, mentre nei periodi di clima secco tende a rimanere appollaiato, adottando un comportamento di “risparmio energetico”.

Fortunatamente, questo straordinario rettile non è attualmente a rischio di estinzione; tuttavia, non è del tutto immune alle minacce ambientali: i frequenti incendi boschivi che colpiscono l'Australia, infatti, hanno su di lui un impatto devastante soprattutto durante la stagione secca. Il clamidosauro, come molte altre specie, ha sviluppato strategie di sopravvivenza per affrontare incendi meno intensi, rifugiandosi nelle parti più interne delle chiome degli alberi. Ma quando le fiamme diventano eccessivamente violente, anche le sue straordinarie abilità non sono sufficienti a garantire la sua salvezza.

Video credits:

Francesca Monterisi e Margherita Paiano

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